Imbersago: Roberto Valtolina e il caso Moro nel libro "The masquerade reloaded"

Un libro nato dall'incontro fortuito nel 2022 tra il giornalista e scrittore imbersaghese Roberto Valtolina e il responsabile di un collettivo romano dell'Autonomia Operaia Maurizio Fiorentini. “The masquerade reloaded”, è una nuova edizione, arricchita da due nuovi capitoli, dell'opera “The masquerade. Da Osvaldo all'operazione Fritz”, rilasciata nel 2023 dalla casa editrice Serradifalco Editore e curata dagli stessi autori. 
roberto_valtolina_A.jpg (173 KB)
Con The masquerade reloaded Valtolina e Fiorentini srotolano una rilettura originalissima del periodo che parte dall'incubazione del terrorismo rosso fino al delitto Moro, o meglio: dal delitto Moro all'incubazione del terrorismo rosso, visto che il montaggio letterario procede originalmente a ritroso. Il volume, partendo dall'esperienza vissuta allora da Maurizio Fiorentini in Autonomia operaia, dai suoi spunti interpretativi e con l'apporto teorico-ricostruttivo di Valtolina, istituisce collegamenti tra le varie vicende inerenti quel periodo, ma che lambiscono anche l'attualità.
Di primo acchito, può sembrare tutt'altro che facile scrivere sulle vicende del tragico decennio 70 del secolo scorso e in particolare sul delitto Moro, di cui quest'anno è caduto il 46° anniversario. Un delitto e un decennio che sono stati da Valtolina e da Fiorentini metodologicamente assunti come una sorta di ultimo appello nei confronti della verità,sia perchè si stanno allontanando sempre di più nel tempo, sia per il carattere di enorme e contraddittoria complessità che li contraddistingue. 
roberto_valtolina_C.png (205 KB)
Roberto Valtolina e Maurizio Fiorentini

E in effetti, per di più, si è sviluppata in questi decenni una vera e propria Moroteca che, se ha approfondito taluni aspetti della vicenda - con contributi anche pregevoli - ne ha lasciati in ombra altri. Uno su tutti, paradossalmente: il senso politico del delitto Moro, che Valtolina e Fiorentini  calano nella cornice internazionale che gli spetta - Yalta - e che intrecciano con le vicende del terrorismo nostrano. Retrocedendo temporalmente, nel testo emerge progressivamente colui che fu il maggior incubatore del terrorismo rosso italiano: Giangiacomo Feltrinelli.
L' impianto ricostruttivo, sviluppando le premesse di cui sopra, si innesta sull' esigenza di ricostruire la storia di quel decennio, collocando al loro posto le giuste tessere del puzzle, sfatando molti tabù, leggende e complottismi vari.

I punti cardine del libro sono i seguenti, che nel libro vengono esplicitati e si stagliano con potenza: 

1) Se il delitto Moro è figlio di Yalta, a livello locale è figlio della mentalità gappista delle Br di Mario Moretti. I due livelli si incastonano armoniosamente. In merito, ci sarà una grossa sorpresa riguardo ad una colonna molto particolare delle Br, alcuni elementi della quale erano - con ogni probabilità - presenti in via Fani;
2) Durante il delitto Moro, si creò una doppia trattativa: una riguardò le carte morotee e lasciò dietro di sé una lunga scia di morti;
3) Di Brigate rosse c'erano due: oltre alle Br note, c'era il nucleo della fazione romana di Potere operaio, celato dietro la colonna romana delle Br;
4) Autonomia operaia nulla c'entra con Potere operaio e con le Br, nonostante abbiano creduto a questa versione anche molti fra i migliori saggisti;
5) La mentalità gappista di Moretti trae origine dall'humus creato da Giangiacomo Feltrinelli, il quale fu la sorgente, nell'ordine:
a) del progetto Metropoli di Tony Negri e Franco Piperno, confluito coerentemente in Potere operaio;
b) del nucleo simioniano delle Br confluito in Hyperion, che erediterà da Feltrinelli i rapporti internazionali e l'ostilità verso Cia e Mossad;
c) del Soccorso rosso internazionale, quella piattaforma di sostegno agli esfiltrati delle organizzazioni armate.
roberto_valtolina_B.jpg (102 KB)
E molte altre sorprese si alterneranno in tale cornice storica, sia italiana che internazionale, calata in un impianto narrativo scorrevole e polimorfo, visto che in esso si alternano vari tipi di scrittura, da quella accademica a quella giornalistica, passando per quella d'intelligence. Un testo che ben può considerarsi anche come un'opera di controinformazione che, dal delitto Moro alla nascita delle Br, rilegge completamente ciò che è accaduto in Italia soprattutto durante il decennio 1970/80, i cui nodi irrisolti spiegano l'attualità, anche geopolitica. Il motivo profondo per cui, nel giugno 2024, alcune navi e un sottomarino a propulsione nucleare russi sono entrati a L'Avana sono spiegati in The masquerade reloaded.
In copertina figurano due distintivi, quello sulla destra del “Soviet Supremo” l'organo superiore del potere statale dell'URSS, mentre sulla sinistra il distintivo NATO, trovato in pieno sequestro Moro, il 18 aprile del 1978, nel covo dei Br in via Gradoli. Un reperto mai preso in considerazione nelle innumerevoli investigazioni, nelle due commissioni parlamentari e nei cinque processi condotti e per cui nessuno ha mai dato spiegazioni. Un oggetto che rivela i veri legami statunitensi nella vicenda Moro e che con la sua storia si collega all'attualità. Il libro difatti, come già menzionato, si prefigura come un mezzo per fornire una nuova interpretazione e rilettura del presente alla luce degli avvenimenti che hanno caratterizzato gli anni 70 e 80 del secolo scorso.
Il libro è stato pubblicato il 12 settembre 2024 da Frascati & Serradifalco ed è disponibile su Amazon:  Amazon.it: The masquerade reloaded. Nuova ediz. - Fiorentini, Maurizio, Valtolina, Roberto – Libri, nelle librerie sul sito Mondadori. 
I.Bi.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.