Robbiate: "Peripezie di un piccione rock", Federico Bagni presenta il suo libro
Sabato 13 luglio nella biblioteca Ilaria Alpi di Robbiate Federico Bagni ha avuto modo di presentare il suo ultimo libro: "Peripezie di un piccione rock". Durante l'evento, moderato dalla bibliotecaria Martina Colnaghi, l'autore ha condiviso con il pubblico i retroscena della sua opera, regalando anche alcuni estratti significativi.
Il romanzo, la cui copertina è stata illustrata da Alice Paccagnella, narra la storia di Davide Lisca, un ventiduenne che da anni vive senza dimora tra le difficoltà di una vita precaria ed incerta, resa ancor più difficile dalla recente perdita della madre. L'ambientazione scelta è quella di un Nord Italia distopico, tra Como e l'hinterland milanese, una terra che sembra aver perso il contatto con la propria storia, permeata di illegalità e degrado.
"Si tratta di un futuro prossimo, nei quali solo i tratti negativi della società sono andati amplificandosi". La sinossi del libro delinea infatti un quadro inquietante: cantieri destinati allo smaltimento di rifiuti tossici, estorsioni e ricatti. Nel corso del racconto accade proprio che Davide viene avvicinato da Mino, un uomo che gli propone di firmare un documento falso in cambio di cento euro. Quella firma diventa il passaporto per un mondo parallelo e pericoloso, in cui ogni cosa scorre al contrario.
Federico Bagni ha spiegato che l'idea di raccontare la vicenda di una persona intrappolata in una situazione più grande di lui, il piccione in gabbia appunto, è nata dalla volontà di esplorare temi come la criminalità organizzata e la condizione dei senzatetto. "Durante la stesura della storia mi sono reso conto che alcuni personaggi ideati risultavano, dopo accurate ricerche, riconducibili a figure realmente esistenti e coinvolte in fatti di cronaca. Questo fa capire quanto, alle volte, un'idea apparentemente distopica sia più realtà di quel che si pensi". L'autore ha comunque voluto sottolineare che, nonostante il quadro apparentemente negativo, nella storia di Davide regna uno spiraglio di ottimismo, che non abbandona mai il protagonista. "Non si tratta di un libro volto al nichilismo," ha affermato, "ma di un'opera che vuole far riflettere senza condannare la società a un futuro degradante. Ciascuno di noi è più o meno un piccione rock, intrappolato in situazioni non ideali che ci costringono sempre di più."
Al termine della presentazione, Federico Bagni ha rivelato che sta già lavorando a una nuova opera, pur senza la certezza di una futura pubblicazione. "La scrittura," ha detto, "ha quasi sempre l'obiettivo di essere letta dal maggior numero di persone possibile, ma non ho fretta. Ora mi concentro sull'esprimere quello che sento." L'incontro si è concluso con un caloroso applauso del pubblico ed una sessione di autografi, lasciando i presenti con la curiosità di scoprire le prossime "peripezie" creative di questo autore.
Il romanzo, la cui copertina è stata illustrata da Alice Paccagnella, narra la storia di Davide Lisca, un ventiduenne che da anni vive senza dimora tra le difficoltà di una vita precaria ed incerta, resa ancor più difficile dalla recente perdita della madre. L'ambientazione scelta è quella di un Nord Italia distopico, tra Como e l'hinterland milanese, una terra che sembra aver perso il contatto con la propria storia, permeata di illegalità e degrado.
"Si tratta di un futuro prossimo, nei quali solo i tratti negativi della società sono andati amplificandosi". La sinossi del libro delinea infatti un quadro inquietante: cantieri destinati allo smaltimento di rifiuti tossici, estorsioni e ricatti. Nel corso del racconto accade proprio che Davide viene avvicinato da Mino, un uomo che gli propone di firmare un documento falso in cambio di cento euro. Quella firma diventa il passaporto per un mondo parallelo e pericoloso, in cui ogni cosa scorre al contrario.
Federico Bagni ha spiegato che l'idea di raccontare la vicenda di una persona intrappolata in una situazione più grande di lui, il piccione in gabbia appunto, è nata dalla volontà di esplorare temi come la criminalità organizzata e la condizione dei senzatetto. "Durante la stesura della storia mi sono reso conto che alcuni personaggi ideati risultavano, dopo accurate ricerche, riconducibili a figure realmente esistenti e coinvolte in fatti di cronaca. Questo fa capire quanto, alle volte, un'idea apparentemente distopica sia più realtà di quel che si pensi". L'autore ha comunque voluto sottolineare che, nonostante il quadro apparentemente negativo, nella storia di Davide regna uno spiraglio di ottimismo, che non abbandona mai il protagonista. "Non si tratta di un libro volto al nichilismo," ha affermato, "ma di un'opera che vuole far riflettere senza condannare la società a un futuro degradante. Ciascuno di noi è più o meno un piccione rock, intrappolato in situazioni non ideali che ci costringono sempre di più."
Al termine della presentazione, Federico Bagni ha rivelato che sta già lavorando a una nuova opera, pur senza la certezza di una futura pubblicazione. "La scrittura," ha detto, "ha quasi sempre l'obiettivo di essere letta dal maggior numero di persone possibile, ma non ho fretta. Ora mi concentro sull'esprimere quello che sento." L'incontro si è concluso con un caloroso applauso del pubblico ed una sessione di autografi, lasciando i presenti con la curiosità di scoprire le prossime "peripezie" creative di questo autore.
M.Pen.