Imbersago, nuovo ponte sull'Adda: uno studio sugli "scenari"
Anche il comune di Imbersago ha aderito alla convenzione con Paderno d’Adda, Robbiate e Verderio per avviare una collaborazione tecnico-scientifica e analizzare possibili scenari viabilistici che sorgerebbero a fronte delle alternative progettuali per uno scavalco dell'Adda tra le province di Lecco e Bergamo, come potrebbe essere quella di un nuovo ponte. La scelta di aderire alla convenzione è stata approvata all’unanimità in consiglio comunale nel corso della seduta di giovedì 21 dicembre.
“Riteniamo utile partecipare per capire che cadute ci possano essere sul territorio a seguito della realizzazione di alternative al ponte di Paderno” ha spiegato in breve il sindaco Fabio Vergani, annunciando che il costo complessivo dello studio ammonta a 12.200 euro e verrà ripartito sui quattro comuni in base al numero di abitanti. A ritenere positiva la convenzione è anche il consigliere ed ex sindaco Giovanni Ghislandi, che negli ultimi mesi, grazie al suo ruolo di consigliere provinciale, aveva portato l’attenzione su questo tema anche in Provincia appunto, mediante un question time. “Incentrare l’attenzione sul manufatto è importante – ha commentato Ghislandi, – però molto fondamentale anche l’impatto sulla viabilità, già molto compromessa nel Meratese”.
Secondo Ghislandi, sono due i possibili scenari che si aprirebbero a seguito della realizzazione di un nuovo manufatto: o si vanno a risolvere definitivamente i problemi viabilistici, o si rischia di dare il colpo di grazia a una situazione già satura. In seconda battuta l’ex sindaco ha segnalato che la redazione di uno studio sulla viabilità è un onere che non spetterebbe ai comuni. A rispondere a questa osservazione è stato però Vergani, che citando il caso “Italcementi” ha fatto presente che fa comunque comodo avere uno studio proprio a portata di mano in modo da poter confutare eventuali teorie che possono venire somministrate da terzi.
“Riteniamo utile partecipare per capire che cadute ci possano essere sul territorio a seguito della realizzazione di alternative al ponte di Paderno” ha spiegato in breve il sindaco Fabio Vergani, annunciando che il costo complessivo dello studio ammonta a 12.200 euro e verrà ripartito sui quattro comuni in base al numero di abitanti. A ritenere positiva la convenzione è anche il consigliere ed ex sindaco Giovanni Ghislandi, che negli ultimi mesi, grazie al suo ruolo di consigliere provinciale, aveva portato l’attenzione su questo tema anche in Provincia appunto, mediante un question time. “Incentrare l’attenzione sul manufatto è importante – ha commentato Ghislandi, – però molto fondamentale anche l’impatto sulla viabilità, già molto compromessa nel Meratese”.
Secondo Ghislandi, sono due i possibili scenari che si aprirebbero a seguito della realizzazione di un nuovo manufatto: o si vanno a risolvere definitivamente i problemi viabilistici, o si rischia di dare il colpo di grazia a una situazione già satura. In seconda battuta l’ex sindaco ha segnalato che la redazione di uno studio sulla viabilità è un onere che non spetterebbe ai comuni. A rispondere a questa osservazione è stato però Vergani, che citando il caso “Italcementi” ha fatto presente che fa comunque comodo avere uno studio proprio a portata di mano in modo da poter confutare eventuali teorie che possono venire somministrate da terzi.
E.Ma.