Imbersago: mons. Mario Delpini a Madonna del Bosco. 3 tentazioni da rifuggire e 3 raccomandazioni da seguire
Tre sono le tentazioni dei giorni nostri, quando siamo chiamati a dare testimonianza di generosità e carità: il conformismo, la mediocrità e la rassegnazione.
Non mi spingo a fare qualcosa in più perchè tutti fanno così, mi accontento del “minimo sindacale” e, infine, visto che nulla cambierà prendo quello che è più a portata.
Per combattere queste tre prove e soprattutto per farsi trovare pronti alla prova estrema, tre sono gli atteggiamenti suggeriti dall'arcivescovo Mario Delpini, giunto quest'oggi a Madonna del Bosco per il 70esimo dell'incoronazione della statua della Vergine e nell'anniversario della morte del cardinale Ildefonso Schuster.
Il primo invito è quello a custodire l'irrinunciabile ed essere disposti a tutto pur di non rinunciare all'essenziale che è il rapporto con Gesù.
Poi c'è la necessità di riconoscere le proprie fragilità, senza pensarsi supereroi ma persone con limiti.
Infine, lo sprone è a confermare la fiducia in qualsia situazione a Dio.
“La misura della nostra critianità non può essere quella del conformismo, della mediocrità, della rassegnazione” ha detto l'alto prelato alla folla di fedeli radunata dentro e fuori il santuario, per questi due importanti anniversari “siamo chiamati a una santità splendida, come quella di Maria che siamo invitati ad imitare”.
Tanti i sacerdoti, oltre a una rappresentanza del comune di Imbersago e dell'Arma dei carabinieri, agli affezionati alla comunità del santuario e a devoti alla Madonna, che hanno sfidato il caldo e hanno partecipato a tutta la funzione.
Presenti per il servizio d'ordine i volontari, la protezione civile e una unità del soccorso.
Felice ed emozionato il rettore, padre Giulio Binaghi che al termine della solenne cerimonia, dopo avere ringraziato il vescovo per la sua presenza, ha donato a nome di tutta la comunità una somma in denaro per il fondo san Giuseppe, destinato a coloro che hanno perso in lavoro e voluto proprio dalla diocesi milanese.
La funzione si è chiusa con una battuta di spirito di Delpini che ha strappato l'applauso di tutti i fedeli.
“Settant'anni fa in occasione dell'incoronazione della statua, Angelo Roncalli presente alla Messa, da patriarca di Venezia veniva eletto Papa. Il beato Schuster moriva...oggi settant'anni dopo, io non so cosa aspettarmi”.
Non mi spingo a fare qualcosa in più perchè tutti fanno così, mi accontento del “minimo sindacale” e, infine, visto che nulla cambierà prendo quello che è più a portata.
Per combattere queste tre prove e soprattutto per farsi trovare pronti alla prova estrema, tre sono gli atteggiamenti suggeriti dall'arcivescovo Mario Delpini, giunto quest'oggi a Madonna del Bosco per il 70esimo dell'incoronazione della statua della Vergine e nell'anniversario della morte del cardinale Ildefonso Schuster.
Il primo invito è quello a custodire l'irrinunciabile ed essere disposti a tutto pur di non rinunciare all'essenziale che è il rapporto con Gesù.
Poi c'è la necessità di riconoscere le proprie fragilità, senza pensarsi supereroi ma persone con limiti.
Infine, lo sprone è a confermare la fiducia in qualsia situazione a Dio.
“La misura della nostra critianità non può essere quella del conformismo, della mediocrità, della rassegnazione” ha detto l'alto prelato alla folla di fedeli radunata dentro e fuori il santuario, per questi due importanti anniversari “siamo chiamati a una santità splendida, come quella di Maria che siamo invitati ad imitare”.
Tanti i sacerdoti, oltre a una rappresentanza del comune di Imbersago e dell'Arma dei carabinieri, agli affezionati alla comunità del santuario e a devoti alla Madonna, che hanno sfidato il caldo e hanno partecipato a tutta la funzione.
Presenti per il servizio d'ordine i volontari, la protezione civile e una unità del soccorso.
Felice ed emozionato il rettore, padre Giulio Binaghi che al termine della solenne cerimonia, dopo avere ringraziato il vescovo per la sua presenza, ha donato a nome di tutta la comunità una somma in denaro per il fondo san Giuseppe, destinato a coloro che hanno perso in lavoro e voluto proprio dalla diocesi milanese.
La funzione si è chiusa con una battuta di spirito di Delpini che ha strappato l'applauso di tutti i fedeli.
“Settant'anni fa in occasione dell'incoronazione della statua, Angelo Roncalli presente alla Messa, da patriarca di Venezia veniva eletto Papa. Il beato Schuster moriva...oggi settant'anni dopo, io non so cosa aspettarmi”.
S.V.