Voglio ricordare così il Sig. Giovanni Villa
E così un altro pezzo della gloriosa Banca Briantea se ne va.
Arrivato in banca nel 1979, dopo un concorso consistente in due prove (italiano e ragioneria) sotto le forche caudine della Signora Tatcher (al secolo Gabriella Barozzi) che peraltro ho sempre stimato e rispettato, fummo inseriti in 5 o 6 nuovi assunti presso lo sportello al pubblico della banca.
Il Sig. Villa ci ha insegnato il rispetto, la cortesia e l'educazione nei confronti dei clienti, dai più scassati ai più facoltosi, perchè ci diceva sempre: le mani dei nostri clienti non sappiamo se sono pulite o sporche, a tal punto che a turno ci invitava nello studio privato alla presenza sua e del cliente che, di volta in volta chiedeva credito per acquistare casa, mezzi oppure attrezzature per il proprio lavoro.
Il valore vero, dopo la serie di domande di circostanza, usciva sempre con la fatidica richiesta: "In quanto tempo me li dai indietro quei soldi li?" Quindi il tempo era il capitale vero, non il soldo, era il tempo che faceva da discriminante che poteva erogare il credito. Oggi ti fanno credito per 20, 25 o 30 anni, ma penso che si sia perso il valore del tempo a dispetto della frenesia del consumo. Arrivederci Giovanni, spero di poterci reincontrare un giorno per poterci cibare e dissetare della tua saggezza, educazione, rispetto ed autorevolezza. Confido che tanti colleghi della gloriosa Banca Briantea condividano lo stesso pensiero.
Grazie Direttore per lo spazio concesso
Arrivato in banca nel 1979, dopo un concorso consistente in due prove (italiano e ragioneria) sotto le forche caudine della Signora Tatcher (al secolo Gabriella Barozzi) che peraltro ho sempre stimato e rispettato, fummo inseriti in 5 o 6 nuovi assunti presso lo sportello al pubblico della banca.
Il Sig. Villa ci ha insegnato il rispetto, la cortesia e l'educazione nei confronti dei clienti, dai più scassati ai più facoltosi, perchè ci diceva sempre: le mani dei nostri clienti non sappiamo se sono pulite o sporche, a tal punto che a turno ci invitava nello studio privato alla presenza sua e del cliente che, di volta in volta chiedeva credito per acquistare casa, mezzi oppure attrezzature per il proprio lavoro.
Il valore vero, dopo la serie di domande di circostanza, usciva sempre con la fatidica richiesta: "In quanto tempo me li dai indietro quei soldi li?" Quindi il tempo era il capitale vero, non il soldo, era il tempo che faceva da discriminante che poteva erogare il credito. Oggi ti fanno credito per 20, 25 o 30 anni, ma penso che si sia perso il valore del tempo a dispetto della frenesia del consumo. Arrivederci Giovanni, spero di poterci reincontrare un giorno per poterci cibare e dissetare della tua saggezza, educazione, rispetto ed autorevolezza. Confido che tanti colleghi della gloriosa Banca Briantea condividano lo stesso pensiero.
Grazie Direttore per lo spazio concesso
Armando Fusi