Imbersago: l'artista Gabriella Benedini alla riapertura del premio Morlotti
Sabato 12 ottobre il municipio di Imbersago ha ospitato un’apertura speciale della mostra del Premio Morlotti, dedicata alla presenza esclusiva di Gabriella Benedini, vincitrice del Premio alla Carriera per questa edizione. A distanza di cinque mesi dall’inaugurazione ufficiale del concorso e delle premiazioni, avvenute il 18 maggio, l’evento ha offerto al pubblico l’opportunità di confrontarsi direttamente con le opere di una delle figure più significative dell’arte contemporanea italiana.
Per l’occasione, una sala espositiva del municipio è stata interamente dedicata alle creazioni di Benedini, permettendo ai visitatori di immergersi nella poetica personale dell’artista cremonese, conosciuta per il suo lavoro simbolico e profondo, che attraversa le tematiche del viaggio, della memoria e della condizione umana. Le sue opere, intrise di significati stratificati, si pongono in un dialogo intimo con la realtà contemporanea e con il passato, rappresentando una presenza di spicco nell’edizione di quest’anno del Premio Morlotti.
Benedini, nata a Cremona nel 1932, rappresenta una figura emblematica del panorama artistico italiano. Con una carriera che abbraccia decenni, si è distinta per la sua capacità di intrecciare arte, letteratura e filosofia in un discorso personale e universale. I suoi lavori, che spaziano dalla pittura alla scultura, sono caratterizzati da una forte carica simbolica, in cui ogni oggetto e ogni segno acquistano significato in un dialogo costante con l’inconscio e l’ignoto. Come l’artista stessa racconta, i suoi viaggi attraverso l’Africa, il Medio Oriente e il Sud America l’hanno segnata profondamente, liberandola da schemi e condizionamenti e permettendole di sviluppare un linguaggio artistico unico.
Le parole di Marta Massironi, consigliera con delega al Premio, e del sindaco Fabio Vergani, hanno sottolineato l'importanza di avere Gabriella Benedini come ospite speciale. “La sua presenza arricchisce l’intero percorso espositivo – ha dichiarato Massironi – offrendo ai giovani artisti una fonte d’ispirazione e al pubblico un’occasione unica per entrare in contatto con un’arte libera e profonda”.
L’evento ha dunque rappresentato una rara occasione di approfondimento sul lavoro di Benedini, in un contesto che ha voluto celebrare non solo l’arte dei giovani talenti partecipanti al concorso, ma anche quella di una maestra che ha contribuito a plasmare il panorama artistico contemporaneo.
Per l’occasione, una sala espositiva del municipio è stata interamente dedicata alle creazioni di Benedini, permettendo ai visitatori di immergersi nella poetica personale dell’artista cremonese, conosciuta per il suo lavoro simbolico e profondo, che attraversa le tematiche del viaggio, della memoria e della condizione umana. Le sue opere, intrise di significati stratificati, si pongono in un dialogo intimo con la realtà contemporanea e con il passato, rappresentando una presenza di spicco nell’edizione di quest’anno del Premio Morlotti.
Benedini, nata a Cremona nel 1932, rappresenta una figura emblematica del panorama artistico italiano. Con una carriera che abbraccia decenni, si è distinta per la sua capacità di intrecciare arte, letteratura e filosofia in un discorso personale e universale. I suoi lavori, che spaziano dalla pittura alla scultura, sono caratterizzati da una forte carica simbolica, in cui ogni oggetto e ogni segno acquistano significato in un dialogo costante con l’inconscio e l’ignoto. Come l’artista stessa racconta, i suoi viaggi attraverso l’Africa, il Medio Oriente e il Sud America l’hanno segnata profondamente, liberandola da schemi e condizionamenti e permettendole di sviluppare un linguaggio artistico unico.
Le parole di Marta Massironi, consigliera con delega al Premio, e del sindaco Fabio Vergani, hanno sottolineato l'importanza di avere Gabriella Benedini come ospite speciale. “La sua presenza arricchisce l’intero percorso espositivo – ha dichiarato Massironi – offrendo ai giovani artisti una fonte d’ispirazione e al pubblico un’occasione unica per entrare in contatto con un’arte libera e profonda”.
L’evento ha dunque rappresentato una rara occasione di approfondimento sul lavoro di Benedini, in un contesto che ha voluto celebrare non solo l’arte dei giovani talenti partecipanti al concorso, ma anche quella di una maestra che ha contribuito a plasmare il panorama artistico contemporaneo.
M.Pen.