Robbiate: monsignor Federico Gallo torna in parrocchia per celebrare da 'servo umile e fedele' il suo 25esimo

25 anni di sacerdozio, 50 all'anagrafe, 15 a capo della biblioteca ambrosiana.
Per monsignor Federico Gallo celebrare Messa nella chiesa di Robbiate è stato un modo per ritornare a casa non solo in famiglia e tra gli amici, ma anche per fare memoria del tratto di cammino che ha formato e plasmato quelle che sarebbero state le sue scelte future e che lo hanno portato a tagliare una serie di anniversari particolarmente prestigiosi.

Ma, ha precisato lui stesso nell'omelia, per non cadere nel rischio di autocelebrarsi e di parlare solo di se stessi in questi momenti di festa, ha voluto portare l'attenzione dei fedeli sui brani delle Letture proclamati durante la funzione.


Parole che hanno ricordato al credente la necessità di essere umili e discreti, di mettere la propria persona in secondo piano, di essere consapevoli che “il Signore dà, il Signore toglie” e che il modo saggio per vivere bene è avere in mente sempre questi concetti.


Nel giorno del compleanno di don Emanuele, indimenticata guida di Robbiate, apprezzato per la sua grande umiltà, monsignor Gallo è tornato a celebrare nella consapevolezza che di essere “servo inutile”.
Sull'altare con lui don Paolo Bizzarri, in prima fila i membri della giunta, tanti amici lungo la navata e poi all'organo con i cantori l'amico Fabio Pagnoncelli, direttore della corale, che condividendo con lui la passione per la musica ha ottenuto di poter avere un paio di strofe cantante da monsignor Gallo da solista.

A ricordare questa giornata l'immaginetta scelta dal monsignore ritraente il Dio Creatore, padrone el tempo e della storia.Dopo le foto di rito e i saluti, in tanti hanno voluto concludere la giornata con una cena conviviale e l'immancabile taglio della torta.