Olgiate: apre la mostra su Carpi e Gola con un’inaugurazione speciale

Dopo la presentazione ufficiale del progetto “Carpi, Frisia, Gola. Memorie di un territorio” avvenuta nella serata di venerdì 1 settembre presso l’auditorium “Giusy Spezzaferri” di Merate, anche a Olgiate Molgora si è tenuto un momento inaugurale per dare il via alla mostra, raccontare aneddoti sulle opere e in particolare parlare del restauro de’ “L’arresto degli arlecchini” di Aldo Carpi
OlgiateInaugurazioneMostra17.JPG (1.27 MB)
Tante le persone che hanno voluto partecipare all’evento, riempendo l’ingresso del municipio nella serata di sabato 2 settembre; in primis le famiglie dei tre artisti, senza le quali non sarebbe stato possibile realizzare la mostra dislocata tra Merate, Olgiate Molgora e Varenna. È proprio a loro che il sindaco Giovanni Battista Bernocco ha voluto rivolgere il primo ringraziamento. “È sempre bello mettere l’arte a disposizione di tutti” ha detto il primo cittadino. 
OlgiateInaugurazioneMostra16.JPG (1.35 MB)
16: Il vicesindaco Matteo Fratangeli e il sindaco Giovanni Battista Bernocco

A fare eco anche il vicesindaco Matteo Fratangeli, impegnatosi in prima persona nella realizzazione del progetto, organizzato con il comune di Merate e Provincia di Lecco. Fratangeli ha voluto esprimere un ringraziamento speciale a Manlio Magni, che ha contribuito alla realizzazione della mostra e ha premesso di restaurare “L’arresto degli arlecchini di Carpi”. “Ringrazio inoltre la curatrice della mostra Elisabetta Parente, che ha poi passato il testimone a Lorenzo Paolo Messina, curatore ufficiale della mostra e del catalogo che verrà realizzato”. Un grazie infine è stato rivolto anche ai pittori del gruppo Arteincomune, le cui opere vengono ciclicamente esposte in sala consiliare. 
OlgiateInaugurazioneMostra14.JPG (1.32 MB)
Il dottor Emilio Gola

A raccontare qualche aneddoto su Emilio Gola, di cui quest’anno ricorre il 100esimo anniversario della morte, è stato l’omonimo nipote, che ha parlato dell’attrazione del nonno per l’acqua. “Credo che un artista, in modo inconsapevole, venga influenzato anche da episodi poco importanti” ha detto, citando i dipinti dei Navigli, il paesaggio di Alassio e infine di Venezia, dove trascorse gli ultimi anni. Il dottor Gola si è soffermato poi sugli anni in cui il nonno ha dipinto a Olgiate Molgora, della prematura scomparsa della moglie e di come ha dovuto crescere da solo il figlio. Tutti episodi che hanno influenzato la sua vita e di conseguenza la sua arte. 
OlgiateInaugurazioneMostra13.JPG (1.35 MB)
Anna Carpi

OlgiateInaugurazioneMostra12.JPG (1.34 MB)
Manlio Magni

Allo stesso modo ha fatto Anna Carpi, nipote di Aldo Carpi, che ha voluto ringraziare innanzitutto la restauratrice Anna Parma, la cui mano sapiente ha restituito lo splendore originale all’opera del nonno. Manlio Magni infatti ha raccontato di quando ha visto “L’arresto degli arlecchini” a casa di Anna Carpi e da lì si è mobilitato per effettuare il restauro. “Grazie al vicesindaco Fratangeli abbiamo trovato uno sponsor che ha consentito di poter effettuare questo prezioso intervento” ha detto Magni, spiegando inoltre che in origine si era pensato di aprire la mostra l’8 settembre, in occasione dell’anniversario della firma dell’armistizio di Badoglio e l’inizio della lotta per la liberazione, a cui anche la famiglia Carpi prese parte. 

Galleria fotografica (vedi tutte le 17 immagini)

“L’arresto degli arlecchini” infatti venne dipinto il 22 gennaio 1944 e il giorno successivo Aldo Carpi venne arrestato a Mondonico poiché denunciato da uno scultore legato agli ambienti nazifascisti. “Tutta questa storia, insieme al profilo storico degli arlecchini, nonché i figli di Carpi, e un approfondimento sulla moglie, sono contenuti nel volume che abbiamo realizzato in occasione della mostra e soprattutto del restauro dell’opera” ha annunciato Magni. I proventi dalla vendita dei libri verrà devoluto in beneficenza. 
OlgiateInaugurazioneMostra11.JPG (1.39 MB)
Al microfono Anna Parma e Alberto Magni 

Per l’occasione è stato letto da Matteo Veneziani della compagnia teatrale Ronzinante di Merate un brano estratto dalle pagine di Eugenio “Cioni” Carpi sulla notte del 1944 e dell’inizio della sua vita da profugo. Inoltre i maestri della scuola di musica Eugenio Nobili, che hanno accompagnato la serata con intermezzi musicali, hanno suonato un brano di Fiorenzo Carpi. Infine un ulteriore approfondimento sulla Resistenza a livello locale è stato offerto dallo studioso e appassionato di storia Alberto Magni.
OlgiateInaugurazioneMostra10.JPG (1.31 MB)
Matteo Veneziani


Prima di essere accompagnati dal curatore Lorenzo Paolo Messina in sala consiliare, dove sono esposte le opere di Gola e Carpi, gli spettatori hanno avuto il piacere di ascoltare anche Anna Parma, che ha brevemente raccontato come ha eseguito il processo di restauro dell’opera di Carpi. “Mi ha fatto molto onore eseguire questo lavoro, poiché si tratta di un dipinto che traccia la storia di un uomo” ha detto la restauratrice.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.