Cernusco: approvato il Regolamento e il Piano Antenne per la rete 5G

All’ultima finestra aperta per le compagnie di telefonia al fine di indicare al Comune i propri piani di sviluppo per le antenne 5G, a Cernusco Lombardone è emerso l’interesse per una ricognizione da parte di Iliad e Wind. Iliad non è presente sul suolo di Cernusco, seppure le onde elettromagnetiche che partono dal pennone del quartiere Marasche di Osnago si propagano anche sul territorio cernuschese. La società ha puntato gli occhi sull’area nei pressi del parcheggio di via Regina, dove c’è la discarica. Lì esiste già un impianto, attualmente autorizzato per Tim e per Vodafone. Wind è invece attiva sull’altra antenna, al civico 10 di via Spluga, e proprio in quella zona valuta una ricognizione, probabilmente per un aumento del segnale.consiglio_comunale_cernusco_05.jpg (55 KB)
I cerchi concentrici indicano le attuali antenne autorizzate a funzionare
Con questi movimenti in atto, prima che arrivino le effettive richieste autorizzative, il Comune di Cernusco Lombardone ha ripreso in mano il dossier sul Regolamento delle antenne, rimasto in un cassetto per un anno e mezzo, dopo che erano stati impegnati 7.564 euro per redigerlo e aggiornarlo nei prossimi anni. Il Consiglio comunale lo ha approvato all’unanimità assieme al Piano Antenne nella seduta di venerdì 14 giugno. Collegato in una videoconferenza un po’ difficoltosa per i problemi di audio e di connessione, c’era l’ing. Alfio Turco di Polab Srl, la ditta che ha preso in mano la pratica per conto del Comune.consiglio_comunale_cernusco_04.jpg (17 KB)
L'ingegner Alfio Turco di Polab

L’ing. Turco, nella sua introduzione, ha ricordato che il Governo Meloni ha alzato la soglia di emissioni da 6 a 15 V/m. Un calcolo che in Italia viene fatto come media sulle rilevazioni nell’arco di 24 ore, mentre nel resto d’Europa (dove i limiti sono più alti) si valuta il picco registrato in 6 minuti. Un sistema, quello europeo, che secondo l’esperto sarebbe più puntuale. Tanto che l’assessore all’Ecologia Andrea Passavanti ha preso in considerazione l’ipotesi di portare in Consiglio comunale in una prossima seduta una mozione dal valore politico, per sensibilizzare le istituzioni superiori ad adeguarsi allo standard di calcolo europeo. Una linea condivisa anche dal gruppo di minoranza, che in aggiunta ha chiesto di portare questa istanza anche al tavolo della Conferenza dei sindaci del Meratese, di cui il primo cittadino cernuschese Gennaro Toto è vice presidente.
“Con questo piano volevamo rappresentare l’attuale situazione a Cernusco Lombardone e conoscere i livelli di emissioni sia attuali che in previsione. Possiamo dire che sono ampiamente sotto i limiti” ha dichiarato il sindaco Toto. Positivo il riscontro anche da parte dell’assessore all’Ambiente Andrea Passavanti: “Il Regolamento è una assicurazione per il futuro. Se arrivassero nuove richieste il primo interlocutore sarà il Comune. Comunque siamo ben sotto alla soglia di attenzione”.consiglio_comunale_cernusco_03.jpg (34 KB)
L'assessore Andrea Passavanti

Il gruppo di minoranza ha chiesto maggiori delucidazioni sul punto indicato da Wind nella sua ricognizione di potenziale sviluppo, che corrisponderebbe al parco giochi “Urano” di via San Ferrario, che per l’opposizione andrebbe salvaguardato come luogo sensibile. Il sindaco ha tranquillizzato UPAI, sostenendo che in ogni caso quella proposta si sarebbe dovuta confrontare con il PGT (Piano di Governo del Territorio) che individua due punti dove installare degli impianti per la telefonia. Ha quindi aggiunto che il Piano Antenne si deve intersecare con il PGT. Una spiegazione che sembra rafforzare però la posizione espressa dal presidente della Consulta Urbanistica Giovanni Zardoni sull’inutilità di dotarsi di un Regolamento sulle antenne in quanto già disciplinato dal PGT [clicca QUI].

Un Passo Avanti Insieme ha poi votato a favore come segnale di attenzione alla salvaguardia della salute dei cittadini, ma nella dichiarazione di voto il consigliere Gabriele Gavazzi ha anche aggiunto: “È doveroso sottolineare che il Regolamento, benché introduca un percorso di trattativa tra l’amministrazione e gli operatori di telefonia mobile al fine di ridurre il più possibile l’impatto dell’installazione di nuove antenne sul territorio di Cernusco Lombardone, di fatto non è in grado di impedirlo”. Gavazzi ha quindi ribadito: “È giusto che i cittadini siano consapevoli che questo nuovo strumento non è in grado negare agli operatori telefonici la possibilità di installare nuove antenne per la telefonia mobile sul nostro territorio”.consiglio_comunale_cernusco_06.jpg (41 KB)
Con una sfumatura differente, è stato riconosciuto anche dal capogruppo di maggioranza Gerardo Biella che il potere dei Comuni è limitato rispetto a quanto è disciplinato dalla normativa nazionale. Citando però l’ex presidente della Repubblica Luigi Einaudi (“Conoscere per deliberare”), il consigliere di Identità e Futuro Nostro Cernusco ha apprezzato lo sforzo dell’amministrazione comunale nella valutazione delle emissioni, quando si dovrebbe privilegiare a tutti i livelli il principio di precauzione, dal momento che la scienza non è ancora arrivata a definire con certezza l’impatto delle emissioni elettromagnetiche prodotte dagli impianti di telefonia. Ha poi tracciato una linea di continuità con la sua attività amministrativa agli inizi del suo impegno in Comune: “Vent’anni fa ero stato l’unico in questa assise ad effettuare una consultazione di tutta la letteratura scientifica all’epoca disponibile ed ero stato attaccato sentendomi dire che in aula non si faceva scienza”.
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.