Airuno: solo silenzio e semplicità per l'ultimo saluto a Carlo Gilardi
Si è svolto la mattina di lunedì 30 ottobre il funerale del professore Carlo Gilardi. Sotto un cielo grigio, una sessantina di persone si sono radunate presso la chiesa parrocchiale, dove don Ruggero Fabris ha celebrato esequie “semplici” in forma privata.
In bacheca, infatti, è stato affisso l’elenco degli autorizzati a partecipare alla Messa, conformemente anche alla volontà della sorella del professore. Presenti a presidiare l’ingresso agenti di Polizia Locale e Carabinieri, anche se per tutta la durata della cerimonia non si sono verificati particolari episodi che abbiano richiesto il loro intervento. Solo una donna, con in mano uno scritto, sostenendo fossero le volontà del professore, ha chiesto agli agenti e alle persone fuori dalla chiesa se il funerale si stesse svolgendo così come voleva Gilardi.
Un minuto prima delle dieci è iniziata la celebrazione, durata neanche mezz’ora. Non sono state suonate campane, non erano presenti fiori e si è fatto silenzio. Al momento dell’omelia, infatti, don Ruggero ha letto uno scritto del professore contenente le sue volontà relative al funerale, in cui era ribadito appunto che fosse fatto in forma semplice. Nello scritto, Gilardi si è scusato verso i presenti nel caso non avessero gradito la semplicità della cerimonia. Il parroco non ha aggiunto altro, se non che per eventuali “altre riflessioni” ci potrà essere tempo in futuro.
Terminato il funerale, la salma è stata accompagnata al cimitero, sempre seguita dalle pattuglie di Polizia e Carabinieri. Il professore è stato tumulato nella cappella di famiglia. Presenti alla cerimonia, oltre alla sorella del professore, anche il sindaco Alessandro Milani, l’ex sindaco Adele Gatti e amici storici di Gilardi.
In bacheca, infatti, è stato affisso l’elenco degli autorizzati a partecipare alla Messa, conformemente anche alla volontà della sorella del professore. Presenti a presidiare l’ingresso agenti di Polizia Locale e Carabinieri, anche se per tutta la durata della cerimonia non si sono verificati particolari episodi che abbiano richiesto il loro intervento. Solo una donna, con in mano uno scritto, sostenendo fossero le volontà del professore, ha chiesto agli agenti e alle persone fuori dalla chiesa se il funerale si stesse svolgendo così come voleva Gilardi.
Un minuto prima delle dieci è iniziata la celebrazione, durata neanche mezz’ora. Non sono state suonate campane, non erano presenti fiori e si è fatto silenzio. Al momento dell’omelia, infatti, don Ruggero ha letto uno scritto del professore contenente le sue volontà relative al funerale, in cui era ribadito appunto che fosse fatto in forma semplice. Nello scritto, Gilardi si è scusato verso i presenti nel caso non avessero gradito la semplicità della cerimonia. Il parroco non ha aggiunto altro, se non che per eventuali “altre riflessioni” ci potrà essere tempo in futuro.
Terminato il funerale, la salma è stata accompagnata al cimitero, sempre seguita dalle pattuglie di Polizia e Carabinieri. Il professore è stato tumulato nella cappella di famiglia. Presenti alla cerimonia, oltre alla sorella del professore, anche il sindaco Alessandro Milani, l’ex sindaco Adele Gatti e amici storici di Gilardi.
E.Ma.