Robbiate: piano di telefonia mobile e consumo di suolo
Nel tardo pomeriggio di lunedì 24 giugno la Commissione Urbanistica ed Ecologia si è riunita per discutere del regolamento comunale degli impianti per la telefonia mobile, che verrà presentato il 29 in sede di Consiglio.
Il presidente Filippo Perego ha illustrato un documento che ha l’obbiettivo di controllare la proliferazione di antenne all'interno del territorio comunale, un processo che per legge il Comune non può impedire. A Robbiate sono state individuate da privati quattro postazioni nelle quali potenzialmente istallare i dispositivi ricetrasmittenti: nel parcheggio del cimitero, in prossimità dell'isola ecologica, nella zona industriale Novarino e nel Parco Adda. Solamente una potenziale collocazione presso il cimitero andrebbe ad influire fortemente sull’estetica della zona e sull’esposizione diretta a radiazioni per le abitazioni circostanti, le altre opzioni occuperebbero aree più periferiche e meno frequentate. Perego ha spiegato che il Parco Adda, con le sue normative più stringenti, aveva provato ad opporsi al posizionamento di un’antenna nei suoi confini, gli sforzi sono stati vani. È necessario però sottolineare come le proposte avanzate dai privati non siano vincolanti, bensì rappresentino meramente una volontà di sviluppare la rete del territorio, che spesso e volentieri non trova una concreta espressione.
Con questo regolamento il Comune sta agendo in maniera preventiva, per poter incidere, in un ipotetico futuro, sull’operato dei concessionari qualora decidessero di attuare il loro piano nel paese. I consiglieri Alessandro Villa e Giulio Alfarano, pur trovandosi in accordo con il regolamento che l’Amministrazione intende adottare, hanno opportunamente esternato diverse preoccupazioni. Nonostante siano già stati previsti controlli di monitoraggio con ATS locali e Arpa per tutelare la salute dei cittadini, la minoranza ha suggerito la richiesta di una perizia giurata per determinare l’assenza di danni effettivi alla salute dei cittadini. Inoltre, è stato reputato utile il posizionamento di una centralina per raccogliere i dati di inquinamento, da trasmettere direttamente ai robbiatesi tramite i totem e Robbiate Smart. Anche un eventuale svalutazione degli edifici circostanti ad un impianto e la questione di impatto paesaggistico hanno destato qualche interrogativo. Il Comune non potrà direttamente intervenire in questi ambiti, l’impegnò sarà quello di monitorare costantemente la situazione e mettere al primo posto il benessere della popolazione.
Prima di chiudere l’assemblea, il presidente ha aggiornato la Commissione, in materia di Piano di Governo del Territorio, sull’obiettivo della maggioranza di mantenere e preservare il consumo di suolo nel quadro del PGT. Le aree di trasformazione urbanistica precedentemente individuate a livello di via delle Brigole e a ridosso dell’isola ecologica, sono state lasciate a destinazione agricola. La decisione di non proseguire con la cementificazione è scaturita dalla consapevolezza che Robbiate attualmente rappresenta il sesto paese della Provincia per il consumo di suolo.
Il presidente Filippo Perego ha illustrato un documento che ha l’obbiettivo di controllare la proliferazione di antenne all'interno del territorio comunale, un processo che per legge il Comune non può impedire. A Robbiate sono state individuate da privati quattro postazioni nelle quali potenzialmente istallare i dispositivi ricetrasmittenti: nel parcheggio del cimitero, in prossimità dell'isola ecologica, nella zona industriale Novarino e nel Parco Adda. Solamente una potenziale collocazione presso il cimitero andrebbe ad influire fortemente sull’estetica della zona e sull’esposizione diretta a radiazioni per le abitazioni circostanti, le altre opzioni occuperebbero aree più periferiche e meno frequentate. Perego ha spiegato che il Parco Adda, con le sue normative più stringenti, aveva provato ad opporsi al posizionamento di un’antenna nei suoi confini, gli sforzi sono stati vani. È necessario però sottolineare come le proposte avanzate dai privati non siano vincolanti, bensì rappresentino meramente una volontà di sviluppare la rete del territorio, che spesso e volentieri non trova una concreta espressione.
Con questo regolamento il Comune sta agendo in maniera preventiva, per poter incidere, in un ipotetico futuro, sull’operato dei concessionari qualora decidessero di attuare il loro piano nel paese. I consiglieri Alessandro Villa e Giulio Alfarano, pur trovandosi in accordo con il regolamento che l’Amministrazione intende adottare, hanno opportunamente esternato diverse preoccupazioni. Nonostante siano già stati previsti controlli di monitoraggio con ATS locali e Arpa per tutelare la salute dei cittadini, la minoranza ha suggerito la richiesta di una perizia giurata per determinare l’assenza di danni effettivi alla salute dei cittadini. Inoltre, è stato reputato utile il posizionamento di una centralina per raccogliere i dati di inquinamento, da trasmettere direttamente ai robbiatesi tramite i totem e Robbiate Smart. Anche un eventuale svalutazione degli edifici circostanti ad un impianto e la questione di impatto paesaggistico hanno destato qualche interrogativo. Il Comune non potrà direttamente intervenire in questi ambiti, l’impegnò sarà quello di monitorare costantemente la situazione e mettere al primo posto il benessere della popolazione.
Prima di chiudere l’assemblea, il presidente ha aggiornato la Commissione, in materia di Piano di Governo del Territorio, sull’obiettivo della maggioranza di mantenere e preservare il consumo di suolo nel quadro del PGT. Le aree di trasformazione urbanistica precedentemente individuate a livello di via delle Brigole e a ridosso dell’isola ecologica, sono state lasciate a destinazione agricola. La decisione di non proseguire con la cementificazione è scaturita dalla consapevolezza che Robbiate attualmente rappresenta il sesto paese della Provincia per il consumo di suolo.
I.Bi.