Merate: i GinSong in Campania per incontrare testimoni di legalità
Un ponte di solidarietà da Merate a Napoli. Nei giorni scorsi la compagnia teatrale GinSong si è resa protagonista di un’esperienza di turismo responsabile. Un viaggio di quattro giorni, partendo con due pulmini, per conoscere le esperienze di impegno a favore della legalità, del reinserimento sociale e della promozione dei diritti fondamentali, in una terra spesso raccontata per gli interessi criminali che inquinano l’economia sana e il progresso. La giovane comitiva – con tredici tra attori, ballerini, musicisti e tecnici del gruppo teatrale – ha voluto così approfondire, consumando le scarpe, come sono organizzati e diffusi gli anticorpi antimafia e i presidî di legalità in Campania.
Il primo contatto dei GinSong per attivare delle sinergie con il territorio campano è stato il sacerdote originario di Merate don Massimo Mapelli, che nel Milanese è particolarmente impegnato nel sociale. È conosciuto per essere un prete di frontiera, pronto al dialogo con tutti, dalla comunità pastorale di appartenenza ai gruppi rom, dai migranti in transito agli immigrati che cercano lavoro. Ha fondato nel 2000 “Una casa anche per te onlus” per dare accoglienza ai bisognosi e, con lo stesso scopo, ha aperto Casa Homer. Un anno fa la Onlus ha preso formalmente in gestione a Cisliano, dove opera don Massimo, un grosso immobile confiscato nel 2014 ai Valle-Lampada, a seguito della poderosa operazione Crimine-Infinito delle Procure di Reggio Calabria e Milano. Era il 2010 e, con i suoi oltre 300 arresti, l’indagine è considerata uno spartiacque nell’attestare e contrastare il radicamento della ‘ndrangheta in Lombardia. Da diversi anni alla “Libera Masseria” si svolgono d’estate i campi antimafia di Libera.
Don Massimo e la sua collaboratrice Elena hanno suggerito ai GinSong di “agganciare” il DescargaLab, un collettivo musicale milanese piuttosto variegato, formato da artisti, giornalisti e professionisti della comunicazione. Il gruppo nel 2017 è uscito con un album che omaggia Pino Daniele fin dal titolo: “#TuttaNataStoria. In viaggio con Pino nel Sud che (R)esiste”. Il disco racconta a suon di musica le esperienze di riuso sociale dei beni confiscati tra l’area Nord di Napoli e la Provincia di Caserta. I GinSong sono così sùbito entrati in sintonia con il DescargaLab, in particolare con la cantante Marina Puglia e il pianista Andrea Tammaro, originari della Campania.
Il nome del DescargaLab è stato una sorta di passe-partout per aprire le porte di molte realtà sociali che la compagnia teatrale meratese ha incontrato durante il viaggio autofinanziato con una serie di iniziative solidali, collaterali agli spettacoli marcati GinSong. È stato questo il caso della cooperativa La Paranza del Rione Sanità, che ha portato i brianzoli a scoprire le catacombe e altri angoli della città partenopea fuori dal circuito del turismo mainstream. Un primo approccio a Napoli pieno di calore e senso di condivisione grazie alla testimonianza di Daniele Moschetti.
Quindi l’incontro con Ciro Corona, presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra, che ha trasmesso l’amore per la sua terra e ha fatto conoscere il quartiere di Scampia. Corona ha poi portato il gruppo brianzolo alla sede dell’associazione l’Officina delle Culture, dedicata ad una vittima di camorra, Gelsomina Verde. Un luogo in origine degradato, punto di ritrovo di tossici, trasformato dall’associazione in un centro polifunzionale dove vengono anche organizzati dei progetti di reinserimento sociale dei detenuti, come misure alternative al carcere. Proprio in questo avamposto di riscatto a Scampia la compagnia meratese ha pernottato per due notti (l’ultima è invece stata passata in tenda).
Attorno a un tavolo del ristorante sociale Chikù, sempre nello stesso quartiere periferico del capoluogo campano, i GinSong hanno scoperto le realtà dell’impresa sociale La Kumpania, che gestisce l’aspetto economico del locale, e dell’associazione Chi rom e…chi no, che rinfocola l’integrazione tra popoli ispirando una cucina multietnica.
