Montevecchia: area verde attrezzata, con stagno a sud della località "Fontanile"

Un’area verde da valorizzare in un angolo a Sud della Località Fontanile, a ridosso di via del Pestalotto. È il nuovo obiettivo che si è posta con ambizione l’amministrazione comunale di Montevecchia. La mossa prende spunto da un articolo che avevamo scritto su Merateonline sullo stagno artificiale lasciato in uno stato di abbandono da tempo. Era l’aprile 2022 e la Giunta Pendeggia si era insediata da pochi mesi. Di tempo ne è passato, ma talvolta nella gestione di un Comune il momento più propizio si manifesta per eterogenesi dei fini, il primo dei quali è dato dalla possibilità di ottenere un finanziamento pubblico. Il colle ha poi dovuto concentrare le proprie attenzioni sulle priorità sopraggiunte: la risoluzione dei dubbi sulla sicurezza di via Belvedere e della scuola elementare.
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Entro la fine del mese il Comune si candiderà a ricevere un contributo dal Ministero del Turismo per un progetto di riqualificazione stimato in 450 mila euro e denominato “Montevecchia easy access”. L’intenzione di intervenire sull’area ha avuto un primo momento di riflessione a giugno quando l’Ente locale si è confrontato con il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e con il corpo docenti del plesso “E. Toti” delle elementari. Per la cura manutentiva della zona verde è in fase di rinnovamento la convenzione con il Parco, che era finita nel dimenticatoio da parecchio. Nelle prossime settimane il Parco si dovrebbe occupare della pulizia della fascia che circonda lo stagno, rimuovendo i rovi e sfoltendo le piante.

Il progetto non prevede grandi interventi naturalistici. Non ci dovrebbe essere né l’immissione della fauna caratteristica delle zone umide (anfibi o tartarughe) né nuove piantumazioni coerenti con l’ambiente specifico. Inoltre la staccionata si sarebbe conservata in buone condizioni. Dunque dal punto di vista della sicurezza lo sfalcio e la rimozione degli alberi pericolanti garantirebbero le cautele sufficienti.

L’area dello stagno piuttosto sarebbe attrezzata per una migliore fruizione da parte dei visitatori e degli alunni della scuola primaria, che si sarebbe detta interessata a sviluppare delle iniziative mirate. Con il progetto verrebbe realizzato un ampio chalet di 70 mq con bagno e una piccola recinzione perimetrale in prossimità dello spazio verde dietro al campo di calcio. La struttura servirebbe per la promozione del territorio con del materiale informativo e uno spazio didattico legato allo stagno. Sarebbe sistemato il percorso ciclopedonale esistente (strada Pestalotto), il cui accesso non avrebbe più delle barriere architettoniche. La miglioria del sentiero consisterebbe anche nell’installazione di un impianto di illuminazione a bassa altezza (tipologia segnapassi). Nei punti nevralgici sarebbero messe pure delle telecamere per la videosorveglianza. Verrebbe creato un tracciato di collegamento allo stagno didattico. Vedrebbe poi la luce un’area pic nic con tavoli adatti anche ai disabili.
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Un quarto circa delle risorse complessive sarebbe dedicato all’acquisto di una carrucola e di altri giochi inclusivi che sarebbero posizionati più vicino all’area sportiva. Giochi pensati appositamente per essere utilizzati anche da bambini disabili, così come una fontanella. Per la scelta dei materiali più funzionali l’amministrazione comunale si è confrontata con le associazioni Agaph di Cernusco Lombardone, Afin di Lecco, Anffas di Lecco e Anffas di Seregno. L’investimento sui parchetti era già in animo della Giunta, tanto che a bilancio erano stati stanziati 13 mila euro ad hoc. La somma è stata rimossa con l’ultima variazione di bilancio approvata in Consiglio comunale lo scorso 10 ottobre proprio in vista dell’invio della richiesta di finanziamento al Ministero del Turismo, per un intervento di più ampio respiro.

A redigere il progetto è stata chiamata la milanese “WE Project”. I dettagli non sono ancora noti, seppure la bozza sarebbe arrivata agli uffici comunali. Non appare ancora del tutto chiaro quanto costerebbe l’intervento complessivo e soprattutto come sarebbero ripartite le quote di cofinanziamento. L’atto di indirizzo della Giunta indica 50 mila euro a carico del Comune e 400 mila euro sostenuto dallo Stato. Un rapporto che andrebbe rivisto dal momento che, se così fosse, l’impegno statale sarebbe dell’88,88%, quando invece le condizioni poste nell’avviso ministeriale pongono la soglia vincolante ad un massimo del 75%. Un’incongruenza che dovrà essere sanata dalla “Eur&ca – european & consultin Alliance srl” che per 5.490 euro ha avuto l’incarico di svolgere il servizio di supporto e assistenza tecnica alla candidatura del bando.

Il Ministero del Turismo ha messo a disposizione 11,5 milioni di euro (7,5 in conto capitale e 4 in parte corrente). Si comprenderà se le risorse messe in campo siano sufficienti a premiare anche il progetto di Montevecchia.
M.P.
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