Mandic: la Terapia Intensiva si farà carico dei pazienti che prima afferivano alla Semi-intesiva INRCA da poco chiusa

La Direzione di Asst Lecco e INRCA hanno trovato una temporanea soluzione per porre rimedio alla chiusura del reparto semi-intensiva Pneumologica all’Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. I pazienti che prima afferivano al reparto, gestito appunto dall’INRCA di Casatenovo all’interno del presidio meratese, potranno continuare a ricevere la dovuta assistenza e le cure necessarie in caso di acutizzazione presso il reparto di Terapia Intensiva del Mandic, dove si contano 4 letti. 
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A darne notizia è stato il Direttore Generale Marco Trivelli nel pomeriggio di venerdì 28 giugno durante l’incontro con i sindaci del Meratese e del Casatese, che proprio nei giorni scorsi, appresa la notizia, l’avevano richiesto. “La diminuzione del servizio ha destato molta preoccupazione in molti pazienti che trovano in INRCA un riferimento unico nel territorio” ha spiegato il Direttore. “Abbiamo deciso di poter usare nostra terapia intensiva per riuscire a garantire a chi fa riferimento a Merate e all’INRCA il servizio. Questa possibilità è attiva già da oggi”. Grazie alla collaborazione tra INRCA e il presidio, i pazienti verrano presi in carico da rianimatori che si occuperanno anche della parte assistenziale. Nel reparto di semi-intensiva era previsto il ricovero dei pazienti con la possibilità di avere parenti (spesso genitori in caso dei più piccoli) presenti. A contrario la terapia intensiva non lo prevederebbe, ma come spiegato dalla direttrice sanitaria di Asst Lecco Alessandra Grappiolo, l’intenzione è quella di prevedere questa possibilità e garantire una presa in carico a 360°. “La collaborazione si arricchisce con la reperibilità notturna e al sabato e alla domenica dei medici INRCA per rafforzare la sinergia e mantenere standard qualitativi”. 
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Il dottor Marco Trivelli e il sindaco di Imbersago Fabio Vergani
Presenti all’incontro con i primi cittadini anche il dottor Daniele Colombo della Pneumologia INRCA e il dottor Davide Guzzon della Anestesia e Rianimazione del Mandic. “Noi garantiremo la presenza dei nostri medici e terapisti nella rianimazione” ha spiegato Colombo, ringraziando il collega Guzzon e la Direzione per l’apertura. “Questa è un’opportunità per unirci ancora di più. Ai pazienti garantiremo quello che c’era prima”. 
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Il dottor Davide Guzzon, il dottor Daniele Colombo e la Direttrice Sanitaria Alessandra Grappiolo
Ha colto positivamente la decisione anche il dottor Guzzon, che ha dichiarato: “Sarà un travaso di competenze. Cercheremo di crescere professionalmente”. 




Questa soluzione dovrebbe tuttavia essere temporanea. Il Direttore Trivelli infatti ha espresso la volontà di ripristinare l’assetto precedente. 
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“Il territorio ha apprezzato il coinvolgimento profondo” ha detto il presidente della conferenza dei sindaci del Meratese, Fabio Vergani, sindaco di Imbersago. “Gli elementi di criticità rimangono, i numeri non sono quelli di prima, ma apprezziamo la risoluzione. È importante non perdere un solo paziente sul Mandic. Si tratta di un reparto specifico molto importante”. A fare eco Maurizio Maggioni, assessore del Comune di Olgiate Molgora: “Grazie a Asst e INRCA per la celerità da quando abbiamo mandato la lettera. Abbiamo approfittato di questo incontro per darci appuntamento non solo per monitorare questo reparto, ma anche per la programmazione dei nuovi documenti”. 
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Fabio Vergani e Maurizio Maggioni
In ultima battuta il Direttore Generale Trivelli ha tenuto evidenziare il fatto che la decisione presa è stata condivisa preventivamente anche con i parenti dei pazienti e il presidente dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare della provincia di Lecco, Gerolamo Fontana.
E.Ma.
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