Imbersago: Giuseppe Laini e l'opera ''Pace in Terra'' con l'augurio di armonia e amicizia
I cittadini imbersaghesi e l’Amministrazione comunale hanno accolto con tanto affetto ed entusiasmo, per la seconda volta nella Sala Consiliare del municipio, il compaesano Giuseppe Laini, ormai noto a tutti per le sue sculture in ferro che spesso e volentieri regala alla comunità.
La vicesindaca Elena Codara ha voluto ricordare che il dragone, che accoglie il pubblico all’ingresso del municipio, è un dono che Giuseppe ha fatto nel 2020, così come il crocifisso posto nell’edicola votiva di Vedana nel 2018. “Parlando di Giuseppe mi vengono in mente due località: Vedana e la Curt dei fereé, la corte dei ferraioli del nonno in via Castelbarco a Imbersago. La sua capacità di mantenere viva la realtà del nostro piccolo paese e di farla vivere anche alle nuove generazioni è ciò per cui voglio ringraziarlo”.
L’ultima opera, rivelata nella serata di venerdì 22 settembre, raffigurante un orso e uno scoiattolo uniti in un gesto di tenera amicizia, è nata lo scorso anno con lo scoppiare della guerra in Ucraina.
''Da quel momento mi sono sentito oppresso, è sorta in me la necessità di esprimere un sentimento contrastante agli orrori che purtroppo si stanno ancora verificando'' ha spiegato l’artista – titolo che ancora fatica ad accettare, ma che gli viene attributo da chiunque osservi un suo lavoro. ''Per le mie opere prediligo come soggetti animali reali o mitologici per tirare fuori quello che c’è dentro di me. In questo caso le espressioni miti delle due creature vogliono rappresentare una convivenza serena, priva del bisogno di combattersi''.
È proprio il coraggio di esprimere il bene, che pur essendo più grande del male, talvolta sembra venire sopraffatto, la maggiore qualità posseduta da Laini secondo Padre Livio Valenti. ''Con tanta pazienza e passione è riuscito a trasmettere, partendo da materiali di scarto, sentimenti quasi sconosciuti ai due animali selezionati: sintonia, affetto e vicinanza. Un risultato che Giuseppe riesce ad ottenere grazie alla sua innata abilità di condividere la sua interiorità con il pubblico''.
Le sue produzioni infatti non nascono a seguito di lunghi studi e bozzetti preparatori ma da una ''lampadina che si accende all’una di notte e che non si spegne finché non inizio a modellare'' ha scherzato Laini. In questa occasione l’ispirazione l’ha spinto immediatamente a visualizzare questi due animali in una semplice latta d’olio. Un anno e mezzo di lavoro, 38 latte da 5 litri e tanto fil di ferro dopo, il progetto è stato portato a termine in una raffigurazione semplice e alla portata di tutti che però esprime pienamente la statura morale di Giuseppe.
Il sindaco Fabio Vergani, assente a causa di un impegno inderogabile, ha lasciato un messaggio a Giuseppe e ai presenti: ''Pace in terra ricorda un grande uomo che con la semplicità del suo ministero è stato un protagonista del ‘900, che anche nei momenti più bui non si è scoraggiato mai dinanzi ai dolori della guerra nella ricerca tenace della pace. Spero che la tua opera Giuseppe possa essere davvero uno stimolante invito alla pace tra gli uomini, un invito alla pace globale, alla pace con il creato''. Parole che rispecchiano perfettamente quelle incise da Giuseppe sulla base della sua scultura: ''L’armonia è amore, l’amore è pace, la pace è vita''.
La statua rimarrà per qualche settimana in Comune, dove potrà essere ammirata durante l’evento Ville Aperte in Brianza.
La vicesindaca Elena Codara ha voluto ricordare che il dragone, che accoglie il pubblico all’ingresso del municipio, è un dono che Giuseppe ha fatto nel 2020, così come il crocifisso posto nell’edicola votiva di Vedana nel 2018. “Parlando di Giuseppe mi vengono in mente due località: Vedana e la Curt dei fereé, la corte dei ferraioli del nonno in via Castelbarco a Imbersago. La sua capacità di mantenere viva la realtà del nostro piccolo paese e di farla vivere anche alle nuove generazioni è ciò per cui voglio ringraziarlo”.
L’ultima opera, rivelata nella serata di venerdì 22 settembre, raffigurante un orso e uno scoiattolo uniti in un gesto di tenera amicizia, è nata lo scorso anno con lo scoppiare della guerra in Ucraina.
''Da quel momento mi sono sentito oppresso, è sorta in me la necessità di esprimere un sentimento contrastante agli orrori che purtroppo si stanno ancora verificando'' ha spiegato l’artista – titolo che ancora fatica ad accettare, ma che gli viene attributo da chiunque osservi un suo lavoro. ''Per le mie opere prediligo come soggetti animali reali o mitologici per tirare fuori quello che c’è dentro di me. In questo caso le espressioni miti delle due creature vogliono rappresentare una convivenza serena, priva del bisogno di combattersi''.
Le sue produzioni infatti non nascono a seguito di lunghi studi e bozzetti preparatori ma da una ''lampadina che si accende all’una di notte e che non si spegne finché non inizio a modellare'' ha scherzato Laini. In questa occasione l’ispirazione l’ha spinto immediatamente a visualizzare questi due animali in una semplice latta d’olio. Un anno e mezzo di lavoro, 38 latte da 5 litri e tanto fil di ferro dopo, il progetto è stato portato a termine in una raffigurazione semplice e alla portata di tutti che però esprime pienamente la statura morale di Giuseppe.
Il sindaco Fabio Vergani, assente a causa di un impegno inderogabile, ha lasciato un messaggio a Giuseppe e ai presenti: ''Pace in terra ricorda un grande uomo che con la semplicità del suo ministero è stato un protagonista del ‘900, che anche nei momenti più bui non si è scoraggiato mai dinanzi ai dolori della guerra nella ricerca tenace della pace. Spero che la tua opera Giuseppe possa essere davvero uno stimolante invito alla pace tra gli uomini, un invito alla pace globale, alla pace con il creato''. Parole che rispecchiano perfettamente quelle incise da Giuseppe sulla base della sua scultura: ''L’armonia è amore, l’amore è pace, la pace è vita''.
La statua rimarrà per qualche settimana in Comune, dove potrà essere ammirata durante l’evento Ville Aperte in Brianza.
I.Bi.