Sette sindaci per 34 anni di governo della città, a tavola con gli Amis di pumpier de Meraa per il 30° dell'associazione
34 anni di consigliature seduti a un tavolo. Gli ultimi sette sindaci di Merate hanno cenato insieme, fianco a fianco, per un raduno fortemente voluto dall’associazione Amis di Pumpier de Meraa, che quest’anno festeggia i 30 anni dalla fondazione. La cena si è tenuta al tendone della caserma dei Vigili del fuoco, in via degli alpini. È un momento conviviale che si svolge tutti gli anni alla fine del Fire party, per un saluto di ringraziamento a tutti i volontari che si sono impegnati alla riuscita della manifestazione. Ma quest’anno, per la prima volta, il tavolo d’onore è stato riservato alla batteria storica dei sindaci.
Da Mario Gallina, eletto primo cittadino nel 1990, a Dario Perego, sindaco a cavallo del nuovo millennio dal 1995 al 2004, a Giovanni Battista Albani, che trova la poltrona più importante nel quinquennio fino al 2009, quando deve cedere il posto al mandato di Andrea Robbiani, rimasto in carica fino al 2014. Gli succede Andrea Massironi, che aveva cominciato l’esperienza amministrativa come consigliere comunale nel mandato di Gallina. L’effetto della proclamazione dura fino al 2019. Quindi il passaggio di testimone a Massimo Panzeri, nei suoi cinque anni conclusi pochi mesi fa. Il resto è il presente con la fascia tricolore nelle mani di Mattia Salvioni.
Amministratori che, nelle varie vesti assunte nel corso degli anni, si sono anche scontrati con forza nel discutere sulle scelte strategiche per Merate. Distanze che si sono accorciate in una serata all’insegna della cordialità, tutti uniti a festeggiare il trentennale dell’associazione che tanto si è spesa per la costruzione della caserma dei pompieri in via degli Alpini, sede inaugurata nel 2004 (altro anniversario dunque), dopo essere stata per un cinquantennio in piazzetta San Bartolomeo, in spazi che erano divenuti ormai troppo ristretti.
L’atto costitutivo degli Amis di Pumpier de Meraa è del 1994, ma era già da qualche anno che un gruppo di volontari ragionava sulla forma da conferire al nascituro sodalizio. L’idea era chiara: dare un’evoluzione alla cooperativa Società di Intervento di Emergenza e Protezione civile, fondata nel 1989, per dare slancio all’obiettivo di costruire il quartier generale del Distaccamento dei Vigili del fuoco, presenti a Merate dal 1844, 180 anni fa. Tante le iniziative di raccolta fondi organizzate dalla metà degli anni Novanta per trovare le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera, tante le porte degli imprenditori locali a cui hanno bussato, tante le assunzioni di responsabilità da parte dell’organizzazione che sono passate anche dall’accensione di un mutuo.
Se oggi il Distaccamento guidato da Andrea Beretta può contare su 47 persone operative a titolo volontario è anche grazie agli sforzi di quegli anni. Sforzi che si rinnovano ancora oggi, puntando sui giovani Allievi che di recente sono stati inseriti nelle attività di antincendio boschivo, grazie all’intesa con il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e la sua squadra AIB del Gruppo Intercomunale di Protezione civile [clicca QUI]. Sono inoltre in corso i lavori di ampliamento della caserma, con la creazione di un hub di soccorso che diventerà anche un punto di riferimento per la Protezione civile. Un indirizzo deliberato con la consegna del secondo lotto di terreno ormai nove anni fa, ma che ha subìto una serie di lungaggini e rallentamenti. Il raduno degli ultimi sette sindaci di Merate sarà magari di buon auspicio.
Da Mario Gallina, eletto primo cittadino nel 1990, a Dario Perego, sindaco a cavallo del nuovo millennio dal 1995 al 2004, a Giovanni Battista Albani, che trova la poltrona più importante nel quinquennio fino al 2009, quando deve cedere il posto al mandato di Andrea Robbiani, rimasto in carica fino al 2014. Gli succede Andrea Massironi, che aveva cominciato l’esperienza amministrativa come consigliere comunale nel mandato di Gallina. L’effetto della proclamazione dura fino al 2019. Quindi il passaggio di testimone a Massimo Panzeri, nei suoi cinque anni conclusi pochi mesi fa. Il resto è il presente con la fascia tricolore nelle mani di Mattia Salvioni.
Amministratori che, nelle varie vesti assunte nel corso degli anni, si sono anche scontrati con forza nel discutere sulle scelte strategiche per Merate. Distanze che si sono accorciate in una serata all’insegna della cordialità, tutti uniti a festeggiare il trentennale dell’associazione che tanto si è spesa per la costruzione della caserma dei pompieri in via degli Alpini, sede inaugurata nel 2004 (altro anniversario dunque), dopo essere stata per un cinquantennio in piazzetta San Bartolomeo, in spazi che erano divenuti ormai troppo ristretti.
L’atto costitutivo degli Amis di Pumpier de Meraa è del 1994, ma era già da qualche anno che un gruppo di volontari ragionava sulla forma da conferire al nascituro sodalizio. L’idea era chiara: dare un’evoluzione alla cooperativa Società di Intervento di Emergenza e Protezione civile, fondata nel 1989, per dare slancio all’obiettivo di costruire il quartier generale del Distaccamento dei Vigili del fuoco, presenti a Merate dal 1844, 180 anni fa. Tante le iniziative di raccolta fondi organizzate dalla metà degli anni Novanta per trovare le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera, tante le porte degli imprenditori locali a cui hanno bussato, tante le assunzioni di responsabilità da parte dell’organizzazione che sono passate anche dall’accensione di un mutuo.
Se oggi il Distaccamento guidato da Andrea Beretta può contare su 47 persone operative a titolo volontario è anche grazie agli sforzi di quegli anni. Sforzi che si rinnovano ancora oggi, puntando sui giovani Allievi che di recente sono stati inseriti nelle attività di antincendio boschivo, grazie all’intesa con il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e la sua squadra AIB del Gruppo Intercomunale di Protezione civile [clicca QUI]. Sono inoltre in corso i lavori di ampliamento della caserma, con la creazione di un hub di soccorso che diventerà anche un punto di riferimento per la Protezione civile. Un indirizzo deliberato con la consegna del secondo lotto di terreno ormai nove anni fa, ma che ha subìto una serie di lungaggini e rallentamenti. Il raduno degli ultimi sette sindaci di Merate sarà magari di buon auspicio.
Marco Pessina