Robbiate: paese in lutto per l'architetto Laura Visigalli
Lutto a Robbiate per la morte prematura di Laura Visigalli, spentasi giovedì 12 settembre a soli 57 anni a causa di una malattia che inevitabilmente l'ha strappata all'affetto dei suoi cari.La donna, nata e cresciuta in paese, aveva frequentato l'istituto d'arte di Monza prima di ottenere la laurea in architettura presso il Politecnico di Milano. La collaborazione tra l'architetto e il Comune iniziò in giovane età, con uno stage presso l'ufficio tecnico. L'amore per la sua professione fu presto messo a servizio del paese con il progetto di restauro della chiesa parrocchiale ed il rifacimento di piazza Brivio nel 2018. La donna si era inoltre occupata nel 2011 della tinteggiatura della biblioteca intitolata alla giornalista Ilaria Alpi.
Moltissimi sono stati gli interessi e le passioni coltivate dalla robbiatese: l’arte, il teatro sociale e di avanguardia, la musica, la lettura e soprattutto la fotografia, che aveva condiviso con i concittadini in una mostra intitolata “Donne in mostra” e che aveva portato in esposizione nel Regno Unito. La donna viene ricordata come una "forza della natura", una persona piena di grinta, di creatività e di una schiettezza che celava una forte tenerezza per amici e famigliari, tra cui figura il padre Giancarlo Visigalli, ex assessore e presidente dell'associazione Il Grappolo, definito con amore dalla figlia “l’uomo più testardo e più buono del mondo”. Una persona che ha lasciato un'impronta non solo nei cuori di chi l'ha incontrata , bensì nel paese, dove sarà sempre rievocata dalle opere da lei progettate.
Laura Visigalli lascia papà Giancarlo, mamma Eulalia, il compagno Renzo, la sorella Patrizia, la nipote Emma, il cognato Marco, la zia Caterina, parenti, amici e conoscenti, che hanno gremito la chiesa parrocchiale Sant' Alessandro, che grazie a lei ha acquisito una nuova veste, durante il funerale celebrato nella mattinata di sabato 14.
Moltissimi sono stati gli interessi e le passioni coltivate dalla robbiatese: l’arte, il teatro sociale e di avanguardia, la musica, la lettura e soprattutto la fotografia, che aveva condiviso con i concittadini in una mostra intitolata “Donne in mostra” e che aveva portato in esposizione nel Regno Unito. La donna viene ricordata come una "forza della natura", una persona piena di grinta, di creatività e di una schiettezza che celava una forte tenerezza per amici e famigliari, tra cui figura il padre Giancarlo Visigalli, ex assessore e presidente dell'associazione Il Grappolo, definito con amore dalla figlia “l’uomo più testardo e più buono del mondo”. Una persona che ha lasciato un'impronta non solo nei cuori di chi l'ha incontrata , bensì nel paese, dove sarà sempre rievocata dalle opere da lei progettate.
Laura Visigalli lascia papà Giancarlo, mamma Eulalia, il compagno Renzo, la sorella Patrizia, la nipote Emma, il cognato Marco, la zia Caterina, parenti, amici e conoscenti, che hanno gremito la chiesa parrocchiale Sant' Alessandro, che grazie a lei ha acquisito una nuova veste, durante il funerale celebrato nella mattinata di sabato 14.
I.Bi.