Il viaggio dei GinSong si è concluso nel Casertano, con l’incontro con Simmaco Perillo, membro del Comitato Don Peppe Diana di Casal di Principe e presidente della cooperativa Al di là dei sogni. La coop gestisce un importante bene confiscato a Maiano di Sessa Aurunca in cui collaborano anche persone con disagi mentali. Perillo è anche presidente del Consorzio NCO (ribaltando il significato della sigla da Nuova Camorra Organizzata a Nuova Cooperazione Organizzata), un partenariato per contrastare lo sfruttamento lavorativo dei migranti sul territorio, dando loro nuove opportunità di inserimento coltivando i terreni confiscati. È stata quindi raccontata la storia del bene sottratto alla criminalità e recuperato che è stato visitato dal gruppo meratese. Insieme a un oratorio sono state ascoltate delle pillole sulla storia della camorra e del suo contrasto, grazie al racconto del giornalista e scrittore Sergio Nazzaro.
La trasferta partenopea è stato un modo diretto per conoscere modelli di riscatto e osservare l’esempio di giovani che non hanno abbandonato i propri luoghi, mettendo invece a disposizione competenza, passione e convinzione per offrire al territorio un sano e positivo paradigma sociale, culturale e professionale. Per i GinSong è stata un’occasione per saldare nuove relazioni e per crescere a livello di singoli cittadini. Un arricchimento che genererà di certo nuovi stimoli per le proprie produzioni e attività. Per la compagnia teatrale meratese non è del resto il primo viaggio “impegnato”. Ha portato vivacità e sorrisi nei luoghi terremotati di Norcia e Camerino, poco dopo il sisma del 2016, e in un villaggio bosniaco nel 2019 dove sono ancora tangibili le cicatrici della guerra ma dove non viene nemmeno meno il disegno di una pace tra culture ed etnie.
Con il viaggio a Napoli i GinSong si sono concessi una pausa dal tour di Che peccato! Vizi a rapporto, che riparte sabato 25 maggio. Sarà un ritorno a Osnago (ore 21.00 alla Sala Sironi dell'oratorio), dove ha preso forma il nucleo originario della compagnia teatrale ormai 10 anni fa. Il musical originale ha debuttato nel luglio scorso a Ronco Briantino [clicca QUI], con repliche presentate al ritmo di una esibizione al mese in media. E infatti è già in calendario un’altra data per il 1° giugno a Calco. Forti del carico di emozioni e umanità raccolte a Napoli, l’energia sul palco non mancherà.
Il primo contatto dei GinSong per attivare delle sinergie con il territorio campano è stato il sacerdote originario di Merate don Massimo Mapelli, che nel Milanese è particolarmente impegnato nel sociale. È conosciuto per essere un prete di frontiera, pronto al dialogo con tutti, dalla comunità pastorale di appartenenza ai gruppi rom, dai migranti in transito agli immigrati che cercano lavoro. Ha fondato nel 2000 “Una casa anche per te onlus” per dare accoglienza ai bisognosi e, con lo stesso scopo, ha aperto Casa Homer. Un anno fa la Onlus ha preso formalmente in gestione a Cisliano, dove opera don Massimo, un grosso immobile confiscato nel 2014 ai Valle-Lampada, a seguito della poderosa operazione Crimine-Infinito delle Procure di Reggio Calabria e Milano. Era il 2010 e, con i suoi oltre 300 arresti, l’indagine è considerata uno spartiacque nell’attestare e contrastare il radicamento della ‘ndrangheta in Lombardia. Da diversi anni alla “Libera Masseria” si svolgono d’estate i campi antimafia di Libera.
Don Massimo e la sua collaboratrice Elena hanno suggerito ai GinSong di “agganciare” il DescargaLab, un collettivo musicale milanese piuttosto variegato, formato da artisti, giornalisti e professionisti della comunicazione. Il gruppo nel 2017 è uscito con un album che omaggia Pino Daniele fin dal titolo: “#TuttaNataStoria. In viaggio con Pino nel Sud che (R)esiste”. Il disco racconta a suon di musica le esperienze di riuso sociale dei beni confiscati tra l’area Nord di Napoli e la Provincia di Caserta. I GinSong sono così sùbito entrati in sintonia con il DescargaLab, in particolare con la cantante Marina Puglia e il pianista Andrea Tammaro, originari della Campania.
