Imbersago: "Io ti vedo così", mostra fotografica su ipovisioni e non visioni

È giunta anche a Imbersago, nella cornice della settima edizione della festa dei mille sapori “Imberfood”, la mostra fotografica itinerante “Io ti vedo così”
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Un’iniziativa promossa dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS di Lecco e realizzata dal gruppo di sostegno mensile del Centro Regionale di Ipovisione dell’Unità Oculistica di Cesena, insieme alla sezione territoriale di Forlì. Lo scopo di questa mostra, ha spiegato la presidente di Lecco Paola Vassena è quello di "aprire alle persone normo vedenti il mondo unico e difficile da comprendere, anche per chi ci è all’interno, dell’ipovisione. Ogni ipovedente ha infatti il suo modo di ‘vedere’”. 

Galleria fotografica (vedi tutte le 21 immagini)

Grazie alla fotografa ferrarese Beatrice Pavasini attraverso 12 pannelli è stato possibile percepire la realtà di coloro affetti da questa disabilità, che non è uguale per tutti, ma che varia da soggetto a soggetto. C’è infatti chi viene condizionato dalla luce troppo intensa o dalla mancanza di essa, c’è chi possiede un campo visivo più ristretto, c’è chi vive come in una nebbia, chi distingue i colori e chi invece percepisce tutto a macchie bianche. “A primo acchito possono sembrare fotografie venute male” ha commentato la referente dell’ipovisione dell'UICI di Lecco, Angela Gianola “leggendo però il racconto che correda i pannelli si comprende che in realtà sono immagini modificate a posteriori dall’artista seguendo la descrizione di una persona ipovedente, permettendo così allo spettatore di scoprire la loro qualità visiva. Questa esposizione vuole essere un punto di partenza per conoscere e approcciarsi a questa realtà che si sta sempre di più ampliando in conseguenza all’avanzare dell’età di molti soggetti, per i quali è più complicato adattarsi al cambiamento. La presa di coscienza da parte dell’altro facilita la vita di una persona in difficoltà, permettendo di ricevere un aiuto appropriato a seconda delle circostanze e dell’ambiente”. 
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Ad oggi fortunatamente molte malattie non portano alla completa cecità, permettendo dunque all’invalido di condurre una vita più autonoma anche se carica di ostacoli spesso causati da barriere sensoriali. “Come associazione noi ci impegniamo ed aiutiamo le persone ipovedenti a riprendersi la loro vita” ha concluso Paola Vassena “il nostro obiettivo è però anche quello di sensibilizzare sul tema e far capire a chi vede come può rendersi utile”.

Questa è stata una delle finalità che ha spinto l’amministrazione comunale a portare la mostra al Centro Polifunzionale “L’intenzione era quella di unire alla festa un momento più profondo” ha precisato il consigliere Eleonora Lavelli “in modo da rendere meno anonima una disabilità che viene spesso poco raccontata”.
I.Bi.
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