Un lettore: riguardo ai ciclisti e al semaforo rosso, meglio regolamentarlo

Buongiorno,
viste le numerose lettere in cui si è sollevata la questione sui ciclisti che non rispettano i semafori rossi, colgo l'occasione per invitare i lettori a rivolgere lo sguardo all'estero.

Per primi nello stato USA dell'Idaho e poi in diversi stati d'America e d'Europa, i legislatori hanno introdotto il cosiddetto «Stop dell'Idaho», che (a debite condizioni) permette ai ciclisti di trattare gli Stop come dei semplici cartelli di precedenza e i semafori rossi come dei semplici Stop o precedenze.

Nella pratica i dettagli variano da una nazione all'altra: in alcuni posti si può fare ovunque non sia espressamente vietato, in altri solo dove esplicitamente consentito; in alcuni stati si può fare qualunque svolta, in altri casi solo per andare a destra o tirare dritto.

Chi vuole, può farsi un'idea più generale qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Idaho_stop (c'è anche una versione molto più breve in italiano, per chi non sa l'inglese). Oltre che in quegli stati americani, la regola vale pure in Danimarca, in Belgio e in Francia: chi è stato Oltralpe avrà sicuramente visto questi piccoli cartelli sotto i semafori. Oggi in Italia il ciclista non potrebbe mai e poi mai fare questa manovra e però, da buon utente della strada, si sente autorizzato a violarla, sia quando non sarebbe prudente farlo sia quando ciò non crea problemi. Chissà dunque che disastri sono seguiti all'introduzione di questa legge; e invece no.
cedez-passage-cycliste-feux-rouge-min-91.png (35 KB)
Si è potuto vedere con certezza che questa nuova regola non ha fatto aumentare gli incidenti dove è stata introdotta, e secondo alcune fonti li ha fatti addirittura diminuire. Questo perché si va a responsabilizzare i ciclisti che così sanno quando possono passare un rosso senza problemi e quando invece è meglio lasciar perdere, sia rimettendosi al loro giudizio, sia (ove necessario) specificandolo con la segnaletica.

Ecco perché, secondo me, anziché gridare allo scandalo perché certe volte i ciclisti passano col rosso, si potrebbe iniziare a pensare che permettere ai ciclisti di passare col rosso non sia veramente una bestemmia.
Alessandro
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.