Lomagna: 40 anni dopo in Val Vannino sino alla croce ricordando gli amici scomparsi
A quarant’anni dal momento in cui un gruppo composto da nove parrocchiani di Lomagna raggiunse l’alta Val Vannino (in provincia di Verbania) per posizionare una croce nella roccia, un altro gruppo di cittadini è tornato per rivedere – o vedere per la prima volta – il manufatto che racconta per certi versi un pezzo di storia del paese e ricorda alcuni concittadini che ora non ci sono più.
La mattina di sabato 7 settembre 35 persone sono partite alle 5:30 in pullman da Lomagna per l'escursione organizzata dalla Parrocchia e dal circolo Acli locale. Raggiunta la frazione Valdo, in val Formazza, il gruppo ha preso la seggiovia e ha raggiunto quota 1.780 metri. Da lì è iniziata la salita a piedi verso la croce realizzata dal lomagnese Carlo Formenti e posata il 14 luglio del 1984 in occasione dell’Anno Santo (1983/1984). La croce, realizzata in alluminio e alta più di 2 metri e mezzo, si trova a quota 2.250 metri.
L’idea di impiantare la croce lì fu dell’ex sindaco ‘Peppino' Fumagalli. I parrocchiani di Lomagna infatti conoscevano bene quella località poiché don Carlo Millefanti, ai tempi coadiutore, era solito portare i ragazzi dell’oratorio in vacanza al rifugio Myriam, proprio in quella valle. Dal rifugio si raggiunge in poco tempo la vetta ai tempi chiamata “Le Crocette”, su cui spiccavano tre vecchie croci in legno. Proprio al posto di quelle vecchie opere ormai segnate dal tempo è stata eretta la croce che reca la scritta “Parrocchia di Lomagna. Anno Santo 1983/1984”.
Giunto ai piedi della croce, il gruppo sabato mattina si è stretto in preghiera. Don Andrea Restelli insieme a padre Pietro, monaco basiliano originario della Crimea che resterà in paese fino alla metà settembre, ha celebrato la santa messa. L’eucarestia è stato un momento anche per rivolgere un pensiero a Helmuth Campidell e Elena Pirovano, giovani lomagnesi di 17 e 14 anni che persero la vita in due tragici incidenti ai tempi della posa della croce. Poco dopo l’installazione, infatti, un gruppo di cittadini aveva voluto aggiungervi una targa in loro memoria.
La stessa cosa è accaduta quattro anni fa, nel settembre del 2020, quando gli amici delle Acli avevano aggiunto un’altra targa in memoria di Carlo Formenti, Peppino Fumagalli e Luigi Redaelli: “generosi protagonisti nell’ideare, costruire e mettere in dimora questa croce, segno di uno stile di vita”.
Anche in quell’occasione era stata organizzata una gita a cui avevano preso parte i figli di Peppino Fumagalli, ovvero l’ex sindaco Stefano Fumgalli e le sorelle Marta, Claudia e Simona, e i figli e la figlia di Luigi Redaelli: Sebastiano, Francesco, Claudio e Marta.
Terminata la santa messa, il gruppo ha poi camminato per la valle. Non ha potuto mancare una visita allo storico rifugio Miryam, dove appunto molti parrocchiani hanno trascorso le vacanze dell’Oratorio negli anni ’80, e infine un salto a vedere le cascate del Toce prima del rientro a Lomagna in serata.
Nonostante le condizioni meteorologiche, l'escursione è stata molto apprezzata dai partecipanti, che hanno tenuto ancora una volta a vedere la croce e a ricordare, a distanza di 40 anni, il grande sforzo compiuto per realizzarla e posarla.
La mattina di sabato 7 settembre 35 persone sono partite alle 5:30 in pullman da Lomagna per l'escursione organizzata dalla Parrocchia e dal circolo Acli locale. Raggiunta la frazione Valdo, in val Formazza, il gruppo ha preso la seggiovia e ha raggiunto quota 1.780 metri. Da lì è iniziata la salita a piedi verso la croce realizzata dal lomagnese Carlo Formenti e posata il 14 luglio del 1984 in occasione dell’Anno Santo (1983/1984). La croce, realizzata in alluminio e alta più di 2 metri e mezzo, si trova a quota 2.250 metri.
L’idea di impiantare la croce lì fu dell’ex sindaco ‘Peppino' Fumagalli. I parrocchiani di Lomagna infatti conoscevano bene quella località poiché don Carlo Millefanti, ai tempi coadiutore, era solito portare i ragazzi dell’oratorio in vacanza al rifugio Myriam, proprio in quella valle. Dal rifugio si raggiunge in poco tempo la vetta ai tempi chiamata “Le Crocette”, su cui spiccavano tre vecchie croci in legno. Proprio al posto di quelle vecchie opere ormai segnate dal tempo è stata eretta la croce che reca la scritta “Parrocchia di Lomagna. Anno Santo 1983/1984”.
Giunto ai piedi della croce, il gruppo sabato mattina si è stretto in preghiera. Don Andrea Restelli insieme a padre Pietro, monaco basiliano originario della Crimea che resterà in paese fino alla metà settembre, ha celebrato la santa messa. L’eucarestia è stato un momento anche per rivolgere un pensiero a Helmuth Campidell e Elena Pirovano, giovani lomagnesi di 17 e 14 anni che persero la vita in due tragici incidenti ai tempi della posa della croce. Poco dopo l’installazione, infatti, un gruppo di cittadini aveva voluto aggiungervi una targa in loro memoria.
La stessa cosa è accaduta quattro anni fa, nel settembre del 2020, quando gli amici delle Acli avevano aggiunto un’altra targa in memoria di Carlo Formenti, Peppino Fumagalli e Luigi Redaelli: “generosi protagonisti nell’ideare, costruire e mettere in dimora questa croce, segno di uno stile di vita”.
Anche in quell’occasione era stata organizzata una gita a cui avevano preso parte i figli di Peppino Fumagalli, ovvero l’ex sindaco Stefano Fumgalli e le sorelle Marta, Claudia e Simona, e i figli e la figlia di Luigi Redaelli: Sebastiano, Francesco, Claudio e Marta.
Terminata la santa messa, il gruppo ha poi camminato per la valle. Non ha potuto mancare una visita allo storico rifugio Miryam, dove appunto molti parrocchiani hanno trascorso le vacanze dell’Oratorio negli anni ’80, e infine un salto a vedere le cascate del Toce prima del rientro a Lomagna in serata.
Nonostante le condizioni meteorologiche, l'escursione è stata molto apprezzata dai partecipanti, che hanno tenuto ancora una volta a vedere la croce e a ricordare, a distanza di 40 anni, il grande sforzo compiuto per realizzarla e posarla.
E.Ma.