Robbiate: accusato di avere simulato il furto dell'auto, assolto

Avrebbe denunciato il furto della propria automobile ben sapendo, in realtà, che il veicolo era stato posteggiato dal figlio nel parcheggio di un supermercato la sera prima: è questa la tesi per cui la Procura della Repubblica di Lecco ha accusato un uomo residente a Robbiate di simulazione di reato.
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Il 70enne, oggi finito a processo davanti al giudice Mariachiara Arrighi del Tribunale di Lecco, il 21 aprile 2022 aveva sporto querela per furto a carico di ignoti, denunciando la sparizione dell'auto intestata alla moglie dal parcheggio della propria abitazione. Nemmeno 24 ore più tardi, però, il figlio della coppia aveva avvisato le forze dell'ordine di aver ritrovato il mezzo nel parcheggio di un supermercato: recatisi sul posto i Carabinieri avrebbero visto arrivare il giovane con una tanica di benzina e le chiavi dell'auto.

Secondo il quadro accusatorio l'imputato nel momento in cui aveva sporto denuncia era consapevole che il figlio, che era stato l'ultimo ad utilizzare il mezzo la sera prima, aveva lasciato la macchina altrove (probabilmente perchè senza benzina), ma aveva deciso comunque di allertare i Carabinieri: per questo, dichiarata conclusa l'istruttoria dibattimentale, il vpo Caterina Scarselli ha chiesto che l'uomo venisse assolto, sì, ma solo in virtù della particolare tenuità del fatto.

Di tutt'altro avviso il difensore del 70enne, che ha chiesto l'assoluzione con formula piena per il proprio assistito, argomentando che quest'ultimo non avrebbe necessariamente potuto sapere che il veicolo non fosse stato rubato o che, se anche vi fosse stato un furto, il ladri potrebbero essere stati costretti ad abbandonare la refurtiva, senza benzina.

Dopo una breve camera di consiglio la dottoressa Arrighi ha pronunciato sentenza di assoluzione per tenuità del fatto.
F.F.
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