Un milione di euro per ristrutturare il Municipio? No, grazie. Le priorità sono altre
Partiamo dal principio: in data 10.03.2021 la Giunta Milani, senza consultare preventivamente i consiglieri comunali, ha deliberato la partecipazione ad un bando di Regione Lombardia che comprendeva tre progetti di Rigenerazione Urbana: riqualificazione della piazza di Aizurro, del sottopassaggio di Via Kennedy e del Municipio. Le tre opere complessivamente prevedevano un finanziamento per 500.000 € da Regione Lombardia e per 100.000 € dal Comune di Airuno. La parte più corposa dell’intervento è la ristrutturazione del Municipio, di circa 400.000 €.
Dopo due anni, il Sindaco convoca i gruppi consiliari per presentare delle variazioni economiche inerente il progetto di ristrutturazione del Municipio. Il 16.06.2023 ci viene illustrato dalla Giunta un progetto dal valore complessivo di circa un milione di euro, diviso in due lotti: il primo da 775.000€ circa e il secondo lotto per la parte finanziaria restante, da coprire con “altre forme di finanziamento” non ben precisate.
Solo per coprire le spese del primo lotto, la Vicesindaca Adriana Rossi ha chiesto ai nostri due gruppi di approvare in Consiglio Comunale una variazione di bilancio di circa 325.000€ di fondi comunali, ovvero dal bilancio comunale. In poche parole, la Giunta Milani ci ha chiesto di utilizzare più della metà della cassa comunale per coprire solo il primo lotto di ristrutturazione del Municipio, che per noi non rappresenta al momento la priorità della comunità airunese. Cichiediamo, inoltre, come sia possibile che i costi, nonostante il comprensibile aumento dei prezzi, siano più che raddoppiati.
A seguito di una nostra richiesta di ulteriori informazioni rivolta al Sindaco, ci è stato comunicato che, a seguito di una interlocuzione con gli Uffici di Regione Lombardia, non è possibile dividere in due lotti il progetto del Municipio e quindi neanche sarebbero bastati gli oltre 325.000€ che la Giunta Milani ci ha chiesto di spendere, ma molto di più!
Dunque, questi sono i motivi per cui i nostri due gruppi hanno espresso un chiaro no.
Gianfranco Lavelli, Capogruppo Airuno Aizurro Progetto Comune e Bruno Ferrario, Capogruppo Airuno Aizurro al centro