In ricordo del cavalier Giovanni Villa, "Il Sindaco"
Per noi nati negli anni ’60 e 70 rimarrà sempre “Il Sindaco”. Il cavalier Giovanni Villa, Nino per tutti, ha accompagnato quelli come me dalla nascita sino al servizio militare.
Se qualcuno mi chiedesse quale immagine mi è più nitida e cara di lui, la memoria non può che tornare alle allora fredde commemorazioni del 4 novembre. Cappotto grigio, fascia tricolore alla vita, come si usava allora. La voce di Nino usciva da un gracchiante amplificatore, mentre tra le sue mani passava i fogli miniaturizzati del discorso. Credo che il suo “Cari concittadini” risuoni, ora come allora, nelle orecchie di molti di noi che oggi hanno deciso di rendere omaggio al Sindaco che è stato al nostro fianco in modo discreto e costante nei venticinque anni di mandato, dal 1970 al 1995. Un periodo così lungo che lo ha naturalmente perennizzato con la storia del suo Paese e della sua comunità.
Nino Villa è stato il Sindaco delle case per gli imbersaghesi e dello sviluppo urbanistico che non ha mai pregiudicato la tutela del territorio. Un vero uomo del fare: virtù tipica di chi affonda le radici nella cultura contadina e affinata poi da una lunga e brillante carriera professionale da funzionario di banca.
Centro sportivo, Piano di fabbricazione prima e Piano regolatore poi, metanizzazione, opere idrico-fognarie, depuratore, parcheggi, strade, avvio del recupero del centro storico e degli immobili degradati, ampliamento del cimitero, ammodernamento del municipio, nuovo traghetto. Sono tantissime le opere realizzate durante i suoi cinque mandati.
L’agire concreto di ogni amministratore pubblico porta con sé la possibilità di incorrere in errori o incomprensioni, ma possiamo certamente descrivere la figura di Nino Villa come quella di un gentiluomo di straordinaria integrità e coerenza. Lo ricorderemo anzitutto come un amministratore pubblico che ha sempre anteposto l’interesse generale del paese a qualsiasi altro interesse, con la capacità di ascoltare i propri cittadini.
Oggi l’abbraccio affettuoso rivolto alla comunità.
Se qualcuno mi chiedesse quale immagine mi è più nitida e cara di lui, la memoria non può che tornare alle allora fredde commemorazioni del 4 novembre. Cappotto grigio, fascia tricolore alla vita, come si usava allora. La voce di Nino usciva da un gracchiante amplificatore, mentre tra le sue mani passava i fogli miniaturizzati del discorso. Credo che il suo “Cari concittadini” risuoni, ora come allora, nelle orecchie di molti di noi che oggi hanno deciso di rendere omaggio al Sindaco che è stato al nostro fianco in modo discreto e costante nei venticinque anni di mandato, dal 1970 al 1995. Un periodo così lungo che lo ha naturalmente perennizzato con la storia del suo Paese e della sua comunità.
Nino Villa è stato il Sindaco delle case per gli imbersaghesi e dello sviluppo urbanistico che non ha mai pregiudicato la tutela del territorio. Un vero uomo del fare: virtù tipica di chi affonda le radici nella cultura contadina e affinata poi da una lunga e brillante carriera professionale da funzionario di banca.
Centro sportivo, Piano di fabbricazione prima e Piano regolatore poi, metanizzazione, opere idrico-fognarie, depuratore, parcheggi, strade, avvio del recupero del centro storico e degli immobili degradati, ampliamento del cimitero, ammodernamento del municipio, nuovo traghetto. Sono tantissime le opere realizzate durante i suoi cinque mandati.
L’agire concreto di ogni amministratore pubblico porta con sé la possibilità di incorrere in errori o incomprensioni, ma possiamo certamente descrivere la figura di Nino Villa come quella di un gentiluomo di straordinaria integrità e coerenza. Lo ricorderemo anzitutto come un amministratore pubblico che ha sempre anteposto l’interesse generale del paese a qualsiasi altro interesse, con la capacità di ascoltare i propri cittadini.
Oggi l’abbraccio affettuoso rivolto alla comunità.
Fabio Vergani - Sindaco di Imbersago