Il nome del DescargaLab è stato una sorta di passe-partout per aprire le porte di molte realtà sociali che la compagnia teatrale meratese ha incontrato durante il viaggio autofinanziato con una serie di iniziative solidali, collaterali agli spettacoli marcati GinSong. È stato questo il caso della cooperativa La Paranza del Rione Sanità, che ha portato i brianzoli a scoprire le catacombe e altri angoli della città partenopea fuori dal circuito del turismo mainstream. Un primo approccio a Napoli pieno di calore e senso di condivisione grazie alla testimonianza di Daniele Moschetti.
Quindi l’incontro con Ciro Corona, presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra, che ha trasmesso l’amore per la sua terra e ha fatto conoscere il quartiere di Scampia. Corona ha poi portato il gruppo brianzolo alla sede dell’associazione l’Officina delle Culture, dedicata ad una vittima di camorra, Gelsomina Verde. Un luogo in origine degradato, punto di ritrovo di tossici, trasformato dall’associazione in un centro polifunzionale dove vengono anche organizzati dei progetti di reinserimento sociale dei detenuti, come misure alternative al carcere. Proprio in questo avamposto di riscatto a Scampia la compagnia meratese ha pernottato per due notti (l’ultima è invece stata passata in tenda).
Attorno a un tavolo del ristorante sociale Chikù, sempre nello stesso quartiere periferico del capoluogo campano, i GinSong hanno scoperto le realtà dell’impresa sociale La Kumpania, che gestisce l’aspetto economico del locale, e dell’associazione Chi rom e…chi no, che rinfocola l’integrazione tra popoli ispirando una cucina multietnica.
Il viaggio dei GinSong si è concluso nel Casertano, con l’incontro con Simmaco Perillo, membro del Comitato Don Peppe Diana di Casal di Principe e presidente della cooperativa Al di là dei sogni. La coop gestisce un importante bene confiscato a Maiano di Sessa Aurunca in cui collaborano anche persone con disagi mentali. Perillo è anche presidente del Consorzio NCO (ribaltando il significato della sigla da Nuova Camorra Organizzata a Nuova Cooperazione Organizzata), un partenariato per contrastare lo sfruttamento lavorativo dei migranti sul territorio, dando loro nuove opportunità di inserimento coltivando i terreni confiscati. È stata quindi raccontata la storia del bene sottratto alla criminalità e recuperato che è stato visitato dal gruppo meratese. Insieme a un oratorio sono state ascoltate delle pillole sulla storia della camorra e del suo contrasto, grazie al racconto del giornalista e scrittore Sergio Nazzaro.
La trasferta partenopea è stato un modo diretto per conoscere modelli di riscatto e osservare l’esempio di giovani che non hanno abbandonato i propri luoghi, mettendo invece a disposizione competenza, passione e convinzione per offrire al territorio un sano e positivo paradigma sociale, culturale e professionale. Per i GinSong è stata un’occasione per saldare nuove relazioni e per crescere a livello di singoli cittadini. Un arricchimento che genererà di certo nuovi stimoli per le proprie produzioni e attività. Per la compagnia teatrale meratese non è del resto il primo viaggio “impegnato”. Ha portato vivacità e sorrisi nei luoghi terremotati di Norcia e Camerino, poco dopo il sisma del 2016, e in un villaggio bosniaco nel 2019 dove sono ancora tangibili le cicatrici della guerra ma dove non viene nemmeno meno il disegno di una pace tra culture ed etnie.
Con il viaggio a Napoli i GinSong si sono concessi una pausa dal tour di Che peccato! Vizi a rapporto, che riparte sabato 25 maggio. Sarà un ritorno a Osnago (ore 21.00 alla Sala Sironi dell'oratorio), dove ha preso forma il nucleo originario della compagnia teatrale ormai 10 anni fa. Il musical originale ha debuttato nel luglio scorso a Ronco Briantino [clicca QUI], con repliche presentate al ritmo di una esibizione al mese in media. E infatti è già in calendario un’altra data per il 1° giugno a Calco. Forti del carico di emozioni e umanità raccolte a Napoli, l’energia sul palco non mancherà.
M.P.