Lomagna: il reportage dei GinSong sul viaggio nell'antimafia sociale

Hanno voluto rivivere il viaggio in Campania nel loro stile. Chi si aspettava una piatta e verbosa conferenza su un’esperienza di turismo responsabile è rimasto sorpreso. L’estro e la creatività dei GinSongprotagonisti a fine aprile di un viaggio tra i luoghi in cui si fa antimafia sociale, inclusione e solidarietà – si sono potuti cogliere appena messo piede nell’auditorium di via Roma a Lomagna.
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Giocando sull’ironia e strizzando l’occhio al folklore partenopeo, la compagnia teatrale meratese ha allestito il tavolo all’ingresso della sala con barattoli in vendita che contenevano l’aria di Napoli, una macchinetta espresso per servire il caffè sospeso e poi l’armamentario per preparare e distribuire la “limonat’ a cosc’ apert’” (per i profani, la limonata gassosa a gambe aperte) come nei tipici chioschetti degli acquafrescai nel capoluogo campano, ma con una piscinetta gonfiabile a terra per evitare di far finire sul pavimento l’improvvisa eruzione di schiuma dal bicchiere.reportage_ginsong_lomagna_03.jpg (54 KB)
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E, giocando sul cliché dello scaltro napoletano che si arrabatta e reinventa per sbarcare il lunario, c’era anche la postazione per la foto con il fresco diploma di una immeritata “laurea in tre minuti”. In mostra pure qualche consiglio di lettura per restituire una immagine a tutto tondo dell’anima di Napoli.
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Raggiunto il posto a sedere, circondati dai cartelloni appesi alle pareti con le foto dei momenti salienti del viaggio, il pubblico ha assistito ad un multi-racconto. Una rappresentazione ibrida di letture sceniche, con musiche cantate dal vivo (I cento passi dei Modena City Ramblers, Signor tenente di Giorgio Faletti e Napule è di Pino Daniele), espressività tramutata in danza e spezzoni grezzi di video come testimonianza diretta di quanto toccato con mano. Brevi frame per immortalare i racconti principali e le reazioni a caldo degli stessi protagonisti del viaggio.reportage_ginsong_lomagna_09.jpg (32 KB)
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E così, con la proiezione delle registrazioni, Andrea Tammaro e Marina Puglia dei DescargaLab si sono presentati da soli, come parte di un gruppo musicale impegnato socialmente dal 2008 al quartiere Giambellino di Milano e che hanno investito i GinSong e le nuove generazioni in generale di un’importante responsabilità: “Voi siete noi tra qualche anno”. E poi il confronto con Simmaco Perillo, che gestisce con la sua cooperativa Al di là dei sogni un bene confiscato a Maiano di Sessa Aurunca in cui trovano ospitalità persone con disagi psicologici e psichiatrici, per dimostrare con i fatti che si può “incontrare la persona, non la malattia”.
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Inquadrature scure per il buio della sera, audio “sporco” col sottofondo degli animali allevati, per catturare in maniera realistica quello che i ragazzi stavano provando e già conservando nei cassetti dei ricordi: gli esempi di impegno per la propria comunità, lo stretto legame con la propria terra, “la voglia di non fermarsi e di trovare delle soluzioni insieme in maniera condivisa”, i luoghi fisici visitati (la Napoli sotterranea delle catacombe, il Rione Sanità, le Vele di Scampia, la chiesa dei cristallini).
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Le persone in sala hanno poi potuto ascoltare, per il tramite delle voci dei GinSong, le riflessioni del prof. Isaia Sales, uno dei principali storici e docenti universitari esperti della storia delle mafie e dei movimenti antimafia. Un approfondimento fatto dalla compagnia teatrale meratese, prendendo spunto dal messaggio consegnato dal giornalista Sergio Nazzaro, originario di Mondragone, sull’importanza della conoscenza per la costruzione di una cittadinanza consapevole. “Mi preoccupa la complicità della gente normale. Non cerchiamo le responsabilità al di fuori di noi stessi” si sente dire in un video a Nazzaro, che ha poi suggerito di praticare il consumo critico a sostegno di imprese sociali sane.
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Il prof. Leonardo Nazzaro

Mischiato tra il pubblico c’era anche il fratello di Sergio Nazzaro, Leonardo, docente di religione all’Agnesi di Merate e residente a Usmate Velate. Ha raccontato dei viaggi della legalità, che al liceo meratese si svolgono dal 2010. Proprio quest’anno lo stesso prof. ha accompagnato i suoi alunni a Maiano di Sessa Aurunca, negli stessi luoghi visitati dai GinSong.
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Edelweiss Colombo

La compagnia teatrale è pronta per ripartire e tornare a luglio, dal 24 al 28 in Bosnia, dove era già stata nel 2019. Il gruppo brianzolo scoprirà i passi in avanti del progetto Most Mira, a partire dalla convinzione espressa al microfono in chiusura della serata a Lomagna da una dei fondatori dei GinSong e anima di questi progetti solidali, un’emozionata Edelweiss Colombo, rimasta fino a quel momento seduta in ultima fila: “La vita ci offre sempre cammini meravigliosi”.
M.P.
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