Robbiate: una fiaccolata in paese unisce tre comunità
Un incontro per grandi e piccini per condividere la festa di Natale. Nel tardo pomeriggio di sabato 23 dicembre, tanti fedeli della Comunità Pastorale dell’Addolorata si sono riuniti presso la chiesa parrocchiale di Robbiate per un momento di preghiera seguito da una fiaccolata al parco “La Cava”.
Don Gianni De Micheli ha accolto i numerosi presenti, rivolgendosi soprattutto ai più piccoli, in una riflessione sull’importanza del ruolo di una guida, che come un pastore rivolge lo sguardo intorno per osservare se il passo dei suoi animali è tranquillo o agitato. “Anche nella notte più buia un piccolo scintillio di luce dà speranza, illumina un tracciato sicuro da seguire insieme agli altri, perché qualcuno vive sempre accanto noi, occupando uno spazio e lasciando un segno di testimonianza. Allora mi metto vicino, mi muovo allo stesso passo e seguo un punto di riferimento per non avere paura”. Il don ha invitato ad essere attenti e vigili e prendersi cura della vita degli altri come ha fatto Gesù con la sua venuta.
Dopo la preghiera del pastore, i cittadini si sono riuniti sul sagrato per ricevere un lumino e formare un lungo corteo che ha sfilato per le vie del paese alla luce di un rosso tramonto, salendo fino ai piedi del monte Robbio, accompagnati dalla musica della cornamusa dello zampognaro e da canti religiosi. Raggiunto il parco, è stata accesa una stella che fungerà da faro di unione e serenità durante il periodo festivo, così come recita la canzone “Stella” scritta da Antonello Venditti nel 1984: “Stella che cammini nello spazio senza fine, fermati un istante solo un attimo e ascolta i nostri cuori caduti in questo mondo. Siamo in tanti ad aspettare, donaci la pace ai nostri simili pane fresco da mangiare, proteggi i nostri figli puri nella vita quotidiana e salvali dall'odio e dal potere”.
Il sindaco di Robbiate Marco Magni ha accettato, insieme ai colleghi di Paderno e Verderio l’invito di don Gianni a patrocinare e partecipare a questa celebrazione che ha riunito le comunità dei tre Comuni e le rispettive Amministrazioni. “I comuni hanno il dovere di camminare con passo deciso, fermo, con caparbietà e umiltà nel sentiero tracciato e raggiungere una meta, un traguardo insieme a tutti i cittadini proprio come è stato fatto oggi”. Magni ha sottolineato come questa festa debba essere il punto di partenza per inaugurare un 2024 ricco di gioia, di pace e di reciproca collaborazione. “Spero che la luce della stella che abbiamo acceso ci aiuti a ritrovare la serenità dei cuori e delle menti per proseguire in un percorso insieme con forza e coraggio”.
Un grazie è stato rivolto inoltre a tutti coloro che hanno collaborato ad organizzare l’evento: gli Alpini delle diverse sezioni, Don Gianni, la Polizia Locale, i membri delle Amministrazioni e soprattutto la popolazione per aver partecipato così numerosa. Al termine dell’incontro i bambini hanno ricevuto un braccialetto luminoso per rischiarare la via del ritorno e raggiungere la baita degli Alpini dove è stato offerto un bicchiere di vin brulè e una fetta di panettone per tutti.
Don Gianni De Micheli
Don Gianni De Micheli ha accolto i numerosi presenti, rivolgendosi soprattutto ai più piccoli, in una riflessione sull’importanza del ruolo di una guida, che come un pastore rivolge lo sguardo intorno per osservare se il passo dei suoi animali è tranquillo o agitato. “Anche nella notte più buia un piccolo scintillio di luce dà speranza, illumina un tracciato sicuro da seguire insieme agli altri, perché qualcuno vive sempre accanto noi, occupando uno spazio e lasciando un segno di testimonianza. Allora mi metto vicino, mi muovo allo stesso passo e seguo un punto di riferimento per non avere paura”. Il don ha invitato ad essere attenti e vigili e prendersi cura della vita degli altri come ha fatto Gesù con la sua venuta.
Il sindaco di Robbiate Marco Magni
Dopo la preghiera del pastore, i cittadini si sono riuniti sul sagrato per ricevere un lumino e formare un lungo corteo che ha sfilato per le vie del paese alla luce di un rosso tramonto, salendo fino ai piedi del monte Robbio, accompagnati dalla musica della cornamusa dello zampognaro e da canti religiosi. Raggiunto il parco, è stata accesa una stella che fungerà da faro di unione e serenità durante il periodo festivo, così come recita la canzone “Stella” scritta da Antonello Venditti nel 1984: “Stella che cammini nello spazio senza fine, fermati un istante solo un attimo e ascolta i nostri cuori caduti in questo mondo. Siamo in tanti ad aspettare, donaci la pace ai nostri simili pane fresco da mangiare, proteggi i nostri figli puri nella vita quotidiana e salvali dall'odio e dal potere”.
Il sindaco di Robbiate Marco Magni ha accettato, insieme ai colleghi di Paderno e Verderio l’invito di don Gianni a patrocinare e partecipare a questa celebrazione che ha riunito le comunità dei tre Comuni e le rispettive Amministrazioni. “I comuni hanno il dovere di camminare con passo deciso, fermo, con caparbietà e umiltà nel sentiero tracciato e raggiungere una meta, un traguardo insieme a tutti i cittadini proprio come è stato fatto oggi”. Magni ha sottolineato come questa festa debba essere il punto di partenza per inaugurare un 2024 ricco di gioia, di pace e di reciproca collaborazione. “Spero che la luce della stella che abbiamo acceso ci aiuti a ritrovare la serenità dei cuori e delle menti per proseguire in un percorso insieme con forza e coraggio”.
Un grazie è stato rivolto inoltre a tutti coloro che hanno collaborato ad organizzare l’evento: gli Alpini delle diverse sezioni, Don Gianni, la Polizia Locale, i membri delle Amministrazioni e soprattutto la popolazione per aver partecipato così numerosa. Al termine dell’incontro i bambini hanno ricevuto un braccialetto luminoso per rischiarare la via del ritorno e raggiungere la baita degli Alpini dove è stato offerto un bicchiere di vin brulè e una fetta di panettone per tutti.
I.Bi.