Cernusco: sì alla cittadinanza onoraria all’Arma dei CC

Nel corso del consiglio comunale di Cernusco Lombardone di giovedì 31 agosto è stato approvato il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri. Il sindaco Gennaro Toto ha tenuto a riportare le motivazioni della deliberazione. Tra le altre cose, ha ricordato: “L’Arma dei Carabinieri è stata indiscutibilmente protagonista e simbolo dell’unità nazionale nelle guerre di indipendenza, nella lotta contro il banditismo, contro la criminalità organizzata, contro il terrorismo, il malaffare e la corruzione in genere. I Carabinieri, nei due secoli dalla loro istituzione, si sono inoltre prodigati nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, hanno condiviso negli anni con il popolo italiano sofferenze e disagi, soprattutto nei momenti più drammatici della storia nazionale”. 
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I consiglieri di minoranza Gabriele Gavazzi e Valeria Pirovano

Con Regolamento del Consiglio Comunale di Cernusco Lombardone sottomano, il capogruppo di minoranza Gabriele Gavazzi ha espresso alcune perplessità. Come riportato negli scorsi giorni in un precedente articolo (clicca QUI), Gavazzi ha citato il comma 2 dell’articolo 1, che dice espressamente che “la concessione della cittadinanza onoraria concretizza una manifestazione di riconoscimento o di gratitudine da parte del Comune di Cernusco Lombardone nei confronti di una persona…”. “Qui si parla di una persona fisica. È compatibile con il nostro regolamento il fatto che si vada a conferire la cittadinanza a un ente?” ha chiesto Gavazzi, rivolgendo la domanda al segretario comunale. 

Il dottor Claudio Giuseppe Ministeri in tutta risposta ha fatto presente che il regolamento non parla di “persona fisica”. “Dove legge «fisica», scusi? È chiaro che non essendoci una specificazione sul tipo di personalità fisica o giuridica, senz’altro a mio parere è possibile ricomprendere in quella definizione anche l’ente” ha detto, spiegando che il regolamento “non dà l’impressione di voler circoscrivere particolarmente la materia”. “Sposare una lettura molto restrittiva a mio parere non sarebbe del tutto conforme con i criteri ermeneutici che dobbiamo adottare” ha continuato, aggiungendo però che si sarebbero potute fare valutazioni di contesto. 
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Il sindaco Gennaro Toto e il segretario dottor Ministeri

Gavazzi ha spiegato che la domanda è sorta dal fatto che, facendo ricerche, ha trovato pochi comuni che hanno conferito la cittadinanza onoraria a enti invece che a persone. “In quei casi però si è passati anche dalla modifica del regolamento, per poter includere enti” ha detto, chiedendo quindi esplicitamente se non fosse il caso di apportare una modifica al regolamento prima di procedere al conferimento della cittadinanza onoraria a un ente. 

“Una specificazione a livello regolamentale potrebbe anche starci e potrebbe essere ritenuta opportuna. La domanda che devo farmi, come consulente giuridico dell’amministrazione, è se è necessaria. A mio parere, per l’adozione di questa deliberazione, non è necessario” ha risposto il segretario comunale, proseguendo con un’altra riflessione: “È stata assunta da una quantità imprecisata di Comuni in tutta Italia la deliberazione per conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, spesso senza modifiche regolamentari particolari, e anche lì se vogliamo si parla addirittura di una figura astratta, per quanto poi declinata in nomi e cognomi…” 

Gavazzi ha fatto notare che nel caso del Milite Ignoto si parla comunque di un individuo: “Nella bara qualcuno c’è. Non è un ente”. Il capogruppo ha quindi voluto essere chiaro: “Mi scuso per questa cavillosità. Stiamo facendo un gesto che vuole onorare l’Arma, scusate se voglio evitare che ci siano dei vizi di forma o delle cose non regolari che possano andare a screditare questo atto”.

Infine, sempre da quanto normato dal Regolamento, Gavazzi ha fatto presente che sarebbe previsto che prima la Giunta deliberi rispetto all’intenzione di presentare la proposta in consiglio, poi il consiglio delibera. “Invece nel testo che abbiamo ricevuto, si parla di un parere favorevole della Giunta, poi rimandato al consiglio. Questa cosa non è prevista da regolamento”. A replicare è stato ancora il segretario: “Non è prevista, ma non è neanche vietata”. 
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L'assessore Antonio De Luca

Archiviata la questione “regolamento”, è intervenuto l’assessore Antonio De Luca, che, vista la sua appartenenza alle Forze Armate, ha tenuto a specificare che sia il conferimento della cittadinanza al Milite Ignoto che all’Arma dei Carabinieri non sono state sue iniziative. “Ringrazio però il sindaco Gennaro Toto, poiché mi ha lusingato quando mi ha informato che avrebbe voluto conferire la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri”. La dichiarazione dell’assessore, apparentemente innocua, ha fatto scattare la minoranza. “Nella delibera c’è scritto che è lei che ha presentato la delibera” ha fatto notare Gavazzi. “L’ho presentata io perché il sindaco era in ferie” ha risposto De Luca. 

Prima di mettere il punto ai voti, la minoranza ha dichiarato la propria astensione: “Pur apprezzando il valore e l’operato dell’Arma dei Carabinieri, per cui anche noi nutriamo estremo rispetto e massima stima e a cui va il nostro più sentito ringraziamento per l’attività svolta, il nostro gruppo si astiene. Ci rammarica che sia stato scelto un Corpo non presente nel Comune di Cernusco, dimenticando i Finanzieri e i nostri Alpini che da sempre si adoperano per la sicurezza e la tenuta del tessuto sociale del nostro paese. Oltre alle perplessità esposte, si evidenzia che, come di consueto l’amministrazione non ha il minimo rispetto per il ruolo della minoranza. In merito al conferimento infatti, non solo era già stata assunta una delibera di Giunta, ma soprattutto è già stata organizzata la cerimonia per il relativo conferimento ancor prima di sottoporre la questione al nostro consiglio. Tale comportamento, per noi è inaccettabile” ha dichiarato Gavazzi, riferendosi alla fine all’appuntamento del prossimo 8 settembre.  

Messo ai voti, il punto è passato con il solo favore della maggioranza. Come annunciato, la minoranza si è astenuta. 
E.Ma.
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