Olgiate: 50 iscrizioni tardive alla mensa scolastica. Per le famiglie penale da 120 euro
Ammonta a 50 il numero di alunni – sia della primaria che della secondaria di primo grado – che a Olgiate Molgora non sono stati iscritti entro i tempi previsti ai servizi scolastici e le cui famiglie, proprio per questo, dovranno pagare una penale di 120 euro.
Non è la prima volta che accade negli anni, ed è proprio per questo che a marzo del 2023 in Consiglio Comunale era stata approvata la modifica al regolamento generale di iscrizione ai servizi scolastici e extra-scolastici, inserendo appunto la penale per le famiglie che, pur avendo tempo dal 1° giugno al 30 giugno tardano a iscrivere.
Il sindaco Giovanni Battista Bernocco e l’assessore Paola Colombo, a fronte dei promemoria e avvisi che vengono inoltrati, sono dispiaciuti che il problema si ripresenti ogni anno. “Può sembrare una cosa banale, ma non lo è affatto. È un serio problema organizzativo e di assicurazione” spiega l’assessore. “Alla scuola primaria, la pausa pranzo non è ‘scuola’. In teoria i bambini vanno dalle 8:30 alle 12:30, poi dalle 14:00 alle 16:30. Per venire incontro alle famiglie si è inserito il servizio mensa, per attuarlo però è obbligatoria la sorveglianza di una maestra e il rapporto deve essere un’ insegnante ogni 25 alunni. Se arrivano 10 bambini in più, bisogna togliere una maestra dall’insegnamento e mandarla a fare sorveglianza in mensa…”
Al di là di questo, c’è poi un problema di assicurazione. “Se accade che un bambino si fa male o gli va qualcosa di traverso mentre è in mensa… cosa facciamo? L’altro problema altrettanto grosso è legato alla dieta. Se un bambino va in mensa senza essere iscritto, il Comune e quindi il personale non sa se ha diete particolari legate ad allergie o alla religione. Sono questi i motivi per cui abbiamo scelto di inserire una penale abbastanza alta per chi tarda nell’iscrizione”.
Va ricordato che la modifica del regolamento attuata nel 2023 prevede anche che, a fronte di comprovati motivi, la famiglia che ritarda a iscrivere il figlio può essere esonerata dal pagamento della penale, dopo che la Giunta ha analizzato il caso e ha approvato la giustificazione. Lo stesso vale per chi si traferisce in paese in corso d’anno e iscrive il figlio a scuola. “Per il resto non ci sono scuse” ha spiegato il sindaco Bernocco, che all’alba di lunedì si è dovuto recare alla mensa della nuova scuola secondaria di primo grado ad aggiungere tavoli e sedie per gli alunni iscritti in ritardo.
“Posso capire le famiglie che iscrivono tardi alla mensa il figlio in prima elementare, essendo la prima volta, magari si sono perse il fatto che l’iscrizione si può effettuare dal primo all’ultimo giorno di giugno e basta, ma fatico invece a capire quelle famiglie che hanno i figli che vanno alle medie e quindi per tanti anni hanno dovuto effettuare l’iscrizione”.
“Mi rendo conto che una penale da 120 euro sia elevata, ma purtroppo ogni anno ci ritroviamo nella stessa situazione ed è necessario essere chiari con le famiglie e far capire che organizzare il servizio non è semplice” ha concluso l’assessore.
Non è la prima volta che accade negli anni, ed è proprio per questo che a marzo del 2023 in Consiglio Comunale era stata approvata la modifica al regolamento generale di iscrizione ai servizi scolastici e extra-scolastici, inserendo appunto la penale per le famiglie che, pur avendo tempo dal 1° giugno al 30 giugno tardano a iscrivere.
Il sindaco Giovanni Battista Bernocco e l’assessore Paola Colombo, a fronte dei promemoria e avvisi che vengono inoltrati, sono dispiaciuti che il problema si ripresenti ogni anno. “Può sembrare una cosa banale, ma non lo è affatto. È un serio problema organizzativo e di assicurazione” spiega l’assessore. “Alla scuola primaria, la pausa pranzo non è ‘scuola’. In teoria i bambini vanno dalle 8:30 alle 12:30, poi dalle 14:00 alle 16:30. Per venire incontro alle famiglie si è inserito il servizio mensa, per attuarlo però è obbligatoria la sorveglianza di una maestra e il rapporto deve essere un’ insegnante ogni 25 alunni. Se arrivano 10 bambini in più, bisogna togliere una maestra dall’insegnamento e mandarla a fare sorveglianza in mensa…”
Quest’anno alcune iscrizioni tardive sono arrivate addirittura il 19 settembre, quando ormai la scuola era iniziata da più di una settimana. “Al di là del problema organizzativo, c’è il fatto che qualche famiglia pensa di poter non pagare il servizio e la penale e di lasciare comunque il figlio in mensa, con l’idea che tanto un pasto gli verrà dato. Questo è un danno economico all’azienda. L’altro giorno ci sono stati una decina di bambini e l’azienda non sapeva dove trovare il pasto, oltre al fatto che mancavano anche i posti”.
Al di là di questo, c’è poi un problema di assicurazione. “Se accade che un bambino si fa male o gli va qualcosa di traverso mentre è in mensa… cosa facciamo? L’altro problema altrettanto grosso è legato alla dieta. Se un bambino va in mensa senza essere iscritto, il Comune e quindi il personale non sa se ha diete particolari legate ad allergie o alla religione. Sono questi i motivi per cui abbiamo scelto di inserire una penale abbastanza alta per chi tarda nell’iscrizione”.
Va ricordato che la modifica del regolamento attuata nel 2023 prevede anche che, a fronte di comprovati motivi, la famiglia che ritarda a iscrivere il figlio può essere esonerata dal pagamento della penale, dopo che la Giunta ha analizzato il caso e ha approvato la giustificazione. Lo stesso vale per chi si traferisce in paese in corso d’anno e iscrive il figlio a scuola. “Per il resto non ci sono scuse” ha spiegato il sindaco Bernocco, che all’alba di lunedì si è dovuto recare alla mensa della nuova scuola secondaria di primo grado ad aggiungere tavoli e sedie per gli alunni iscritti in ritardo.
“Posso capire le famiglie che iscrivono tardi alla mensa il figlio in prima elementare, essendo la prima volta, magari si sono perse il fatto che l’iscrizione si può effettuare dal primo all’ultimo giorno di giugno e basta, ma fatico invece a capire quelle famiglie che hanno i figli che vanno alle medie e quindi per tanti anni hanno dovuto effettuare l’iscrizione”.
“Mi rendo conto che una penale da 120 euro sia elevata, ma purtroppo ogni anno ci ritroviamo nella stessa situazione ed è necessario essere chiari con le famiglie e far capire che organizzare il servizio non è semplice” ha concluso l’assessore.
E.Ma.