Valletta: ‘Nonni al sicuro’. Professionisti mettono in guardia gli anziani dalle truffe

È grazie a un contributo di Regione Lombardia che l’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta, con la collaborazione della Comunità Pastorale Sant’Antonio Abate, del Fondo di Comunità di La Valletta Brianza e il sostegno del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL di Lecco, ha dato vita al progetto “Nonni al sicuro”.


La psicologa Francesca Fumagalli, l'avvocato Mauro Tosoni, il dottor Fabio Colombari,
 il comandante di Polizia Locale Vincenzo Barile e il comandante dei Carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza

La prima iniziativa realizzata nell’ambito del progetto è stata un incontro pubblico svoltosi presso il salone Parrocchiale Don Gaspare Cattaneo avente per tema il fenomeno delle truffe agli anziani.
A dare il benvenuto ai numerosi cittadini accorsi è stato l’assessore dell’Unione, nonché vicesindaco del Comune di La Valletta, Peter Sironi, che ha anche introdotto i relatori: l’avvocato Mauro Tosoni, il dottor Fabio Colombari, la psicologa e psicoterapeuta Francesca Fumagalli, il comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza e il comandante della Polizia Locale dell’Unione, Vincenzo Barile.



In circa quindici minuti a testa, gli ospiti si sono concentrati su un particolare aspetto delle truffe, fornendo informazioni chiare e dettagliate al pubblico. A iniziare è stato l’avvocato Tosoni, che ha parlato degli scenari che potrebbero aprirsi una volta che la truffa è avvenuta. “È senz’altro importante denunciare questi fatti – ha spiegato. – Nel farlo, cercate di fornire quanti più dettagli possibili, perché ai fini del processo sono fondamentali”. Tatuaggi, segni particolari, colore dell’auto o addirittura la targa sono solo alcune delle informazioni che potrebbero aiutare a risalire al colpevole di una truffa.


L'assessore Peter Sironi

L’avvocato ha fatto presente che chiaramente non sempre si arriva a individuare l’autore, ma altre volte invece è possibile e si può arrivare a un processo penale, il quale però non ha il fine di fornire un risarcimento alla vittima. “Se volete costituirvi parte civile dovete rivolgervi a un legale. In quel caso potete avere un risarcimento”. L’avvocato Tosoni ha quindi spiegato tutti i passaggi che seguirebbero, fino ad arrivare alla decisione del giudice.



A parlare invece di truffe online è stato il dottor Fabio Colombari, esperto di sicurezza informatica, docente presso un istituto superiore, gestore di piattaforme web e amministratore di reti informatiche. “Anche se pensate che il vostro utilizzo di Internet sia limitato, perché usate solo la mail e i messaggi, non per questo siete invulnerabili alle truffe in rete” ha detto, spiegando che con il passare degli anni anche le persone più anziane si sono avvicinate a internet e il mondo dei social network e che le statistiche evidenziano che sono sempre di più gli over 65 vittime delle truffe online, specialmente uomini.



“Chi è che ci deve difendere dai social? Siamo noi stessi”. Colombari ha spiegato che la migliore difesa contro gli inganni che si celano nella rete è l’attenzione. È importante non pubblicare informazioni personali di nessun tipo sui social e soprattutto non accettare l’amicizia o il collegamento di persone che non si conoscono. Prestare attenzione inoltre alle fotografie che si pubblicano e i dettagli che possono contenere. Venendo al telefono invece, l’esperto informatico ha raccomandato di tenere sempre un codice di blocco per la sicurezza, in modo che chiunque dovessero averlo tra le mani non può accedere alle informazioni. “Attenzione anche ai nipotini, che giocando possono scaricare applicazioni o programmi che a loro volta possono contenere virus. È importante che il vostro telefono venga utilizzato con cautela”.





Infine, parlando di mail, Colombari ha menzionato il fenomeno del phishing. “Si tratta di mail che in diversi modi cercano di farvi cadere in inganno. Possono essere finte mail della banca o della posta che vi informano che il vostro conto ha un problema, oppure possono essere avvisi che vi informano che avete vinto un premio. Non è mai vero. Se si tratta della banca e avete un dubbio, chiamate direttamente la vostra filiale” ha detto, spiegando che si può capire se si stratta di una truffa guardando con attenzione l’indirizzo da cui si è ricevuto la mail.



La psicologa e psichiatra Francesca Fumagalli ha toccato un altro aspetto relativo alle truffe, ovvero lo stato in cui lasciano le persone, soprattutto anziani che vi cascano. “Invecchiare è normale – ha esordito la dottoressa, – così come è normale volersi aprire, passare del tempo con le persone e parlare. Ciò è giusto, ma bisogna fare attenzione che non ci si ritorca contro. Dobbiamo valutare a chi diamo confidenza”. La psicologa ha parlato delle tecniche che spesso vengono utilizzate dai truffatori, che mettono in scena stati di emergenza per cogliere di sorpresa le vittime e poi approfittarsi di loro. “Quando la truffa viene compiuta e poi ci si rende conto, spesso si cade in uno stato di imbarazzo e vergogna, e si inizia a pensare di non essere più in grado di badare a sé stessi, addirittura iniziando a pensare di essere stati colpevoli di disattenzione” ha spiegato la dottoressa Fumagalli, tranquillizzando gli anziani presenti e rassicurando loro che questo non è giusto. “Non dovete reagire in questo modo. È normale che a una certa età queste cose possano accadere. Se succede, è importante denunciare quello che vi accaduto, parlarne e alleggerirvi il peso”. La professionista ha consigliato consultori in cui è possibile parlare di questi fatti e essere consigliati da persone che come lei sono lì per ascoltare e dispensare consigli.



Infine, a presentare una carrellata delle più tradizionali truffe che ancora oggi vengono messe in atto ai danni degli anziani è stato il maresciallo Vincenzo Valenza, che ha messo in guardia i presenti da falsi Carabinieri, falsi tecnici comunali, falsi addetti del gas che vengono a bussare alla porta di casa e con scuse che potrebbero sembrare vere chiedono di entrare. “Queste persone cercano sempre di prendervi alla sprovvista e mettervi fretta, ma voi dovete rimanere calmi e se avete un dubbio chiamate il 112” ha detto il comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio, raccomandando di essere sempre diffidenti e non avere timore a fare aspettare le persone fuori dalla porta e riservarsi di verificare. “Attenzione poi alle borse quando siete in giro o a fare la spesa. Tenetela sempre con voi” ha detto.



In conclusione all’incontro ha parlato anche il comandante della Polizia Locale dell’Unione Vincenzo Barile, che ha illustrato quali iniziative l’ente intende attivare grazie al contributo regionale e nell’ambito del progetto “Nonni al sicuro”. “L’intenzione è quella di attivare un canale di comunicazione a cui i cittadini potranno aderire e che permetterà di diffondere in modo istantaneo informazioni a tutti – ha detto il comandante. – Ciò non sarà utile solo per le truffe, ma anche per comunicare informazioni utili come la chiusura di una strada o l’eventuale interruzione di servizi. Sarà utilizzabile però anche per mettere in guardia. Se un cittadino è vittima di una truffa in paese e lo comunica, istantaneamente si può informare tutti gli iscritti che ciò è avvenuto, in modo da metterli in guardia a loro volta”.
E.Ma.
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