Robbiate: accusato di lesioni ma il teste non ha visto alcunché

Era stato invitato a deporre “in extremis” ai sensi dell'articolo 507 del codice di procedura penale in qualità di testimone “chiave”, eppure, nonostante pare si trovasse insieme alla persona offesa al momento del fatto, di quella bottigliata in faccia non avrebbe visto nulla.

Era la notte di Capodanno del 2021 quando una (all'epoca) 17enne di Lomagna sarebbe stata colpita in pieno volto con una bottiglietta di vetro dall'allora fidanzato di poco più grande di lei, oggi a giudizio con l'accusa di lesioni aggravate. I fatti denunciati dalla ragazza sarebbero avvenuti nella casa di un'amica a Robbiate.

“Eravamo insieme nella taverna con altre persone” ha dichiarato il giovane in aula “ma era buio, avevamo bevuto un po' ed io mi stavo addormentando”. Ha ricordato di aver parlato fino a qualche momento prima con la conoscente e di aver sentito subito dopo un rumore strano. “Sono corso al piano di sopra per recuperare i miei occhiali, senza i quali non vedo. Poi ho intuito che si trattava di una lite di coppia”. Solo il giorno dopo ha saputo cosa era veramente accaduto quella notte, quando ha rivisto la coetanea con la ferita al labbro.

Stando alla versione dei fatti resa nella scorsa udienza dalla ventenne, i due avrebbero avuto un diverbio ore prima: l'odierno imputato (difeso dall'avvocato Vanessa Colnago del foro di Monza) avrebbe cercato di caricarla in macchina per riportarla a casa e al suo rifiuto se ne sarebbe andato sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e alcol.

Congedato il teste, il giudice Giulia Barazzetta ha quindi rinviato per la discussione al 4 dicembre prossimo.
F.F.
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