Imbersago: il Rotary Merate festeggia i 40 anni al Lido e raccoglie 2.740 € per la polio
Il Rotary Club Merate Brianza compie 40 anni. Era il 24 ottobre 1984 infatti quando l’allora governatore Sergio Mulitsch consegnava la “carta”nelle mani del primo presidente del club meratese, Filippo Galimberti, dando di fatto vita a una realtà che ha intrapreso molte azioni benefiche per il territorio e ha contribuito a realizzare progetti di cui la comunità continua a beneficiare.
Per festeggiare questo importante anniversario e soprattutto ricordare la figura di Mulitsch e il suo impegno nel debellare il pianeta dalla poliomielite, nella serata di giovedì 24 ottobre il club si è riunito per una piacevole cena in famiglia al ristorante Lido di Imbersago.
A fare gli onori di casa è stato il presidente Guido Banfi, che ha dato il benvenuto a tutti i soci e soprattutto al governatore del distretto 2042 Carlo Fraquelli, il precedente governatore Davide Galasso, Mino Carrara socio del Rotary Club Treviglio e della Pianura Bergamasca, il sindaco di Merate Mattia Salvioni, i rappresentanti della Fabio Sassi e tre soci fondatori del club meratese: Giorgio Brivio, Carlo Garbagnati e Antonio Conrater.
Lo stesso imprenditore e fondatore del club di Treviglio, come anticipato, fu colui che il 24 ottobre di 40 anni fa consegnò la carta costituente del Rotary Club Merate Brianza. A essere presenti in quel momento furono Antonio Conrater, Giorgio Brivio e Carlo Garbagnati, che nel corso della serata hanno condiviso alcuni ricordi.
A tutti e tre era parso di essere giunti in un ambiente che non faceva per loro, ma in cui invece si sono rimasti per 40 anni. “Quello che il Rotary vuole, si può fare bene soltanto insieme, e lavorando insieme si riesce a diventare amici” ha esordito Conrater. Anche Giorgio Brivio, 27enne all’epoca della costituzione del club, ha ammesso di essere stato perplesso agli inizi. “Ero intimorito. Quando mi vennero spiegati i fondamenti però iniziai a capire il senso. Sono stati 40 anni di soddisfazioni e grandissimi risultati con iniziative tuttora in essere. Siate orgogliosi di essere parte di questo club”. Gli stessi principi sono stati ribaditi anche da Carlo Garbagnati. “Ciò che ha senso non è tanto quello che abbiamo fatto, ma quello che abbiamo fatto insieme” ha detto, spiegando che siamo tutti in eterno cammino e i progetti vengono portati avanti dalle persone di generazione in generazione.
A chiudere la serata è stato l’intervento del governatore Carlo Fraquelli, che ricollegando le riflessioni condivise nel corso della serata ha lanciato a tutti i soci il messaggio “fare insieme”, lo stesso concetto espresso dalla presidente Rotary Internation Stephanie A. Urchick durante il suo discorso.
Per festeggiare questo importante anniversario e soprattutto ricordare la figura di Mulitsch e il suo impegno nel debellare il pianeta dalla poliomielite, nella serata di giovedì 24 ottobre il club si è riunito per una piacevole cena in famiglia al ristorante Lido di Imbersago.
A fare gli onori di casa è stato il presidente Guido Banfi, che ha dato il benvenuto a tutti i soci e soprattutto al governatore del distretto 2042 Carlo Fraquelli, il precedente governatore Davide Galasso, Mino Carrara socio del Rotary Club Treviglio e della Pianura Bergamasca, il sindaco di Merate Mattia Salvioni, i rappresentanti della Fabio Sassi e tre soci fondatori del club meratese: Giorgio Brivio, Carlo Garbagnati e Antonio Conrater.
Durante la serata si sono susseguiti interventi per ricordare la lotta contro la poliomielite – il 24 ottobre è il ‘World Polio Day’ – e tal proposito sono stati raccolti oltre 2.700 euro, l’impegno del rotariano Mulitsch e la costituzione del club Meratese. Tre elementi apparentemente slegati tra loro, ma che invece sono uniti da un fil rouge di solidarietà, impegno e voglia di fare del bene.
