Imbersago: donna cade accidentalmente nell'Adda. La salva il Carabiniere Gianluca Calì con due ragazzi di passaggio

Grande dispiegamento di mezzi di soccorso poco dopo le 14 di oggi sul lungofiume di Imbersago, all’attracco del traghetto, e sull’altra sponda, a Villa d’Adda, per una donna di 67 anni caduta accidentalmente nel fiume dalla sponda lecchese mentre, pare, stesse dando da mangiare alle papere. 
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Il primo a prestare soccorso alla donna e a salvarle di fatto la vita è stato il Carabiniere Gianluca Calì, che si trovava sul lungofiume a fare attività fisica. Sentite le urla della signora e constatato che la corrente la stava trascinando via,  il militare si è tolto le scarpe e si è gettato in acqua per tentare di raggiungerla. Nel frattempo sono accorsi in supporto due giovani, che hanno messo a disposizione una barchetta a remi lì attraccata. La donna è stata messa in salvo qualche centinaio di metri più avanti. 
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Al centro il Carabiniere scelto Gianluca Calì in occasione del conferimento dell'encomio nel 2015

Nel frattempo i passanti, sia di Imbersago che di Villa d’Adda, vista la scena hanno chiamato il 112. Da Merate, Lecco e Dalmine hanno iniziato ad arrivare Vigili del Fuoco con camionette, fuoristrada, gommone e moto d’acqua, oltre a sommozzatori e all’elicottero alzatosi in cielo da Malpensa. Giunte in loco anche ambulanze, auto infermieristica e pattuglie dei Carabinieri. Una volta raggiunta la donna e chi l'ha messa in salvo, i sanitari l'hanno stabilizzata sull'ambulanza e trasportata in ospedale a Lecco in codice giallo. La signora risultava cosciente, seppur infreddolita.
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Partita l’ambulanza, i mezzi di soccorso e i Carabinieri sono però rimasti sul posto. Pare infatti che nell’agitazione qualcuno abbia detto che con la signora ci fosse un bambino. Fatte le dovute verifiche e scandagliato il fiume, è stato poi constatato che la donna era sola e che la sua caduta sia stata accidentale. 
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Un atto eroico dunque quello del Carabiniere scelto Gianluca Calì (in forze al nucleo radiomobile della Compagnia di Merate), che già in una sera di novembre del 2013 insieme al brigadiere Vincenzo Di Matteo aveva salvato la vita a un uomo di 46 anni che stava tentando di gettarsi dal ponte di Paderno. Quel gesto era valso ai due militari un encomio conferito in occasione del 201.esimo anno di fondazione dell'Arma dei carabinieri (2015)
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