Osnago: l'inaugurazione del nuovo Spazio Aperto è un successo

Lo Spazio Aperto di Osnago ha cominciato la sua avventura con una sala gremita alla sua inaugurazione, tanto da far fatica a contenere tutte le persone che non hanno voluto mancare all’evento di venerdì 20 settembre. In via Roma, a pochi passi dalla chiesa, poco prima delle 18.30 si è accalcato il pubblico, per ascoltare dai protagonisti di questa novità la genesi e le caratteristiche del progetto.
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Un fermento palpabile che era prevedibile. Da quando l’ex sindaco Paolo Strina, con la moglie Maria Franca Ballocco, ha deciso di investire sui locali sfitti da anni (salvo qualche utilizzo temporaneo), si è innescata una catena di mutuo aiuto per sistemare le stanze. Da chi si è occupato dello studio architettonico, a chi ha pitturato le nuove pareti di cartongesso, da chi ha pensato al sistema di riscaldamento e raffrescamento a chi ha predisposto e installato l’impianto delle luci, da chi ha messo a disposizione il pianoforte o il fasciatoio o ancora le piante a chi ha curato gli aspetti organizzativi e comunicativi. E ancora devono arrivare delle porte e la struttura a binario che servirà per allestire le mostre.
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Graziella Banfi, Cecilia Musmeci, Maria Franca Ballocco, Paolo Strina, il sindaco Felice Rocca, Giulio Spera

Il tutto per offrire gratuitamente un luogo alle associazioni e a gruppi di cittadini che avrebbero interesse a sviluppare iniziative sociali e culturali. L’auspicio dei proponenti è che dall’incontro spontaneo tra le diverse realtà si possa generare del valore aggiunto, con idee e progetti che altrimenti non verrebbero mai alla luce.inaugurazione_spazio_aperto_osnago_04.jpg (56 KB)
Paolo Strina
“Così come negli spazi di co-working si instaurano rapporti professionali prolifici, allo stesso modo le associazioni o dei gruppi informali potrebbero esercitare la fantasia e generare degli scambi” ha dichiarato il principale artefice di Spazio Aperto, Paolo Strina, che insieme a sua moglie ha messo a disposizione 35 mila euro per la riqualificazione dei locali di via Roma, attraverso l’apertura del Fondo Portaverta della Fondazione Comunitaria del Lecchese.
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L’associazione Arché, con i suoi 120 allievi, utilizzerà Spazio Aperto per quattro giorni alla settimana per svolgere i corsi musicali. L’inaugurazione di venerdì è stata introdotta da un brano virtuosistico suonato al violino dall’allievo Eric Confalonieri, accompagnato al pianoforte da Francesco Parente. Giovedì 26 settembre comincerà il corso di teatro organizzato dal circolo Arci La Lo.Co.. Molto probabilmente ci sarà pure uno spazio bimbi per la fascia 0-3 anni. Ha mostrato interesse per Spazio Aperto anche un gruppo di giovani impegnato in ambito ambientale. Da ottobre sarà programmata una serie di mostre. Spazio Aperto sarà inoltre la sede di Progetto Osnago e il punto di ritrovo operativo de La Voce del Corpo, l’associazione che formalmente gestirà il locale e incastrerà gli appuntamenti nel fitto calendario.
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“Questo posto vuole essere uno spazio di relazioni che nasce esso stesso dalle relazioni tra realtà che hanno condiviso un intento. I fili del tessuto sociale, che a Osnago è ben radicato, sono da mantenere e vanno ricuciti gli strappi, per rendere così più bello il vivere insieme. Non so se la bellezza salverà il mondo, come sosteneva Dostoevskij, ma sicuramente la bellezza resta e va quindi promossa. Per farlo servono una buona amministrazione comunale pronta ad intercettare i bisogni delle realtà sociali, ed è quanto accade a Osnago, e una società civile fatta di cittadini e associazioni che sia attenta e vitale” ha espresso Strina.
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L’ex sindaco ha poi sottolineato quali siano i pilastri su cui si fonda Spazio Aperto, una sorta di manifesto. “Nel nostro paese ci sono già tante energie. Noi non ci poniamo in concorrenza, vorremmo essere una risorsa in più disponibile per tutti quelli che vorrebbero organizzare delle iniziative che siano coerenti con alcuni valori in cui crediamo: la pace, il contrasto alle parole d’odio, l’antifascismo, l’antirazzismo, la difesa delle donne e delle minoranze. Come diceva Karl Popper, non si può essere tolleranti con gli intolleranti”.

Tolti i lavori iniziali, la gestione del locale dovrà sopportare dei costi che peseranno per circa 7 mila euro all'anno. L’obiettivo è di riuscire col tempo a coprire le spese gestionali tramite le iniziative di autofinanziamento, supportate dai soggetti che utilizzeranno Spazio Aperto. Inoltre potranno essere fatte delle donazioni al Fondo Portaverta, che consente le detrazioni o deduzioni fiscali al 30%. Con i risparmi della riqualificazione dell’immobile in centro a Osnago rispetto ai 35 mila euro resi disponibili, verranno sostenute cinque adozioni a distanza, come abbiamo anticipato qualche giorno fa [clicca QUI]. In futuro con le risorse del Fondo, se continuerà ad essere alimentato, potranno essere premiati altri progetti umanitari e non solo, in base alle richieste che perverranno. Le proposte saranno valutate da una commissione composta da persone di fiducia dei coniugi Strina-Ballocco, attive in ambito sociale da tempo.

L’inaugurazione di Spazio Aperto si è conclusa con un rinfresco.
M.P.
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