Il giornalista Mino Carrara ha ripercorso la storia di Sergio Mulitsch con dovizia di particolari partendo dal 1923, anno in cui è nato l’imprenditore goriziano e veniva fondato il Rotary Club di Milano.. “Quando nel 1954 avvenne la vaccinazione di massa negli Stati Uniti, a iniettare c’erano che dei rotariani”. In questo ha contribuito anche Mulitsch, che grazie alle sue conoscenze e abilità imprenditoriali organizzò il trasporto dei vaccini a temperatura sotto zero anche nei luoghi più remoti al mondo e stese un piano di vaccinazione mondiale tutt’ora valido.
Proprio al fine di riuscire a far scomparire la poliomielite in tutti gli stati, Mulitsch nel 1979 fondò il Rotary Club di Treviglio. “I fondatori portarono subito in consiglio il progetto contro la poliomielite e venne approvato”. Grazie a quella voglia di fare vennero presto portate 500mila vaccini nelle Filippine. L’obbiettivo che venne posto fu di eliminare del tutto la poliomielite nel mondo entro il 2005, anno in cui il Rotary avrebbe compiuto 100 anni. L’obbiettivo però non si raggiunse. “Mancano ancora stati come Afghanistan e Pakistan” ha ricordato Carrara, spiegando le difficoltà nel vaccinare in quegli stati e sollecitando tutti i soci rotariani all’impegno e il sostegno di “End Polio Now” per portare a termine l’obbiettivo perseguito da Sergio Mulitsch.
Lo stesso imprenditore e fondatore del club di Treviglio, come anticipato, fu colui che il 24 ottobre di 40 anni fa consegnò la carta costituente del Rotary Club Merate Brianza. A essere presenti in quel momento furono Antonio Conrater, Giorgio Brivio e Carlo Garbagnati, che nel corso della serata hanno condiviso alcuni ricordi.
A tutti e tre era parso di essere giunti in un ambiente che non faceva per loro, ma in cui invece si sono rimasti per 40 anni. “Quello che il Rotary vuole, si può fare bene soltanto insieme, e lavorando insieme si riesce a diventare amici” ha esordito Conrater. Anche Giorgio Brivio, 27enne all’epoca della costituzione del club, ha ammesso di essere stato perplesso agli inizi. “Ero intimorito. Quando mi vennero spiegati i fondamenti però iniziai a capire il senso. Sono stati 40 anni di soddisfazioni e grandissimi risultati con iniziative tuttora in essere. Siate orgogliosi di essere parte di questo club”. Gli stessi principi sono stati ribaditi anche da Carlo Garbagnati. “Ciò che ha senso non è tanto quello che abbiamo fatto, ma quello che abbiamo fatto insieme” ha detto, spiegando che siamo tutti in eterno cammino e i progetti vengono portati avanti dalle persone di generazione in generazione.
In 40 anni, quello che il Rotary Club Merate è riuscito insieme è stato davvero tanto. Ne è testimone l’associazione Fabio Sassi, che grazie all’impegno del club è riuscita a realizzare l’Hospice Il Nespolo di Airuno. A ringraziare di questo è stata Daina Mac William, presidente onoraria: “È bello essere qui con voi, verso cui abbiamo un grande debito per quello che avete fatto”. Grazie al Rotary l’associazione non solo ha potuto realizzare l’Hospice e continuare a promuovere e prestare cure palliative, ma ogni anno con il sostegno economico che riceve riesce a pareggiare il bilancio e continuare a offrire “Dignità alla fine della Vita,” fornendo gratuitamente servizi socio-sanitari e attività formative a favore di pazienti e famiglie, grazie a una rete solida di operatori, professionisti e volontari.
A dire grazie al Rotary è stato anche il sindaco Mattia Salvioni, che ha omaggiato il Club con una pergamena da parte del Comune. “Siete una realtà importante per il territorio e siamo felice che siate presenti nel territorio” ha detto, augurando che tutto i progetti e le attività possano proseguire.
La serata è stata un’occasione anche per consegnare un riconoscimento all’architetto Gabriele Panzeri, socio premiato per il suo impegno nell’ampliare i confini del club intraprendendo progetti fuori dal Paese. A lui è stata consegnato il “Paul Harris Fellow”, riconoscimento rotariano che viene concesso per meriti speciali.
A chiudere la serata è stato l’intervento del governatore Carlo Fraquelli, che ricollegando le riflessioni condivise nel corso della serata ha lanciato a tutti i soci il messaggio “fare insieme”, lo stesso concetto espresso dalla presidente Rotary Internation Stephanie A. Urchick durante il suo discorso.
E.Ma.