Imbersago: preghiera per i diaconi con mons. Delpini
Brivio, Busto Garolfo, Cinisello balsamo, Monza sono alcune delle comunità che si sono radunate presso il santuario di Madonna del Bosco assieme al vescovo Mario Delpini per un momento di preghiera organizzato dalle “Missionarie del sacerdozio regale di Cristo”.
Riunitisi fin dal mattino nel luogo di fede mariano, hanno accolto l'alto prelato della Chiesa milanese manifestando il loro sentimento di vicinanza e di condivisione verso coloro che stanno percorrendo il cammino di preparazione al sacerdozio e che saranno ordinati diaconi.
Nel corso della sua omelia Delpini si è concentrato sulla figura dei discepoli, spesso citati nei Vangeli accanto agli apostoli e alle pie donne, e che nel silenzio e nel nascondimento non hanno mai lasciato Gesù.
“Sono coloro che non si notano, che non compiono opere memorabili ma condividono la fatica del viaggio, le pene, l'impopolarità stessa di Gesù” ha detto “Sono uomini e donne criticati dalle autorità, agli occhi della gente non sono importanti, non si fanno notare ma sono riconoscibili perchè stanno con Gesù. Ci sono sempre ma non fanno notizia, a loro si può chiedere un favore, su di loro si può contare”. E ancora continuando a parlare di questo atteggiamento da “seconda fila”, in ombra monsignor Delpini ha proseguito “Non amano i primi posti, non pretendono riconoscimenti e sono di poche parole. Costoro percorrono le vie dell'amicizia e dell'affetto e non prediligono l'intelligenza critica. Sono di poche parole ma di molta dedizione e generosità verso Gesù”.
Un invito, dunque, a operare il bene nel riservatezza e nella totale gratuità, proprio come hanno fatto i discepoli che non si sono meritati “citazioni” ma sono stati portati ad esempio dal vescovo quali veri amici e compagni di cammino di Gesù.
Riunitisi fin dal mattino nel luogo di fede mariano, hanno accolto l'alto prelato della Chiesa milanese manifestando il loro sentimento di vicinanza e di condivisione verso coloro che stanno percorrendo il cammino di preparazione al sacerdozio e che saranno ordinati diaconi.
Nel corso della sua omelia Delpini si è concentrato sulla figura dei discepoli, spesso citati nei Vangeli accanto agli apostoli e alle pie donne, e che nel silenzio e nel nascondimento non hanno mai lasciato Gesù.
“Sono coloro che non si notano, che non compiono opere memorabili ma condividono la fatica del viaggio, le pene, l'impopolarità stessa di Gesù” ha detto “Sono uomini e donne criticati dalle autorità, agli occhi della gente non sono importanti, non si fanno notare ma sono riconoscibili perchè stanno con Gesù. Ci sono sempre ma non fanno notizia, a loro si può chiedere un favore, su di loro si può contare”. E ancora continuando a parlare di questo atteggiamento da “seconda fila”, in ombra monsignor Delpini ha proseguito “Non amano i primi posti, non pretendono riconoscimenti e sono di poche parole. Costoro percorrono le vie dell'amicizia e dell'affetto e non prediligono l'intelligenza critica. Sono di poche parole ma di molta dedizione e generosità verso Gesù”.
Un invito, dunque, a operare il bene nel riservatezza e nella totale gratuità, proprio come hanno fatto i discepoli che non si sono meritati “citazioni” ma sono stati portati ad esempio dal vescovo quali veri amici e compagni di cammino di Gesù.
S.V.