Lomagna: i giovani si incontrano per parlare...di giovani

Proiettare il recente documentario Food for profit di Giulia Innocenzi sugli allevamenti intensivi in Europa. È questa la prima proposta che un piccolo nucleo di ragazzi di Lomagna vorrebbe organizzare per farsi conoscere e allargare la partecipazione. Il documentario della giornalista, partita da Annozero di Michele Santoro e attualmente nella squadra di Report, denuncia le gravi condizioni degli animali in grandi insediamenti destinati all’allevamento. Il lavoro è frutto di cinque anni di approfondimenti, anche con la collaborazione di attivisti che si sono infiltrati da dipendenti nelle grosse aziende agricole finite sotto i riflettori.
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L’idea è emersa nel corso di un incontro rivolto ai giovani e promosso dall’amministrazione comunale, che si è svolto al CAG di via Silvio Pellico mercoledì 7 febbraio. La riunione era stata anticipata alla fine dello scorso ottobre da un aperitivo, punto iniziale di un progetto di aggregazione giovanile. Al recente appuntamento c’erano alcuni ragazzi delle superiori o universitari. All’incontro ristretto hanno anche partecipato due volontari dell’associazione Rifugio, nata nel 2018 a Sirtori e attualmente con base a Casatenovo, dove gestisce un’aula studio e propone diverse iniziative di carattere sociale, ad esempio dibattiti, cineforum o festival.

L’associazione ha dato qualche consiglio e offerto supporto nell’attività pratica propedeutica all’organizzazione di eventi. I ragazzi lomagnesi si sono dimostrati interessati, ma allo stesso tempo titubanti nel riuscire ad intercettare e coinvolgere i propri coetanei. È emerso che a Lomagna l’unico luogo aggregativo per i giovani è l’oratorio e chi non si sente di frequentarlo non avverte necessariamente l’esigenza di trovare o creare un contesto alternativo.
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Il suggerimento dei volontari di Rifugio è stato di cominciare a piccoli passi, senza demoralizzarsi se le iniziative non dovessero suscitare un grosso riscontro. I ragazzi sono stati invitati a conoscere la realtà di Rifugio, per rendersi conto di come funziona e di cosa propone.

All’incontro di mercoledì erano presenti pure la sindaca Cristina Citterio e Silvia Decio, già responsabile del Centro Aggregazione Giovanile di Lomagna e ora referente della cooperativa Paso. Lo sviluppo di una rete di giovani rientra infatti nel progetto “Kenbe fèm: ri-generazione umana”, articolato dal Comune e da Paso attivando una raccolta fondi con la Fondazione Comunitaria del Lecchese, con un budget stimato di 24 mila euro [clicca QUI]. Il progetto prevedrebbe una serie di azioni puntuali che in realtà non sono state discusse dai ragazzi. Sembrerebbe che l’intenzione dei promotori sia di lasciare ampio margine di manovra alle sollecitazioni eventualmente maturate all’interno del gruppo di giovani.
M.P.
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