Merate: un attentato con gravi danni materiali che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Ora servono risultati rapidi
Consolano due fattori a margine dell’attentato della notte scorsa che è costato la distruzione dell’auto della giornalista Luisa Biella e notevoli danni all’abitazione: l’immediata solidarietà da parte di gente comune che testimonia il grado straordinario di diffusione del giornale e il sincero sbigottimento per l’accaduto delle forze politiche a fronte di un’aggressione dalla ferocia davvero impressionante. Senza il pronto intervento delle vittime che a colpi di secchiate d’acqua hanno impedito al fuoco di incendiare le tubazioni del gas, il danno materiale avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Questa volta pretendiamo dalle Forze dell’ordine un’azione investigativa rapida e incisiva. Il precedente non depone a favore, quindi anche l’illustre signor Prefetto dovrà premere affinché l’attentato non resti anche questa volta impunito.
Altrimenti le lunghe sedute del Comitato per l’ordine e la sicurezza minacciano di essere solo chiacchiere e perdite di tempo. Siamo a Merate in Brianza, per Dio, non a Locri o a Scampia!
L’attentato questa volta è stato condotto con metodologia studiata anche per aggirare il sistema di videosorveglianza installato dopo l’aggressione costata due auto dell’ottobre 2020.
Quindi ci sembra che si debba investigare a livello un po’ più alto delle beghe e tra teppisti.
Nel frattempo registriamo qui le note di innumerevoli telefonate di sostegno tra le quali, per citarne alcune dal collega del Giorno Daniele De Salvo, di Lanfranco Consonni, Giuseppe Procopio, Roberto Perego, Alfredo Casaletto, Patrizia Riva e ci scusino coloro che ci hanno portato la solidarietà e di cui in questo momento concitato ci siamo scordati. Ringraziamo qui il sindaco Massimo Panzeri, Norma Maggioni, il vice sindaco Casaletto, Mattia Salvioni e Dario Perego, anche in veste di medico di famiglia, che ieri sera sono giunti sul posto con davvero encomiabile rapidità.
Questa volta pretendiamo dalle Forze dell’ordine un’azione investigativa rapida e incisiva. Il precedente non depone a favore, quindi anche l’illustre signor Prefetto dovrà premere affinché l’attentato non resti anche questa volta impunito.
Altrimenti le lunghe sedute del Comitato per l’ordine e la sicurezza minacciano di essere solo chiacchiere e perdite di tempo. Siamo a Merate in Brianza, per Dio, non a Locri o a Scampia!
L’attentato questa volta è stato condotto con metodologia studiata anche per aggirare il sistema di videosorveglianza installato dopo l’aggressione costata due auto dell’ottobre 2020.
Quindi ci sembra che si debba investigare a livello un po’ più alto delle beghe e tra teppisti.
Nel frattempo registriamo qui le note di innumerevoli telefonate di sostegno tra le quali, per citarne alcune dal collega del Giorno Daniele De Salvo, di Lanfranco Consonni, Giuseppe Procopio, Roberto Perego, Alfredo Casaletto, Patrizia Riva e ci scusino coloro che ci hanno portato la solidarietà e di cui in questo momento concitato ci siamo scordati. Ringraziamo qui il sindaco Massimo Panzeri, Norma Maggioni, il vice sindaco Casaletto, Mattia Salvioni e Dario Perego, anche in veste di medico di famiglia, che ieri sera sono giunti sul posto con davvero encomiabile rapidità.