Non diamo carta bianca ai crimini di guerra

Su quanto sta tragicissimamente succedendo in Israele e a Gaza si scrivono e si scriveranno fiumi di commenti e prese di posizione ma sul piano delle conseguenze sui modi per risolvere concretamente i conflitti potremmo essere ad un terribile spartiacque: quello della legittimazione dei crimini di guerra e delle efferatezze più estreme!

Nessun dubbio quindi da parte di ogni sincero amante della Pace che nasce dalla Giustizia come del resto è indelebilmente fissato nella nostra preziosissima Costituzione che RIPUDIA la Guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti.

Non può che esserci quindi che una netta condanna sia delle atrocità perpetrate da Hamas soprattutto su inermi Civili ( e quindi soprattutto donne, vecchi e bambini) ma anche, oltre a quelle già avvenute, che sembrano profilarsi da quanto dichiarato dall'appena insediato “Governo di unità nazionale” presieduto da un irresponsabile Benjamin Netanyahu e cioè l'assedio totale della popolazione di Gaza in gran parte costituita da altrettanti Civili (e quindi soprattutto donne, vecchi e bambini).

Sulle contraddizioni alla base della questione Israelo-Palestinese non solo in termini di Diritto Internazionale mi ero già espresso in tempi antesignani: https://www.merateonline.it/notizie/124238/israele-non-amp-e-simile-alla-russia

ma, per cercare di inquadrare i vari aspetti della situazione a gravissimo rischio di “escalation” non più governabile, vorrei consigliare la visione di un'interessantissima quanto inquietante puntata di Agorà della mattinata del 12/10. Trasmissione in cui, ad esempio, una “inaspettata” Nathalie Tocci, direttore dell'Istituto Affari Internazionali che afferma (minuto 27) rispetto ad una possibile carneficina anche di inermi civili da parte israeliana in risposta alle atrocità terroristiche di Hamas: “ Non esiste atto terroristico che giustifica altre violazioni del diritto internazionale e del diritto umanitario”.

https://www.raiplay.it/video/2023/10/Guerra-al-buio-Agora-2a97fa09-39e3-4c5a-9f1f-7a0bc18551f2.html

CONSIDERATE SE QUESTO E' UN UOMO” (Primo Levi)

Germano Bosisio
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