Mandic, e non solo: quando la vigilanza è fondamentale

Non si può che essere contenti (moderatamente) di quanto si prospetta circa le sorti del Reparto di semi-intensiva Pneumologica all’Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate: quella che si profilava come una temporanea (?) chiusura sembra scongiurata.

Inutile ricordare i timori che quel “temporanea” aveva suscitato in passato come preludio a successive riscontrate chiusure definitive di altri reparti del nosocomio meratese.

Ospedale assurto da non pochi, tra cui il sottoscritto, come misuratore locale di una effettiva azione di contrasto alla pluriennale tendenza spesso tesa a gradualmente impoverire la Sanità pubblica a vantaggio di quella privata.

Certo da quanto riportato da Merateonline https://www.merateonline.it/notizie/137836/mandic-la-terapia-intensiva-si-far-a-carico-dei-pazienti-che-prima-afferivano-alla-semi-intesiva-inrca-da-poco-chiusa  che da sempre è stato meritoriamente l'irriducibile difensore dell'Ospedale si tratterebbe di una soluzione tampone che peraltro diminuisce un po' il personale dedicato ma non sfugge a nessuno che il nuovo DG dell'Asst di Lecco, grazie anche ad una finalmente efficace oltre che tempestiva azione dei Sindaci del circondario, si stia muovendo con convinzione e altrettanta tempestività. Inoltre lui stesso asserisce che il reparto dovrà riprendere nel più breve tempo possibile l'assetto originario a vantaggio di un'utenza, specialmente quella miodistrofica, di particolare e delicato valore sia sanitario che sociale.

Come dire che quando c'è l'effettiva convergente volontà di tutti i preposti e di chi ha funzioni a vario titolo di “controllo” i risultati si vedono.

Naturalmente in generale occorre tenere sempre alta la guardia e continuamente verificare se alle parole, pur apprezzabili, fanno seguito fatti che registrino una effettiva inversione di marcia che produca realmente una rivalorizzazione dell'intero Sistema Sanitario Pubblico, sicuramente bisognoso di una continua opera di miglioramento. 

Un miglioramento che non può essere sostituito, spesso anche strumentalmente, dall'alibi  di forme “integrative” di Sanità privata che di fatto rischiano di ridurre sostanzialmente a merce un diritto di tutti, a prescindere dal proprio portafoglio.

Ecco perché la vigilanza attiva di ognuno può e deve saper discernere la giusta e doverosa opera di razionalizzazione del sistema, partendo da adeguate remunerazioni degli addetti sanitari e socio-sanitari, dagli alibi sopra evidenziati.

Del resto penso non sia sfuggita a nessuno un' analoga situazione rispetto al Mandic che si sta registrando ad esempio nell'Ospedale di Menaggio e delle relative preoccupazioni espresse dal territorio circostante. https://www.quicomo.it/benessere/salute/chiusura-ospedale-menaggio.html

Restiamo quindi tutti vigilanti.

Germano Bosisio
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