Robbiate: rispetto dell’altro e dell’ambiente con gli alunni
Tanti cartelloni rossi e neri appesi fuori dalla scuola primaria di Robbiate per dire basta alla violenza e sì al rispetto reciproco.
Nella mattinata di martedì 21 novembre all’istituto G. Rodari, il minuto di silenzio indetto dal Ministero dell’istruzione per Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di violenza si è trasformato in una giornata di riflessione. Ogni anno a tutte le classi viene assegnato un tema comune, per quest’anno scolastico quello della gentilezza, sul quale vengono basate attività e progetti. Le insegnanti hanno dunque deciso di declinare questo concetto in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
I bambini più piccoli hanno ragionato su tutte le azioni positive che si possono mettere in campo al fine di non suscitare reazioni pesanti anche in chi appare diverso, come fanno i colori dell’arcobaleno che sono ben distinti ma che si rispettano. Le classi seconde sono invece state invitate a guardare il creato e la natura con gli occhi del cuore, cercando di esprimere a parole la bellezza dell’altro. Gli alunni delle terze hanno approfondito la loro conoscenza del sentimento religioso, esaminando come porsi verso l’altro seguendo l’esempio di Dio che al momento della creazione definisce le sue opere “cosa buona”.
Le sezioni della quarta e quinta erano già a conoscenza del caso di Giulia Cecchettin, questo ha permesso un confronto con le docenti sulle loro paure e timori, imparando la differenza tra amare e possedere. I bambini sono stati indirizzati ad impiegare nella quotidianità quelle azioni che portano ad amare in modo corretto ed evitare di rispondere in maniera crudele o violenta e di chiedere sempre l’aiuto delle persone care. Questi pensieri hanno portato alla realizzazione di cartelloni con slogan e frasi per incitare la pace e non la violenza. La docente Donatella Violi ha spiegato come sia fondamentale l’impegno di tutta la società nell’educazione dei più piccoli. “Quando di fronte a tematiche così importanti ci chiediamo, ma (i bambini) le capiscono? Non ci stiamo ponendo la domanda corretta. Deve essere un dovere di tutta la società educare ed educarsi, perché è quando tutti insieme interveniamo e capiamo che acquisiamo la nostra forza”.
Per mostrare come si possa parlare di gentilezza non solo nei confronti degli esseri umani, ma anche dell’ambiente, il 7 e l'8 novembre è iniziato, in collaborazione con il Soroptimist Club di Merate e il Comune, il percorso didattico “Io non spreco il cibo, non lo butto e rispetto l'Agenda 2030”. L’associazione ha illustrato agli studenti la loro campagna contro lo spreco alimentare a favore di una corretta alimentazione. Gli alunni hanno ricevuto le “ruote sulla stagionalità di frutta e verdura” e alcuni volantini insieme all’indicazione di pesare ogni giorno il cibo sprecato alla mensa scolastica da ogni singola classe per prendere consapevolezza di quanto viene buttato. Un programma di sostenibilità che si concluderà il 19 dicembre con la premiazione della sezione che avrà sprecato meno cibo. Lo scopo è quello di far apprendere il rispetto dell’acqua e dell’energia e le conseguenze dello spreco alimentare per l’ambiente mostrando il processo di produzione di un prodotto, del suo arrivo sulla tavola e il suo smaltimento.
È da tanti anni che il plesso collabora con enti del territorio per dar vita a nuove opportunità formative. Tradizione è ormai l’intervento dei volontari di “Mani di Pace” che nei prossimi mesi sensibilizzeranno gli studenti sulle difficoltà che colpiscono altri bambini del mondo, concentrandosi principalmente sulla tragica situazione in Siria.