Osnago: più risorse nel PdS. Vacilla l’assistenza scolastica

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Si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del conflitto tra Israele e Palestina il consiglio comunale di Osnago di martedì 11 ottobre. Il primo punto affrontato è stata l’approvazione del Piano per il Diritto allo Studio. Il documento era già stato presentato nei giorni scorsi in sede di consulta dall’assessore all’Istruzione Tullia Ascari, che ha voluto comunque ripercorrerlo fornendo dettagli a tutti i consiglieri. 
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L'assessore Tullia Ascari

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Il consigliere Marco Riva

Il capogruppo di minoranza Marco Riva ha sottolineato la scarsa presenza in consulta, definendo il fatto un fallimento di “Progetto Osnago”, e ha ribadito alcune considerazioni sul documento. In particolare si è detto soddisfatto che sia stata tolta la quota di iscrizione al servizio mensa (26 euro), rivendicando la richiesta avanzata da anni dalla minoranza. Il sindaco Paolo Brivio non ha negato e ha spiegato che quest’anno è stato possibile per il Comune di farsi carico del costo poiché il bilancio l’ha permesso, e dunque è stata presa in considerazione la proposta, comunque già discussa in maggioranza. Inoltre Riva ha posto l’accento sul problema dei pochi educatori, fatto che va a inficiare negativamente sull’assistenza educativa scolastica: “Abbiamo raccolto diverse lamentele a riguardo. Siamo insoddisfatti di come questo problema venga portato avanti da anni”. Come spiegato dall’assessore Ascari, anche il sindaco Brivio ha precisato che a livello nazionale la situazione precaria degli educatori è la stessa. Nonostante ciò il primo cittadino ha riconosciuto gli sforzi che si stanno compiendo nel territorio. 
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Il sindaco Paolo Brivio

Un plauso il capogruppo di minoranza ha voluto rivolgerlo ai tanti volontari che rendono possibile l’erogazione di diversi servizi, come il piedibus, e in conclusione ha voluto sapere quanti sono gli studenti osanghesi che non frequentano le scuole del paese. L’assessore Ascari ha spiegato che si tratta di circa 50 alunni, ammettendo che non si tratti di un bel dato. Sono molteplici secondo l’assessore all’Istruzione le motivazioni per cui alcuni osnaghesi vanno a scuola altrove. Forse un fatto logistico, forse un per altre scelte. A commentare è stato il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi, che ha dato a intendere che potrebbe trattarsi anche di questioni relative all’offerta formativa. Un commento poco gradito dal sindaco Paolo Brivio che ha fatto presente che l’amministrazione si occupa solo dei servizi scolastici e in questo ha fatto il massimo per sgravare le famiglie dai costi. È intervenuto quindi l’assessore Felice Rocca, sostenendo che gli alunni osnaghesi che non vanno a scuola in paese probabilmente vanno in scuole private o similari, comunque per scelta voluta delle famiglie, e che ciò non ha a che vedere con possibili “mancanze” delle realtà di Osnago. Dal consigliere Riva l'invito a indagare per capire quali azioni mettere in atto per rendere ancor più “attrattive” le strutture del paese. 
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Il capogruppo Federico Dusi

Intervenuto infine anche il capogruppo di maggioranza Federico Dusi, che ha riconosciuto lo sforzo dell’amministrazione per agevolare le famiglie facendosi carico di maggiori costi dei servizi scolastici (circa 70mila euro), mantenendo di fatto i prezzi a loro carico invariati. Messo ai voti, il punto ha visto la contrarietà dei quattro consiglieri di minoranza. 
E.Ma.
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