Merate: sul progetto di villa Baslini

Articolo: Merate, villa Baslini: tutto respinto, si può intervenire sull’edificio, non sul parco

Messaggio: Ciao Direttore, ho letto con vivo interesse tutto l'articolo e dopo attenta riflessione mi sono, per l'ennesima volta, dovuto accorgere che anche in questo caso la "politica" ha avuto il sopravvento sulla "intelligenza". Perchè affermo questo. Presto detto. Ormai non sono più i vecchi tempi dove poche famiglie illustri si potevano permettere suntuosissime ville, dove magari viverci generazioni di padri e figli con relative famiglie. Ormai i vari Berlusconi, Clooney o oligarchi russi ce li possiamo solo sognare e proprietà come villa Baslini possono attrarre solo "investitori" che, piaccia o non piaccia, hanno interesse ad investire solo ed esclusivamente a fronte di un "business", meglio conosciuto come "sporco guadagno". Pertanto, questo ostinato diniego a voler consentire una ulteriore edificazione non ha alcun senso se non quello di avere le fette di salame sugli occhi. Ovviamente questo non vuol dire concedere qualsiasi volumetria e nemmeno l'alienazione di imponenti e prestigiose piantumazioni, ma qui si parla di costruire un edificio all'interno di una vastissima proprietà sacrificando un appezzamento di prato, più o meno incolto, il tutto all'interno di una proprietà recintata da un muro di poco meno di tre metri che ne occulta completamente la visuale. Se poi vi inseriamo, come mi sembra di aver capito, che un ulteriore diniego proverrebbe dalla decisione di applicare lo "zero utilizzo di nuovo suolo" allora mi si dovrebbe, gentilmente, spiegare come mai nell'ex proprietà Nava, posta a meno di 200 metri, si è concessa una notevolissima cubatura rispetto al vecchio esistente. In questo caso non valeva lo "0" utilizzo di nuovo suolo? Due pesi due misure? Che dici Direttore, alle volte a pensar male ci si azzecca. Poi non ci lamentiamo se, come fatto giustamente notare dal Sig. Procopio, fatalmente ci ritroveremo ad avere un nuovo "mostro" come il vecchio oratorio oltretutto in fregio ad una zona importante ed avendo sacrificato alla più totale cecità un pezzo glorioso di storia meratese.

Emilio

Questa volta mi trovi pienamente concorde. L'aggressione all'area ex Nava è davvero da paura, altro che una cubatura su un prato incolto. Semmai aprirei il capitolo viabilità che mi sembra assai più complesso.
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