Brivio: a processo dopo un incidente, viene assolto
Si è concluso con un'assoluzione il procedimento penale che ha visto sul banco degli imputati B.G., meratese classe 1992 accusato di essersi messo al volante in stato di alterazione psicofisica la sera in cui è rimasto coinvolto nel frontale con P.C., 18enne di Imbersago finito in neurorianimazione all'ospedale di Lecco in seguito all'urto. Il sinistro era avvenuto nella notte del 18 agosto del 2022 su via Como a Brivio.
Quest'oggi al cospetto del giudice monocratico Giulia Barazzetta, l'escussione dell'ultimo testimone della difesa: una soccorritrice intervenuta la sera dell'incidente, che nulla ha però saputo ricordare in merito al presunto stato di alterazione del giovane.
Il vpo Mattia Mascaro ha quindi chiesto la condanna del 31enne – imputato davanti al Tribunale di Lecco per aver infranto il codice della strada dopo che a bordo della sua Toyota era stato rinvenuto dello stupefacente – a 190 giorni di arresto e ad una pena pecuniaria di circa 2000 euro.
Di tutt'altro avviso il difensore Francesca Rota del foro di Lecco, che ha chiesto l'assoluzione del proprio assistito.
Già nella scorsa udienza l'odierno imputato aveva infatti giustificato il ritrovamento della cannabis all'interno dell'abitacolo della propria auto perchè ne avrebbe fatto uso un paio di giorni prima, in occasione del proprio compleanno, mentre quel giorno avrebbe deciso di non usarne “sia perchè dovevo guidare, sia per lo sport che dovevo praticare”.
B.G. aveva spiegato in aula che quella mattina si era spostato con la propria vettura da Merate fino a Orio al Serio, dove era stato caricato da alcuni amici per una gita nella bergamasca. Dopo aver trascorso la giornata a praticare waveboard ed altri sport all'aria aperta, il meratese aveva recuperato la propria auto in tarda serata, mettendosi al volante intorno alla mezzanotte per rincasare. “A Brivio, svoltando sulla curva mi sono trovato davanti un'altra macchina, che aveva invaso la mia corsia” ha raccontato l'odierno imputato “è stato del tutto inevitabile”.
Per lui è arrivata infine l'assoluzione da parte del giudice.
Quest'oggi al cospetto del giudice monocratico Giulia Barazzetta, l'escussione dell'ultimo testimone della difesa: una soccorritrice intervenuta la sera dell'incidente, che nulla ha però saputo ricordare in merito al presunto stato di alterazione del giovane.
Il vpo Mattia Mascaro ha quindi chiesto la condanna del 31enne – imputato davanti al Tribunale di Lecco per aver infranto il codice della strada dopo che a bordo della sua Toyota era stato rinvenuto dello stupefacente – a 190 giorni di arresto e ad una pena pecuniaria di circa 2000 euro.
Di tutt'altro avviso il difensore Francesca Rota del foro di Lecco, che ha chiesto l'assoluzione del proprio assistito.
Già nella scorsa udienza l'odierno imputato aveva infatti giustificato il ritrovamento della cannabis all'interno dell'abitacolo della propria auto perchè ne avrebbe fatto uso un paio di giorni prima, in occasione del proprio compleanno, mentre quel giorno avrebbe deciso di non usarne “sia perchè dovevo guidare, sia per lo sport che dovevo praticare”.
B.G. aveva spiegato in aula che quella mattina si era spostato con la propria vettura da Merate fino a Orio al Serio, dove era stato caricato da alcuni amici per una gita nella bergamasca. Dopo aver trascorso la giornata a praticare waveboard ed altri sport all'aria aperta, il meratese aveva recuperato la propria auto in tarda serata, mettendosi al volante intorno alla mezzanotte per rincasare. “A Brivio, svoltando sulla curva mi sono trovato davanti un'altra macchina, che aveva invaso la mia corsia” ha raccontato l'odierno imputato “è stato del tutto inevitabile”.
Per lui è arrivata infine l'assoluzione da parte del giudice.
F.F.