Merate: il via al piano P.E.B.A., richiesta la partecipazione attiva dei cittadini
Nel tardo pomeriggio di giovedì 12 ottobre si è svolta presso il Municipio la prima riunione pubblica per discutere il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.).
Un’iniziativa volta a rendere gli spazi pubblici più accessibili a tutti i cittadini, sviluppata per migliorare la qualità della vita di persone con disabilità, anziani e chiunque abbia difficoltà a spostarsi negli ambienti del comune, integrando, e se necessario perfezionando, ciò che è già stato attuato a riguardo negli ultimi anni. Tre sono gli obiettivi principali: accessibilità universale, sicurezza e conformità. Il sindaco Massimo Panzeri ha chiarito che essendo uno strumento programmatorio per il futuro, il piano non presenta limitazioni o vincoli, l’esito sarà in mano anche alle future Amministrazioni dunque fondamentale sarà il supporto della comunità che dovrà partecipare attivamente con segnalazioni e osservazioni che verranno soddisfatte nel tempo.
Le barriere architettoniche che si intendono rimuovere non sono solo barriere fisiche ma anche percettive, qualsiasi ostacolo che limita e impedisce di fruire gli spazi della città in maniera comoda e sicura per tutti. “L’obiettivo è garantire la fruibilità e accessibilità del territorio a tutti, permettere di vivere in maniera indipendente e autonoma gli spazi” ha spiegato l’architetto Cristina Trevia. Si seguirà dunque la linea di Progettazione Universale di prodotti, ambienti, strutture e servizi per essere usabili da tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamenti o progettazioni specializzate. Il P.E.B.A. si rivolgerà a tutti i cittadini con un’attenzione specifica a persone con limitazioni motorie, con deficit visivo o/e uditivo, con problemi cardio-respiratori, disabili in carrozzina, persone con un passeggino o con una disabilità temporanea.
Il Piano verrà applicato in ambiti urbani, ovvero spazi aperti e pubblici, o ambiti edilizi, dunque edifici pubblici come palestre, biblioteche, caserme, verificandone e ottimizzandone l’accessibilità e creando dei collegamenti sicuri. L’iter di elaborazione del programma è diviso in quattro fasi: la definizione di strategie e obbiettivi, l’analisi delle criticità e un’individuazione di soluzioni progettuali, l’elaborazione del Piano e una programmazione della priorità degli interventi e infine una presentazione del Piano alla cittadinanza e una sua adozione.
Questo primo incontro ha dato il via al processo che richiede la partecipazione attiva della cittadinanza. Per coinvolgere il pubblico è stato dunque istituito un Ambito di consultazione permanente sull’accessibilità cittadina che agirà attraverso due strumenti: una casella permanente di posta elettronica, disponibile sul sito del comune, a cui mandare i propri suggerimenti e un questionario, scaricabile online o disponibile in forma cartacea in municipio, per raccogliere i contributi. Gli abitanti sono liberi di segnalare qualsiasi tipo di criticità che provochi disagi e impedimenti per lo spostamento di individui all’interno del comune. Le richieste verranno raccolte e classificate per priorità e grazie a contribuiti e al supporto delle associazioni, potranno essere soddisfatte dai responsabili nei tempi necessari.
CLICCA QUI per scaricare il piano
Un’iniziativa volta a rendere gli spazi pubblici più accessibili a tutti i cittadini, sviluppata per migliorare la qualità della vita di persone con disabilità, anziani e chiunque abbia difficoltà a spostarsi negli ambienti del comune, integrando, e se necessario perfezionando, ciò che è già stato attuato a riguardo negli ultimi anni. Tre sono gli obiettivi principali: accessibilità universale, sicurezza e conformità. Il sindaco Massimo Panzeri ha chiarito che essendo uno strumento programmatorio per il futuro, il piano non presenta limitazioni o vincoli, l’esito sarà in mano anche alle future Amministrazioni dunque fondamentale sarà il supporto della comunità che dovrà partecipare attivamente con segnalazioni e osservazioni che verranno soddisfatte nel tempo.
Le barriere architettoniche che si intendono rimuovere non sono solo barriere fisiche ma anche percettive, qualsiasi ostacolo che limita e impedisce di fruire gli spazi della città in maniera comoda e sicura per tutti. “L’obiettivo è garantire la fruibilità e accessibilità del territorio a tutti, permettere di vivere in maniera indipendente e autonoma gli spazi” ha spiegato l’architetto Cristina Trevia. Si seguirà dunque la linea di Progettazione Universale di prodotti, ambienti, strutture e servizi per essere usabili da tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamenti o progettazioni specializzate. Il P.E.B.A. si rivolgerà a tutti i cittadini con un’attenzione specifica a persone con limitazioni motorie, con deficit visivo o/e uditivo, con problemi cardio-respiratori, disabili in carrozzina, persone con un passeggino o con una disabilità temporanea.
Il Piano verrà applicato in ambiti urbani, ovvero spazi aperti e pubblici, o ambiti edilizi, dunque edifici pubblici come palestre, biblioteche, caserme, verificandone e ottimizzandone l’accessibilità e creando dei collegamenti sicuri. L’iter di elaborazione del programma è diviso in quattro fasi: la definizione di strategie e obbiettivi, l’analisi delle criticità e un’individuazione di soluzioni progettuali, l’elaborazione del Piano e una programmazione della priorità degli interventi e infine una presentazione del Piano alla cittadinanza e una sua adozione.
Questo primo incontro ha dato il via al processo che richiede la partecipazione attiva della cittadinanza. Per coinvolgere il pubblico è stato dunque istituito un Ambito di consultazione permanente sull’accessibilità cittadina che agirà attraverso due strumenti: una casella permanente di posta elettronica, disponibile sul sito del comune, a cui mandare i propri suggerimenti e un questionario, scaricabile online o disponibile in forma cartacea in municipio, per raccogliere i contributi. Gli abitanti sono liberi di segnalare qualsiasi tipo di criticità che provochi disagi e impedimenti per lo spostamento di individui all’interno del comune. Le richieste verranno raccolte e classificate per priorità e grazie a contribuiti e al supporto delle associazioni, potranno essere soddisfatte dai responsabili nei tempi necessari.
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Ilaria Biffi