“Imbersago in più” non ci sarà alle prossime elezioni
Chiara Bonfanti e Rosana Mauro, che nell’ultimo quinquennio hanno rappresentato in Consiglio la lista “Imbersago in Più”, hanno annunciato la non ricandidatura alle elezioni di giugno.
Diverse le ragioni di questa scelta da tempo ponderata. In primis, la mancanza delle persone con le quali nel 2019 era partito il progetto e poi la presa d'atto di non avere fatto breccia nei cittadini, hanno spinto Bonfanti e Mauro a rinunciare alle prossime elezioni, continuando ad essere coinvolte nella vita del paese con proposte e stimoli al di fuori dell’attività amministrativa.
Chiara Bonfanti e Rosana MauroL’augurio della lista per la futura minoranza è stata quella di far sentire la propria voce e non avere consiglieri silenti, come è stata soprattutto l'intera minoranza imbersaghese di centrodestra negli ultimi dieci anni.
Ad opporsi a Fabio Vergani per il prossimo mandato sarà dunque solamente Valter Cogliati con la lista “Imbersago per tutti”.
Diverse le ragioni di questa scelta da tempo ponderata. In primis, la mancanza delle persone con le quali nel 2019 era partito il progetto e poi la presa d'atto di non avere fatto breccia nei cittadini, hanno spinto Bonfanti e Mauro a rinunciare alle prossime elezioni, continuando ad essere coinvolte nella vita del paese con proposte e stimoli al di fuori dell’attività amministrativa.
Chiara Bonfanti e Rosana Mauro
Ad opporsi a Fabio Vergani per il prossimo mandato sarà dunque solamente Valter Cogliati con la lista “Imbersago per tutti”.
"Perché non ci ricandidiamo"
Crediamo nei progetti collettivi e condivisi.
Non ci piace occupare "sedie" tanto per fare e neppure essere presenti, tanto per essere, senza portare valore aggiunto o senza proferire parola.
In cinque anni lo abbiamo dimostrato: abbiamo molto ascoltato, molto approfondito e molto capito, purtroppo con il pochissimo tempo - due giorni prima di ogni Consiglio - concesso alle minoranze per poter prendere visione delle delibere e dei documenti allegati, non di certo sintetici nè leggeri.
Abbiamo proposto molto, fatto il possibile e abbiamo inciso per quanto abbiamo potuto.
Ma una riflessione ci si impone, a partire dal fatto che non siamo state in grado di ottenere la visibilità e l'attenzione che avremmo auspicato, non abbiamo trovato cassa di risonanza - anche a mo' di "tam tam" tra i cittadini - e non siamo riuscite a tenere al nostro fianco il gruppo di persone con il quale siamo partite in questo progetto.
E questo - pur a fronte del grande impegno dedicato e profuso per entrare nel merito di ogni proposta della maggioranza - di certo é stato il tasto più dolente di questo nostro mandato amministrativo, sia che la si veda come "delega con fiducia" nei nostri confronti (bicchiere mezzo pieno) sia che fosse un sentirsi poco coinvolti da noi e dalle nostre proposte (bicchiere mezzo vuoto).
Avremmo però potuto con facilità trovare persone da inserire in lista, per presentare comunque la candidatura. Ma non ce la siamo sentite di replicare il tentativo di cinque anni fa, rischiando di approdare di nuovo ad una lista "forzata" tra cinque anni.
Il silenzio di queste ultime settimane non é stato dettato dalla ricerca spasmodica di candidati, ma dalla riflessione ponderata su quale fosse la via più efficace per essere davvero utili al paese in cui viviamo, in cui stiamo crescendo i nostri figli e a cui siamo fortemente affezionate, pur non essendovi nate.
E abbiamo capito che abbiamo ancora cose da dire, progetti da sostenere e stimoli da dare, e che non abbiamo intenzione di archiviare l'esperienza di "Imbersago in Piú": troveremo un'altra forma per esserci, ma fuori dall'aula consigliare, dove spesso le nostre proposte e le nostre riflessioni non sono state colte in modo completo, adeguato e preciso.
Per il futuro ci auguriamo che la nostra comunità non sia rappresentata, almeno in maggioranza, da persone portatrici di un pensiero di destra, a nostro parere retrogrado e reazionario, o da consiglieri silenti, come é stata soprattutto l'intera minoranza imbersaghese di centrodestra negli ultimi dieci anni, molto poco partecipe e propositiva durante le discussioni in aula.
Da parte nostra le idee non mancano: auguriamo a noi di riuscire, nel tempo e passo dopo passo, ad individuare le modalità e il contesto per farle risuonare, coinvolgendo persone che le facciano crescere insieme a noi; continuiamo infatti a pensare che per ben amministrare non sia sufficiente avere il bilancio in ordine, ma sia necessario avere una visione chiara e di insieme delle potenzialità e dei bisogni del nostro bel paese e tracciare progetti sul lungo periodo.
Rosana Mauro
Chiara Bonfanti