Lomagna: ancora nulla tra le associazioni e il Comune

L’amministrazione comunale di Lomagna, che negli ultimi cinque anni ha avuto tra le principali linee di azione il mantenimento dei rapporti saldati con le associazioni del paese, starebbe per mandare tutto a monte rovinosamente. Tre associazioni del paese si sono viste costruire un muro dall’Ente locale. La questione ruota attorno alla Festa dello sport della prossima estate. I sodalizi erano pronti a gemellarsi per tre fine settimane di sport, cibo, divertimento e musica. I mal di pancia e le frizioni erano emerse pubblicamente alla Consulta Sport di metà gennaio [clicca QUI]. Da allora i segnali dal Municipio non sono stati positivi.

Il Comune non ha ancora saputo indicare alle associazioni con quale modalità poter collaborare, ma l’indicazione arrivata da via Fratelli Kennedy è già piuttosto esplicativa. Se l’anno scorso l’amministrazione aveva contribuito per la tradizionale festa dello sport con 1.960 euro, questa volta arriverebbe fino a 2.500 o, al massimo, 3.000 euro. Soldi che al più potrebbero bastare a pagare la SIAE per tre weekend.

L’ultima volta che l’amministrazione ha comunicato con i sodalizi interessati risale al 29 gennaio, con una fredda lettera. Da quanto ci risulta, a parte qualche giravolta di parole, in sostanza non sarebbero ancora state fornite novità circa le procedure burocratiche per organizzare l’insieme di eventi in sicurezza. Da quest’anno infatti l’Ente non sarebbe più intenzionato di andare in deroga alla normativa sulle iniziative in cui è previsto un ampio afflusso di persone. Per questo andrebbe garantita una mole di adempimenti burocratici. Un iter tortuoso che, oltre a richiedere tempo, necessiterebbe di costosi incarichi di certificazioni. Le associazioni erano già state chiare nell’informare il Comune di non essere nelle condizioni per sobbarcarsi queste spese, né per un weekend né per due o tre.

La sindaca avrebbe imputato i ritardi all’assenza della figura tecnica nell’Ufficio Sport e Tempo libero. Se questo era vero il 29 gennaio, qualche giorno dopo la situazione è cambiata, con l’ingresso e la nomina (ancora non definitiva) a Responsabile di Umberto Origlia. Di novità però ancora non ce ne sono traccia. L’amministrazione avrebbe persino mosso un appunto alle associazioni: di non considerare la collaborazione con il Comune come un mero appoggio economico bensì come un’occasione di inclusione.

La missiva è stata ricevuta con un certo scetticismo. Il sospetto è che la reale volontà della maggioranza consiliare sia di non dare ascolto alle associazioni e di non voler accogliere il loro tentativo di ampliare l’offerta aggregativa in un panorama estivo desertico rispetto all’organizzazione di eventi da parte del Comune. Inter Club, gruppo alpini e Protezione civile si sono domandati se davvero gli approfondimenti e le risposte non potessero arrivare da un sostituto, che effettivamente c’era nel gestire l’Ufficio comunale.

Senza un maggior sostegno economico del Comune non si potrebbero fare l’attrattivo torneo di acqua volley, i concerti dal vivo e l’allestimento dell’area ristoro. Sarebbe stato ribadito al Comune con una lettera di risposta di pochi giorni successiva alla comunicazione della sindaca. Con amarezza è stato recepito il riferimento alla costituzione di un rapporto di collaborazione con il Comune non soltanto economico. Come se negli anni passati le associazioni non avessero messo in atto tutte le energie per muoversi all’unisono con l’amministrazione nell’interesse comune di organizzare occasioni di sport e socializzazione e non semplici feste goderecce.

Nella serata di martedì 27 febbraio si terrà la Consulta Sport e le premesse fanno presagire un clima rovente. L'auspicio è che tra qualche contrattempo e qualche malinteso, la situazione possa rientrare e il programma vedere finalmente il varo.
M.P.
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