Frana allo Stallazzo: a Piazza e Zamperini l’appello perché si intervenga in tempi brevi

Non passa giorno senza che Mauro Piazza e Giacomo Zamperini, i due consiglieri regionali di maggioranza, mandino un loro comunicato. Su tutto: lavoro, turismo, montagna, lago, cultura, arte. Normalmente con l’aggiunta di due passaggi: 1) che la regione finanzia ecc.ecc 2) che si ringrazia l’assessore tal dei tali per la sollecitudine, la sensibilità ecc.ecc.
La frana lungo l'alzaia che da sud conduce allo Stallazzo, luogo di grande importanza sociale e turistica, è caduta cinque mesi fa. L’alzaia è interrotta da allora. Nessuno si è fatto vivo concretamente. Solo i giovani di Azione – indubbiamente i più attivi tra tutti i militanti lecchesi in uno qualsiasi dei partiti presenti in Parlamento – hanno posto precisi quesiti a Regione Lombardia.
L’importanza di un intervento non è nemmeno da ribadire. Soprattutto per i due di cui sopra che, a turismo, over turismo e cultura, pasteggiano a pranzo e cena.
Stavolta invece no. Regione Lombardia non ha né i finanziamenti per opere urgenti, né un piano di intervento sia pure di medio termine.
Semmai, previa specifica richiesta di finanziamento, l’operazione di rimozione della frana e riattivazione dell’alzaia sarà inserita nell’ambito della programmazione degli interventi per la fruizione del sistema dei Navigli lombardi sul triennio 2024-26.
A questo punto, col cappello in mano, chiediamo a Piazza e Zamperini di battere un colpo, farsi un bel giro in zona (area leonardesca, quindi turismo e cultura) e andare poi dall’assessore Franco Lucente, catanzarese, classe 1975, avvocato, quota Fratelli d’Italia, a chiedere un interessamento appena un po’ maggiore di quello dimostrato con la risposta all’interrogazione del consigliere di Azione, Vizzardi.
Forza ragazzi, fatevi valere.
Claudio Brambilla
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