Saracinesche abbassate tra Paderno, Robbiate e Verderio. Tanti bar, negozi e banche che chiudono a volte senza più riaprire

Paesi che si impoveriscono, strade e cortili che si svuotano e se una banca non riesce a reggere il peso di una filiale in un comune di oltre 6mila abitanti come Robbiate, figuriamoci una piccola attività di vicinato.

Il bilancio della situazione del commercio nei piccoli paesi non è certo felice e ogni saracinesca che si abbassa è destinata molto spesso a restare raso terra, difficile che si rialzi con prospettive di medio lungo periodo.
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Lo sa bene il “Baby bazar” che aveva aperto a Verderio (ex superiore) in quella che era la sede della banca Intesa: un negozio di articoli usati per bambini che era partito bene ed era anche apprezzato per gli affari che si riuscivano a fare senza spendere cifre esorbitanti. Ma è durato poco e così a fine anno le vetrine sono state ricoperte con carta di giornale e i locali svuotati.
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Locali che appunto ospitavano una banca, da tempo chiusa e mai sostituita da alcun servizio. In paese non esiste più uno sportello perchè l'altro a ex inferiore, a poca distanza dal municipio, è stato soppresso da tempo. Al suo posto attività di cura della persona e di bellezza.
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A una cinquantina di metri, entrando nel centro storico, si trova il panificio che qualche anno fa ha chiuso per il caro bollette e non ha mai più riaperto e poco più in là il bar Money, altra attività che per anni era stata uno dei punti di aggregazione del paese.
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Tornando a superiore va annoverata la cartoleria-edicola di fronte al municipio, da anni ormai con la griglia sulle vetrine, complice il crollo della carta stampata che non è un sufficiente introito per i gestori.
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Risalendo verso Paderno la situazione non va meglio. Balza anzitutto all'occhio la chiusura della storica tabaccheria “Non solo fumo” che si trovava al semaforo. Il locale è in vendita su un noto sito di annunci immobiliari così come la locanda che era stata aperta nei pressi del ponte san Michele e che, dopo la storica epoca di Villa, non era più stata in grado di avere una gestione duratura.
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Chiuso anche il panificio Radaelli di via Bonfanti e invece in vendita, secondo un sito online del mercato immobiliare, il colorificio che si trova di fronte, in territorio di Robbiate. Attività che attualmente è ancora aperta e attiva, diversamente dalla rivendita di sementi e materiale da consorzio che è ferma da mesi.
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Due le banche che erano attive a Robbiate e che ora sono locali vuoti, una in piazza Albini e l'altra in via Indipendenza. A poca distanza c'era il bar “Lo zodiaco”, chiuso una volta terminata la gestione di Grazia ed Erminio, ricordata per le importanti vincite che erano state registrate ai vari giochi e alle corse.
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E anche lo storico bar su via Mario Riva, che era diventato famoso per avere tolto, in controtendenza le slot, non ha più riaperto.
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Sono solo alcune delle saracinesche che abbiamo contato perchè il numero reale ne annovera purtroppo molte di più. E le ragioni sono ormai note (e-commerce, grandi supermercati, centri commerciali, caro affitti) e di difficile contrasto.

Forse vedere per qualche ora i centri storici completamente spenti e con le saracinesche abbassate per l'adesione, come successo a Roma, di tutti i commercianti a una protesta simbolica per dimostrare plasticamente cosa significa una città spenta, un piccolo segnale potrebbe darlo.
S.V.
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