Cernusco: a rilento i lavori strutturali al cavalcavia
Partenza claudicante per i lavori al ponte sopra la ferrovia a Cernusco Lombardone. Ufficialmente il periodo del cantiere è cominciato il 10 giugno. Ma per oltre un mese ben poco era stato fatto a parte la predisposizione dell’area con ponteggi e primi materiali e strumenti del mestiere trasferiti in loco. L’opera di manutenzione straordinaria sembrava fosse entrata nel vivo a fine luglio con il restringimento della carreggiata e la conseguente istituzione del senso unico alternato, regolato da semafori mobili. Lo scavo dell’asfalto è stato fatto, ma buona parte del materiale di scarto giace ancora sullo stesso tratto dell’infrastruttura in attesa di essere rimosso.
Sarebbe di inizio agosto la richiesta definitiva ad RFI, che ha competenza sul sedime della ferrovia e sui binari che passano sotto al ponte, per l’esecuzione dei lavori principali che sarebbe stato congeniale (come era previsto) svolgere durante l’estate, quando le corse dei treni sono ridotte e il transito veicolare è più scorrevole. Durante questo genere di interventi di manutenzione sui cavalcaferrovia, la procedura richiede la presenza continua del personale di RFI a sorvegliare l’area del cantiere, ma con i tanti lavori estivi in cui è coinvolta RFI non è stato possibile raggiungere l’obiettivo.
Per comprendere però a 360 gradi le ragioni del rallentamento dei lavori e per coordinare il proseguo della programmazione sul cantiere, la Provincia di Lecco – Ente proprietario dell’asse viario e che ha indetto l’appalto assegnato per 359.447 euro alla comasca Engeco Srl – avrebbe convocato una riunione per il prossimo giovedì, 29 agosto, con la ditta e il direttore dei lavori. Una delle prime cose che si vorrà capire è se l’impresa riesca a svolgere l’incarico nei 150 giorni pattuiti, ovvero entro novembre, per evitare che si protraggano i disagi sulla circolazione. Fino ad ora il traffico non ha risentito delle limitazioni di transito, ma con la ripresa post-ferie estive è possibile che si creino delle code e molti automobilisti preferiranno optare per tragitti alternativi seguendo le deviazioni.
I lavori prevedono il consolidamento delle travi sotto all’asfalto. Si creerà inoltre una sorta di balconata per il camminamento pedonale in sicurezza. Infine saranno realizzate delle canalette per far confluire l’acqua piovana e ridurre così i fenomeni di infiltrazione nel cemento.
Sarebbe di inizio agosto la richiesta definitiva ad RFI, che ha competenza sul sedime della ferrovia e sui binari che passano sotto al ponte, per l’esecuzione dei lavori principali che sarebbe stato congeniale (come era previsto) svolgere durante l’estate, quando le corse dei treni sono ridotte e il transito veicolare è più scorrevole. Durante questo genere di interventi di manutenzione sui cavalcaferrovia, la procedura richiede la presenza continua del personale di RFI a sorvegliare l’area del cantiere, ma con i tanti lavori estivi in cui è coinvolta RFI non è stato possibile raggiungere l’obiettivo.
Per comprendere però a 360 gradi le ragioni del rallentamento dei lavori e per coordinare il proseguo della programmazione sul cantiere, la Provincia di Lecco – Ente proprietario dell’asse viario e che ha indetto l’appalto assegnato per 359.447 euro alla comasca Engeco Srl – avrebbe convocato una riunione per il prossimo giovedì, 29 agosto, con la ditta e il direttore dei lavori. Una delle prime cose che si vorrà capire è se l’impresa riesca a svolgere l’incarico nei 150 giorni pattuiti, ovvero entro novembre, per evitare che si protraggano i disagi sulla circolazione. Fino ad ora il traffico non ha risentito delle limitazioni di transito, ma con la ripresa post-ferie estive è possibile che si creino delle code e molti automobilisti preferiranno optare per tragitti alternativi seguendo le deviazioni.
I lavori prevedono il consolidamento delle travi sotto all’asfalto. Si creerà inoltre una sorta di balconata per il camminamento pedonale in sicurezza. Infine saranno realizzate delle canalette per far confluire l’acqua piovana e ridurre così i fenomeni di infiltrazione nel cemento.
M.P.