Osnago e Lomagna al via per la Comunità Energetica

Tra oggi e domani i Consigli comunali di Osnago e Lomagna si esprimeranno sull’avvio della Comunità energetica rinnovabile esprimendo la volontà di risultare tra i fondatori promotori della costituenda Fondazione Sinergia, che vede come attori protagonisti i Comuni dell’Isola bergamasca della Valle San Martino sotto la guida della società pubblica bergamasca HServizi (partecipata anche da Osnago). Tra gli ultimi atti della precedente consigliatura (entrambi i Comuni sono andati al voto l’8 e il 9 giugno confermando i due gruppi di maggioranza in carica) era passato l’atto di indirizzo che apriva le porte a una Comunità energetica che valicava i confini dei due Enti locali meratesi limitrofi, a dispetto di quanto era stato approvato un anno fa. Il quadro normativo si è evoluto, o meglio si è definito, ammettendo la possibilità di costituire CER di vaste dimensioni, suddivise all’interno in Configurazioni più piccole, alle quali rimarrà la sola facoltà di stabilire il destino della quota “sociale” degli incentivi da reinvestire sul proprio territorio.

Nel giustificare la scelta di unirsi ad una Comunità energetica ampia era stato asserito che rientrava nella logica della razionalizzazione delle spese di avvio [clicca QUI]. Ora le due Giunte hanno nel frattempo deciso di aderire al bando di Cariplo “Alternative” da complessivi 2,55 milioni di euro indetto per sostenere la costituzione e l’implementazione delle CER e far fronte proprio ai costi e alle competenze iniziali.

Il bando è stato pensato per supportare i Comuni soprattutto nella fase iniziale e Osnago e Lomagna puntano a ricevere 100 mila euro da Cariplo. I progetti selezionati, dice Cariplo, “riceveranno: un servizio di Assistenza Tecnica per la realizzazione di uno Studio di fattibilità per la costituzione della CERS/AUCS; la definizione dell’atto costitutivo, dello statuto della CERS e del regolamento interno (ad es. per le finalità sociali della CERS) e supporto alla definizione della forma giuridica; definizione di un business plan; progettazione esecutiva degli impianti che saranno realizzati con il contributo di Fondazione Cariplo (fino a un massimo di 2 impianti per ciascuna configurazione di autoconsumo di una CERS/AUCS); individuazione e predisposizione della documentazione necessaria per la richiesta di fondi pubblici a sostegno dello sviluppo della CERS/AUCS (ad es. PNRR); supporto al coinvolgimento dei futuri membri, con particolare riferimento ai soggetti in condizione di povertà e vulnerabilità”.

Insomma tutta una serie di pratiche che nella CER pensata da Osnago e Lomagna dovrebbe essere gestita da HServizi ed era il motivo per cui si uniscono ad un soggetto che racchiude tanti Comuni della Bergamasca. Oltre al “servizio” offerto da Cariplo, ci sarebbe il contributo economico per le “spese per la costituzione del nuovo soggetto giuridico; spese per le attività di coordinamento alla costituzione della CERS/AUCS, amministrazione, gestione e animazione della CERS/AUCS per i primi due anni; spese per la realizzazione degli impianti FER a servizio della CER/AUCS”.

Osnago e Lomagna si sono convenzionati per aderire al bando Cariplo, con Lomagna come capofila che dovrà rendicontare proventi e oneri del progetto eventualmente finanziato. La proposta sarà modulata sui documenti che i due Comuni hanno dichiarato a Regione Lombardia con la partecipazione alla manifestazione d’interesse.

Resta ad oggi irrisolto il nodo di Lomagna, tagliata in due a livello di cabine primarie della linea elettrica. Un fattore ad oggi determinante in base alla normativa per determinare i confini della CER. Da via Roma in giù (comprese via Fratelli Kennedy, via Magenta, via Milano, via Silvio Pellico, via Carducci) non sarà possibile per le utenze entrare nella Comunità energetica. Si è in attesa di capire se verrà accettata la richiesta del Comune di ricalibrare l’area della CER per coinvolgere senza distinzioni tutto il territorio comunale.
M.P.
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