Valletta: incontro per gli anziani su come prevenire le truffe. In cattedra gli esperti e il M.llo Valenza

Dopo un primo appuntamento avvenuto nel maggio di quest'anno, l'Unione dei Comuni Lombarda della Valletta ha riproposto per giovedì 23 novembre  "Nonni al sicuro", grazie al contributo finanziario erogato dalla Regione Lombardia e la collaborazione con la Comunità Pastorale  Sant’Antonio Abate, il Fondo di Comunità di La Valletta Brianza e il patrocinio del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL di Lecco.

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Da sinistra: l' assessore Peter Sironi, il dottor Fabio Colombari, l'avvocato Mauro Tosoni, in piedi il comandante Vincenzo Valenza, la dottoressa Francesca Fumagalli e il comandante della Polizia Locale Vincenzo Barile

Lo scopo dell'iniziativa è principalmente uno, invitare la popolazione anziana del territorio ad incontri pubblici in cui approfondire, grazie alle competenze di esperti, il tema delle truffe agli anziani, fenomeno purtroppo critico ed in costante in aumento. Presso il salone dell'ex scuola materna di Rovagnate, l'assessore ai Servizi Sociali dell'Unione, nonchè vicesindaco di La Valletta Brianza, Peter Sironi ha introdotto i relatori già presenti al primo incontro: l'avvocato Mauro Tosoni, il dottor Fabio Colombari, la psicologa e psicoterapeuta Francesca Fumagalli, il comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza e il comandante della Polizia Locale dell’Unione, Vincenzo Barile.

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L'avvocato Tosoni è stato il primo a prendere la parola, affrontando, come da suo campo d'appartenenza, le possibili conseguenze dopo il verificarsi di una truffa. Ha sottolineato l'importanza di segnalare tali episodi e ha consigliato di fornire il maggior numero di dettagli possibile, poiché essenziali per il procedimento. Elementi e caratteristiche particolari della fisicità di un'individuo, i vestiti,  il colore dell'auto o la targa potrebbero essere utili nell'identificare l'autore di una truffa. Tosoni ha chiarito che, sebbene non sempre sia possibile individuare il responsabile, in alcuni casi ciò è fattibile, portando a un procedimento penale che, però, non ha l'obiettivo di garantire un risarcimento alla vittima. Ha suggerito che coloro che desiderano costituirsi parte civile dovrebbero consultare un avvocato, poiché in questo modo potrebbero cercare un risarcimento. "Spesso in Italia non ci si vuole affidare agli avvocati o ai giudici perché la nostra giustizia ha tempistiche lunghe, però voglio assicurarvi che se ci si impegna in primis a denunciare la giustizia arriverà" ha concluso l'avvocato.

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Il focus dell'argomento è poi passato alle truffe online, grazie al power point presentato dal dottor Fabio Colombari, esperto di sicurezza informatica, gestore di piattaforme web ed amministratore di reti informatiche. Durante le sue riflessioni, il dottor Fabio Colombari ha evidenziato come nel corso degli anni anche gli individui anziani si siano avvicinati al mondo digitale, compresi i social network, con statistiche che indicano un aumento delle truffe online. "Spesso chi è su di età ed ha poca dimestichezza con i dispositivi digitali presta bassa attenzione all'uso che ne fa o si affida alla gestione dei famigliari in caso di problematiche varie. A difenderci però dai social dobbiamo essere noi in primis". Colombari ha infatti sottolineato come l'attenzione rappresenti la migliore difesa contro le insidie presenti in rete. Alcuni dei consigli proposti dal relatore sono stati il non divulgare informazioni personali come la posizione sulle piattaforme social, l'evitare di accettare richieste di amicizia o connessioni da parte di sconosciuti e non pubblicare foto private in cui possano apparire dettagli della propria abitazione.

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L'esperto informatico ha inoltre consigliato di proteggere il proprio cellulare con un codice di blocco per impedire l'accesso non autorizzato, consigliando anche di limitare od impedire totalmente l'uso del proprio dispositivo ai bambini che, giocando, potrebbero scaricare applicazioni o programmi contenenti virus. Infine, focalizzandosi sulle email, Colombari ha affrontato il fenomeno del phishing, descrivendo come le mail possano ingannare con finte comunicazioni da banche o servizi postali, avvisando che un conto ha problemi o che si è vinto un premio. Ha esortato alla prudenza e ha consigliato di verificare attentamente l'indirizzo di provenienza per riconoscere eventuali truffe, suggerendo di contattare direttamente la filiale in caso di dubbi riguardo alle comunicazioni bancarie.

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Ha poi preso parola la dottoressa Francesca Fumagalli che ha approfondito un aspetto rilevante del tema affrontato, ovvero lo stato emotivo degli anziani a seguito di una truffa subita. Nell'introduzione del suo intervento, la dottoressa ha sottolineato che l'invecchiamento è un processo naturale, così come è legittimo desiderare relazioni sociali, trascorrere del tempo con gli altri e condividere pensieri. Tuttavia, ha messo in guardia sull'importanza di essere prudenti nell'aprirsi alle persone e di valutare attentamente a chi concedere la propria fiducia. La psicologa ha esaminato le tattiche spesso utilizzate 
dai truffatori, che simulano situazioni di emergenza per cogliere di sorpresa le loro vittime e sfruttarle successivamente. Ha evidenziato che, una volta che la truffa è stata perpetrata e la vittima se ne accorge, spesso si sperimenta imbarazzo e vergogna, come se con l'invecchiamento non ci si riesca più a badare a sè stessi. La professionista ha condannato questo pensiero, suggerendo invece di rivolgersi a centri di consulenza dove è possibile condividere esperienze simili e ricevere consigli da esperti pronti ad ascoltare e fornire supporto. "Non dovete reagire in questo modo. È normale che a una certa età queste cose possano accadere. Se succede, è importante denunciare quello che vi accaduto, parlarne e alleggerirvi il peso".

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A concludere l'incontro, il maresciallo Vincenzo Valenza ha illustrato una serie di truffe tradizionali ancora in corso, mirate principalmente agli anziani. Tra le più diffuse il maresciallo ha avvertito i presenti di individui che si presentano come falsi Carabinieri, tecnici comunali, addetti del gas o dell'acqua, bussando alla porta di casa con scuse apparentemente legittime per cercare di ottenere l'accesso. Il comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio ha sottolineato che tali persone cercano di cogliere le vittime alla sprovvista, spingendole a prendere decisioni affrettate. "Dovete capire che queste persone lo fanno per lavoro e sanno come far sembrare il tutto più credibile. 

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Tenete sempre la massima calma e non prendete mai decisioni sbrigative e superficiali. In caso di dubbio avvertite subito il numero di emergenza 112 oppure un vostro parente". Valenza ha esortato gli anziani a essere sempre diffidenti, a non esitare a far aspettare chiunque fuori dalla porta e a riservarsi il diritto di verificare l'identità delle persone. Il maresciallo infine ha esortato i presenti a raccontare quel che è stato detto a chi non è riuscito a prendere parte all'incontro, in modo da rendere coscienti sempre più anziani di questi pericoli.
M.Pen.
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