Piano energetico al Verga negato il contributo chiesto

Niente da fare, ancora una volta, per l’efficientamento energetico della scuola media di Cernusco Lombardone. Altra occasione sprecata al bando statale rivolto ai piccoli Comuni. La richiesta di contributo presentata da Lomagna come capofila dei quattro Comuni afferenti all’istituto scolastico (Cernusco, Montevecchia e Osnago, oltre a Lomagna stesso) è stata rigettata dalla Commissione di valutazione. Secondo l’organismo tecnico, l’istanza era difforme rispetto alla documentazione da allegare insieme alla domanda. La mancata correttezza nella procedura riguarderebbe, testualmente, “la dichiarazione rilasciata dalle autorità competenti in materia ambientale in merito alla assoggettabilità o meno del progetto alle procedure di valutazione”.

La notizia è arrivata come una doccia fredda nei quattro Comuni, specialmente a Lomagna (capofila per la scuola) e a Osnago (che ha in capo la parte tecnica), i cui gruppi dirigenti Impegno civico e Progetto Osnago si sono spesi nella recente campagna elettorale per le amministrative dello scorso giugno a promettere la riqualificazione dei serramenti e del cappotto termico del “G. Verga”, un’opera arrivata a costare la modica cifra di 2.437.000 euro.
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E pare quasi un déjà vu perché il progetto era già risultato non ammesso a un altro bando nel 2021. La stessa sindaca Cristina Citterio aveva dovuto cospargersi il capo di ceneri in Consiglio comunale, riconoscendo una “svista” dovuta alla “mancata ricompilazione di un documento che risultava differente rispetto alla precedente partecipazione al bando”. Citterio aveva parlato di “errore significativo, ma che nel lavorare può capitare”. Inevitabili saranno le critiche anche questa volta. Tre anni fa il gruppo di minoranza di Lomagna non le aveva mandate a dire, anche perché nello stesso periodo il Comune era risultato non ammesso a due bandi sui tre a cui aveva partecipato per co-finanziare gli investimenti in programma.

Questa volta la storia, a dirla tutta, è un po’ diversa. Dai corridoi comunali filtra che la documentazione sarebbe stata allegata. Sul progetto c’era il parere favorevole del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ed era stata interpellata a scanso di equivoci anche la Soprintendenza. Quindi o la Commissione di valutazione ministeriale si è sbagliata o nel presentare la domanda Lomagna ha frainteso quali fossero le carte necessarie da fornire. È presumibile che nelle prossime settimane l’apparato tecnico di Osnago e Lomagna si confronterà con i funzionari del Dipartimento Casa Italia, per valutare se ci siano gli estremi per chiedere di essere riammessi nella graduatoria.

C’è da dire che la Commissione di valutazione è stata particolarmente severa. Dai dati forniti dallo stesso Dipartimento afferente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, appena il 44,7% dei progetti è stato ammesso: 1.179 su 2.638. E in base alle risorse messe a disposizione (al momento nemmeno 172 milioni di euro) appena 144 progetti risultano immediatamente beneficiari del contributo del Ministero dell’Interno. Certi numeri fanno comunque pensare che l’eventuale e non scontata riammissione di Lomagna non coinciderebbe automaticamente con l’arrivo del finanziamento pubblico.

Passano perciò gli anni e il ritornello dell’inconcludenza sul miglioramento energetico della scuola media di Cernusco non cambia. Si è tentata la strada del Programma “6000 campanili”. Poi la via sovracomunale con la ESCo Siram, con il rimaneggiamento progettuale e l’imputazione dei costi che aveva sollevato le perplessità dell’allora segretaria comunale di Cernusco Lombardone, a tal punto da voler consultare l’ANAC. Il verdetto in burocratese dell’Autorità anticorruzione sembrava dire che tutto sommato si sarebbe potuto procedere come indicato dall’Ufficio tecnico di Osnago, ma ormai era troppo tardi, il treno in corsa era passato e non era più raggiungibile. Più di recente era stata valutata una soluzione un po’ “creativa”: usare 2 milioni di contributi statali a cui poteva accedere soltanto Lomagna in virtù della sua popolazione, arrivata a superare di un soffio i 5 mila abitanti, e il restante mezzo milione dividerlo tra i quattro Comuni con risorse proprie o ricorrendo al mutuo. Ma questo avrebbe comportato di fatto il sacrificio da parte di Lomagna di 2 milioni di euro da investire sul proprio territorio (sempre che avesse avuto dei progetti pronti da candidare) per destinarli a un’opera sovracomunale. Non era stato un abbaglio estemporaneo, tutti i Comuni avevano già proceduto a modificare le fonti di finanziamento nei rispetti bilanci. Poi però non se ne è fatto proprio nulla, la domanda di contributo pare che non sia stata nemmeno presentata, anche per qualche divergenza tra i quattro sindaci. L’attenzione ormai si era rivolta al recente bando per i piccoli Comuni. Tutte le fiches erano state puntate lì, su quella partita di poker che avrebbe ricompensato ciascuno dei quattro Enti fino a 700 mila euro.

Nei prossimi mesi si comprenderà se questa esclusione dal bando avrà ripercussioni nei rapporti tra i quattro Comuni. Gennaro Toto nel 2021, quando ancora non era sindaco ma capogruppo di minoranza, aveva esternato in Consiglio comunale pesanti critiche all’operato di Lomagna: “È da dieci anni che si parla di questa opera e ancora non si è fatto nulla. Ciò denota la scarsa qualità di Lomagna che non ha saputo approfittare di un bando. Su stessa ammissione del sindaco di Lomagna è stato un errore e ha perfino chiesto scusa”. I rapporti di Toto con i Comuni del centro-sinistra non sono idilliaci. E, andando a spulciare il Documento Unico di Programmazione di Cernusco, sembrava già che la Giunta prendesse preventivamente le distanze da un eventuale insuccesso del bando, in quella fase soltanto ipotetico. Appariva gelida la mera constatazione nel DUP: “I lavori della secondaria sono in gestione al Comune di Osnago a valere sui fondi “Piccoli Comuni” per il relativo finanziamento delle opere”. Cernusco Lombardone potrebbe fare gioco-forza e chiedere a Lomagna di cedere la gestione da capofila della scuola media mantenuta fino ad ora con orgoglio non applicando il principio di rotazione. Potrebbe avere il sapore dello smacco.
M.P.
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